Dove finisce il divertimento? Parliamone.

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FdiFederico

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Lo accetti ... si ... ma solo se sei 100% sicuro che il passaggio e nei tuoi limiti ..
A me la parola ''estremo'' non significa niente. E solo un limite che è diverso da persona a persona.

Ma tu, prima di partire, sapevi che dovevi attraversare un pezzo di ferrata? O ti sei trovato li senza saperlo? Avevi con te l 'imbrago e il set con due moschettoni per auto-assicurarti (non riesco a vederli dalle foto)? E magari un cordino per la bici?
 

FdiFederico

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mettiamo un po' di pepe a sto' topic....i 2 alpinisti morti sul bianco come li consideri? incoscienti o vittime della fatalita'?

Ciao! Mi pare che continui a citare il fatto dei due alpinisti per avvalorare la tesi che si possono affrontare certi tracciati con la bici. Non la metterei sul piano delle diverse attività sportive.

Per quanto riguarda quelli del Bianco io li considero incoscienti, ma ritengo che l'unico errore sia stato giocare solo su una componente di rischio cioè l'accuratezza delle previsioni meteorologiche. Probabilmente hanno fatto una stima del tempo di ascesa e discesa troppo stretta e hanno avuto un contrattempo e c'era brutto.

Ritengo ben più incosciente chi parte da casa studiando il percorso e volutamente lo affronta con attrezzatura non adeguata cioè con più di una componente di rischio non considerata o volutamente trascurata: un casco non adatto alla via ferrata, senza imbrago e senza set di sicurezza o cordino per la bici in caso ti cada. Alla partenza delle ferrate c'è un bel cartello che dice: andare solo con attrezzatura adeguata.

Pare insomma che alcune tesi sostengano che la libertà è fare quel cavolo che ci pare per appagare l'ego smisurato del rider. Mah è come dire che si può andare a fare scialpinismo senza set di ricerca, pala e sonda... Non è più calcolo del rischio...è mettersi il prosciutto agli occhi.

Secondo me, la bici è fatta per andare in posti dove ci arrivo pedalando. Dove non ci arrivo pedalando, la mollo giù, e se ho la fregola della cima, vado a piedi e arrivo in croce. Ce ne fossero così poche di discese da fare sulle alpi...

Per quanto riguarda i soccorsi io la vedo così: non essendoci elicotteri per tutti, se io chiamo il soccorso sicuramente il servizio non riesce ad andare da qualcun'altro. Per la mia coscienza e per chi c'è in lista di attesa c'è una sostanziale differenza nel chiamarlo dopo che ci si è fatti male mettendo in pratica tutte le accortezze necessarie, solo alcune oppure nessuna.
 

trvdario

Biker cesareus
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Ciao! Mi pare che continui a citare il fatto dei due alpinisti per avvalorare la tesi che si possono affrontare certi tracciati con la bici. Non la metterei sul piano delle diverse attività sportive.

Per quanto riguarda quelli del Bianco io li considero incoscienti, ma ritengo che l'unico errore sia stato giocare solo su una componente di rischio cioè l'accuratezza delle previsioni meteorologiche. Probabilmente hanno fatto una stima del tempo di ascesa e discesa troppo stretta e hanno avuto un contrattempo e c'era brutto.

Ritengo ben più incosciente chi parte da casa studiando il percorso e volutamente lo affronta con attrezzatura non adeguata cioè con più di una componente di rischio non considerata o volutamente trascurata: un casco non adatto alla via ferrata, senza imbrago e senza set di sicurezza o cordino per la bici in caso ti cada. Alla partenza delle ferrate c'è un bel cartello che dice: andare solo con attrezzatura adeguata.

Pare insomma che alcune tesi sostengano che la libertà è fare quel cavolo che ci pare per appagare l'ego smisurato del rider. Mah è come dire che si può andare a fare scialpinismo senza set di ricerca, pala e sonda... Non è più calcolo del rischio...è mettersi il prosciutto agli occhi.
.........

Da ciclista e frequentatore della montagna(sia ferrate che climbing) questo è l'intervento più sensato che ho letto fino ad ora......dal grassetto in avanti la risposta a tutti i questi, e non è questione di essere tromboni o bacchettoni, ma trattasi di semplice buon senso.

Una domanda per Schpytzyo:
Giustamente dici che se non sei sicuro di affrontare un certo passaggio non hai problemi a scendere dalla bici o tornare indietro, dai video che ho visto si nota anche una notevole capacità nell'andare in bici e padronanza del mezzo, ma come mai utilizzi tutte le protezioni del caso quando affronti le tue discese(casco, parastinchi, guanti, gomitiere, scarpe ed abbigliamento adatti al free ride ecc...) e nessuna(vedi imbrago e kit da ferrata) per l'ascesa?
 

bagniiiiiiino

Biker urlandum
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rispetto il tuo punto di vista, ma non trovo utile fasciarsi la testa prima di rompersela....

inoltre, se rischi e il passaggio ti riesce, accresci la tua autostima, quindi ti senti (e diventi) un pò più bravo...:celopiùg:

...se non ti riesce..divertimento finito ( per oggi...)

e qui non mi trovo assolutamente d'accordo, la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri.
Se tu sei libero di prenderti i tuoi rischi devi pensare però a quello che i tuoi rischi significano per la vita degli altri.
Quindi se i tuoi rischi te li prendi in un bike park dove non fai male a nessuno va bene, ma se te li prendi in alta montagna dove rischiano di andarci di mezzo altre persone per salvarti dai casini in cui ti sei ficcato devi pensarci e fare anche a meno di prenderteli.
Parlo come sottufficiale della Guardia Costiera, troppe volte ho rischiato la mia vita e quella del mio equipaggio per salvare gente che la pensavano così, gente che se ne fregava altamente di quello che sarebbe potuto succedere e pensava solamente all'atto in se.
Ripeto tu hai la libertà di prenderti i tuoi rischi, mia moglie e mia figlia hanno la libertà e il diritto di riavermi con loro la sera.
Se più gente si fermasse a pensare a questo invece di agire ci sarebbero meno cimiteri.
 

Mòlle

Biker imperialis
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che te frega
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e qui non mi trovo assolutamente d'accordo, la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri.
Se tu sei libero di prenderti i tuoi rischi devi pensare però a quello che i tuoi rischi significano per la vita degli altri.
Quindi se i tuoi rischi te li prendi in un bike park dove non fai male a nessuno va bene, ma se te li prendi in alta montagna dove rischiano di andarci di mezzo altre persone per salvarti dai casini in cui ti sei ficcato devi pensarci e fare anche a meno di prenderteli.
Parlo come sottufficiale della Guardia Costiera, troppe volte ho rischiato la mia vita e quella del mio equipaggio per salvare gente che la pensavano così, gente che se ne fregava altamente di quello che sarebbe potuto succedere e pensava solamente all'atto in se.
Ripeto tu hai la libertà di prenderti i tuoi rischi, mia moglie e mia figlia hanno la libertà e il diritto di riavermi con loro la sera.
Se più gente si fermasse a pensare a questo invece di agire ci sarebbero meno cimiteri.

Scusa la franchezza, io faccio il camionista lavoro che comporta la sua bella dose di rischi, ma sono dell'idea che quando i rischi derivanti dal proprio mestiere sono superiori alle gratificazioni che se ne può ricevere forse è il caso di cambiarlo, tutti possono commettere una sciocchezza, con questo non voglio dire che siano giustificati, ma scaricare le proprie ansie sulle persone che il tuo lavoro di impone di salvare mi pare eccessivo.
 
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marcus69

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e qui non mi trovo assolutamente d'accordo, la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri.
Se tu sei libero di prenderti i tuoi rischi devi pensare però a quello che i tuoi rischi significano per la vita degli altri.
Quindi se i tuoi rischi te li prendi in un bike park dove non fai male a nessuno va bene, ma se te li prendi in alta montagna dove rischiano di andarci di mezzo altre persone per salvarti dai casini in cui ti sei ficcato devi pensarci e fare anche a meno di prenderteli.
Parlo come sottufficiale della Guardia Costiera, troppe volte ho rischiato la mia vita e quella del mio equipaggio per salvare gente che la pensavano così, gente che se ne fregava altamente di quello che sarebbe potuto succedere e pensava solamente all'atto in se.
Ripeto tu hai la libertà di prenderti i tuoi rischi, mia moglie e mia figlia hanno la libertà e il diritto di riavermi con loro la sera.
Se più gente si fermasse a pensare a questo invece di agire ci sarebbero meno cimiteri.

parole sacrosante....quoto al100%

piccol OT:(il tuo lavoro mi ha ricordato il tempo del militare ,che ho svolto come motorista sulla motovedetta della GC a Cagliari.Che bei ricordi che ho.La leva fatta cosi è stata molto utile....salvataggio in mare,vigilanza pesca/balneare ecc...)
 

bagniiiiiiino

Biker urlandum
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Mòlle;5162685 ha scritto:
Scusa la franchezza, io faccio il camionista lavoro che comporta la sua bella dose di rischi, ma sono dell'idea che quando i rischi derivanti dal proprio mestiere sono superiori alle gratificazioni che se ne può ricevere forse è il caso di cambiarlo, tutti possono commettere una sciocchezza, con questo non voglio dire che siano giustificati, ma scaricare le proprie ansie sulle persone che il tuo lavoro di impone di salvare mi pare eccessivo.
mi spieghi da dove evinci che scarico le mie ansie su queste persone e non sono gratificato dal mio lavoro? :nunsacci::nunsacci::nunsacci:
Faccio il mio lavoro dal 1988 e non mi sono mai pentito di averlo fatto, quando salvi qualcuno la soddisfazione è grande, a volte arrivi anche ad organizzare delle feste in capitaneria, ma quando porti la bara di un collega morto in servizio o scendi dalla motovedetta con il cadavere di un bambino in braccio direi che queste cose ti fanno pensare.
Ti fanno pensare a come si potevano evitare e se ti accorgi che si potevano evitare adottando semplici precauzioni o rimandando magari l'uscita la rabbia ti monta dentro.
Questo intendo dire quando dico di pensare a quello che fate ed ai risvolti che può avere.
 
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Mòlle

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mi spieghi da dove evinci che scarico le mie ansie su queste persone e non sono gratificato dal mio lavoro? :nunsacci::nunsacci::nunsacci:
Faccio il mio lavoro dal 1988 e non mi sono mai pentito di averlo fatto, quando salvi qualcuno la soddisfazione è grande, a volte arrivi anche ad organizzare delle feste in capitaneria, ma quando porti la bara di un collega morto in servizio o scendi dalla motovedetta con il cadavere di un bambino in braccio direi che queste cose ti fanno pensare.
Ti fanno pensare a come si potevano evitare e se ti accorgi che si potevano evitare adottando semplici precauzioni o rimandando magari l'uscita la rabbia ti monta dentro.
Questo intendo dire quando dico di pensare a quello che fate ed ai risvolti che può avere.


E io torno a ripeterti che, purtroppo (o per fortuna visti i tempi che corrono), questo è il tuo lavoro, quindi o lo accetti così com'è o vai a fare qualcos'altro. E' chiaro che ci siano cose che ti fanno rabbia, sapessi quante volte mi incazzo quando a ridosso di un'uscita autostradale qualcuno mi rientra a 1 cm dal paraurti anteriore, inchioda e poi esce come se niente fosse... e magari con dei bambini al seguito. Contro l'imbecillità non c'è rimedio ma se il tuo compito è soccorrere devi soccorrere l'idiota come lo sfortunato, indipendentemente da chi possa aspettarti a casa.
 

resina65

Biker grossissimus
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imperia
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anche noi a volte facciamo di questi passaggi( c'è si la corda per farla con l'imbrago è una piccola ferratina), in foto un mio amico, ma ciò solo perchè dopo c'è una bella discesa, inoltre il tratto non è molto lungo e non è tanto difficile. è un tratto di collegamento, non impieghiamo più di 10 minuti con la bici in spalla e la discesa dopo li vale tutti!


ho letto tutto e questo è un post che mi ha fatto pensare un po' di più perché:
1) non è che siccome dopo c'è una bella discesa ...
2) non è che siccome il tratto non è molto lungo ...
3) sì, la corda per farla con l'imbrago c'è, è una piccola ferratina :nunsacci:
4) tanto non impieghiamo più di 10 minuti


:medita:
 

trvdario

Biker cesareus
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Come no?!?!?!? :soffriba:
Sul ghiacciao ci si lega sempre!!!!!! :il-saggi: Per non parlare dei numerosi tratti esposti che si vedono, assolutamente inadatti per chi ha una bici sulle spalle o sotto il sedere :wink:

Perché sugli sci tu scendi legato?....:volo::nunsacci:

Parlo per me, la mia perplessità nel video di schpytzyo non era per la bici sul groppone(ho visto gente con doppi zaini approntati in maniera ben peggiore) ma dal fatto che per andare in bici si era ben attrezzati, ma non per il tratto a piedi di ferrata, il che avrebbe permesso di affrontare diversi passaggi in maggior sicurezza(perdendo un po' più di tempo sicuramente).
 

BobsHaero

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Ringrazio Muldox per il bel video.E ringrazio anche per continuare a provare che pur di non mettersi a un tavolo e parlare, preferisce sentenziare come fa dall'inizio del thread. e dire che così ammazzi una discussione che è di per se molto interessante, dato che ci sono diversi fronti con molte idee che cooperano pacificamente per capire le idee degli altri e lo fanno senza insultarsi, nel pieno rispetto. come per altro sto facendo io qui.

Il CAI non credo avrebbe nulla da dire se non appunto la noncuranza del sentiero. Il cai è avverso alle discipline con risalita motorizzata, perchè contrario alla filosofia del salire con le proprie forze. Lo è sia per le bici, che per lo sci. infatti c'è lo scialpinismo e lo sci di fondo nel cai, ma non il supergigante. Poi il cai dice che serve essere nella maggiore possibile delle sicurezze. Per i motivi già citati. Se vuoi combattere la tua crociata contro il cai fallo pure, ti chiedo gentilmente di evitare in generale, e quindi anche sul discorso cai, sarcasmi, facili ironie, un atteggiamento sprezzante di chi, in maniera forse diversa dalla tua, condivide la medesima passione, per una questione di rispetto, che per come la vedo io, deve essere destinato a chiunque abbia una passione, e specialmente per chi ha una delle piu nobili passioni, cioè la montagna. che si vada a piedi, in triciclo, col monopattino, con gli sci, o con la bici.
 

trvdario

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Ringrazio Muldox per il bel video.E ringrazio anche per continuare a provare che pur di non mettersi a un tavolo e parlare, preferisce sentenziare come fa dall'inizio del thread. e dire che così ammazzi una discussione che è di per se molto interessante, dato che ci sono diversi fronti con molte idee che cooperano pacificamente per capire le idee degli altri e lo fanno senza insultarsi, nel pieno rispetto. come per altro sto facendo io qui.

Il CAI non credo avrebbe nulla da dire se non appunto la noncuranza del sentiero. Il cai è avverso alle discipline con risalita motorizzata, perchè contrario alla filosofia del salire con le proprie forze. Lo è sia per le bici, che per lo sci. infatti c'è lo scialpinismo e lo sci di fondo nel cai, ma non il supergigante. Poi il cai dice che serve essere nella maggiore possibile delle sicurezze. Per i motivi già citati. Se vuoi combattere la tua crociata contro il cai fallo pure, ti chiedo gentilmente di evitare in generale, e quindi anche sul discorso cai, sarcasmi, facili ironie, un atteggiamento sprezzante di chi, in maniera forse diversa dalla tua, condivide la medesima passione, per una questione di rispetto, che per come la vedo io, deve essere destinato a chiunque abbia una passione, e specialmente per chi ha una delle piu nobili passioni, cioè la montagna. che si vada a piedi, in triciclo, col monopattino, con gli sci, o con la bici.

:richiamo_papere: trombone......e dire che sei giovane.......:smile:(si scherza neeee)

Il mio gommista dice sempre...."il bravo alpinista è quello che invecchia".....:il-saggi:
 

BobsHaero

Biker tremendus
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Ah, il cevedale l'ho fatto parecchie volte. dai forni al pizzini in bici è anche piu facile che a piedi, dal pizzini al casati obiettivamente è un bel muro, per quanto corto è uno strappo faticoso, una bici in spalla è obiettivamente un peso che non vorrei avere, ma pian piano ha zero(e dico zero) pericolo. in discesa idem: è molto meno pendente di quanto sembri nel video, la traccia è molto carina e ben battuta. l'ultima volta in discesa a piedi ho fatto i 500m di dislivello di corsa, perchè arrivava un bel temporalone (non pioveva ancora ma minacciava pesantemente) e la cosa era abbastanza esposta e ferrosa. ci ho messo meno di 15minuti in tutto. la salita alla cima non ha nemmeno un passaggio esposto, ne nessuno che è oggettivamente tecnico. è una camminata, per altro per metà quasi in piano, poi impenna un po appena prima della cresta, poi sei in cresta. e lì l'unico problema è il vento che può sbilanciarti, ma con la bici a mano hai anche piu stabilità che senza, volendo ben vedere. l'unico problema sono i crepaccini che si sviluppano, ma che un occhio attento sa vedere. la traccia poi è sempre molto chiara, quindi zero problemi. Molto faticoso, ci vuol molto manico e una gran forza d'animo e fisica. ma non è una ferrata. l'ho fatta la prima volta a 12 anni, e ripeto non sono messner, ma un poveraccio che cammina quando può.
 

muldox

Biker nirvanensus
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Cube Stereo 29
...ringrazio anche per continuare a provare che pur di non mettersi a un tavolo e parlare, preferisce sentenziare....

L'ho già scritto e te lo ripeto: gli unici ad aver sentenziato e ad essere stati poco rispettosi sono quelli che (e mi pare tu facessi parte del gruppo) hanno bollato Schpytzyo & soci come incoscienti e quant'altro basandosi su tre fotografie.

Anch'io ringrazio te per la predica in stile Libro Quore sulla montagna e la condivisione delle passioni comuni.

PS:
Vedo che hai vent'anni: torna giovane, fatti questo favore. Di ragionare per preconcetti avrai tutto il tempo durante la vecchiaia :°°(:.
 

BobsHaero

Biker tremendus
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L'ho già scritto e te lo ripeto: gli unici ad aver sentenziato e ad essere stati poco rispettosi sono quelli che (e mi pare tu facessi parte del gruppo) hanno bollato Schpytzyo & soci come incoscienti e quant'altro basandosi su tre fotografie.

Anch'io ringrazio te per la predica in stile Libro Quore sulla montagna e la condivisione delle passioni comuni.

PS:
Vedo che hai vent'anni: torna giovane, fatti questo favore. Di ragionare per preconcetti avrai tutto il tempo durante la vecchiaia :°°(:.

Grazie mamma, sto bene così..coi miei vent'anni, e le cazzate che faccio senza problemi, ma nel rispetto di chi mi sta di fianco. se no, tanto vale che guido ubriaco..da alticcio per altro divento quasi sebastien loeb, ma al volante mi ci son messo solo per fare i cerchi sulla neve in un parcheggio deserto, da alticcio. tu invece quanti anni hai, che parli come un 13enne?

Mai letto il libro cuore. sono di un'altra generazione mamma muldox.

Io ho sempre detto che la cosa era pericolosa, per loro, per gli altri e in generale. da qui a definirli incoscenti ce ne passa..e mi pare d'averlo già detto.

detto questo, se vorrai continuare col poco rispetto che hai, me ne farò una ragione. o-o
 

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