E su e giù per la ValCamonica la si sente,la si sente....

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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orma

Biker velocissimus
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E' un pò che mi frulla per la testa l'idea di "circumnavigare"la Concarena e il Pizzo Camino in 2 giorni,il versante bresciano dai Campelli al passo del Costone l'ho praticamente testato ed è tutto ciclabile,mi manca il versante Bergamasco.
Sono stato al rif.San Fermo,e anche il gestore mi ha sconsigliato il tratto pso del Costone-Pso corna busa per gli stessi motivi che hai spiegato.Dopo la discesa alla malga Epolo sarebbe di nuovo a spinta fino a sopra la Baita Ezendola,quindi il tratto non ciclabile sarebbe circa 2 ore.
Per cui ci sono 2 alternative(sempre da provare).
A)Dal passo del costone abbassarsi lungo il 419"alto" e sul 419"sentiero dei roccoli"fino alla malga Epolo e poi verso la baita Ezendola.
B) Dopo aver dormito al rif.Laeng salire al passo dell'Ezendola(a spinta 200mtdisliv)e scendere alla baita dell'Ezendola,evitando il pizzo camino
e accorciando il giro di parecchio.

Poi il tratto dalla baita Ezendola lungo il 419 e 428 sembrerebbe(sulla carta) fattibile in sella fino al passo dei Campelli,o sbaglio?
Dal passo dei Campelli in poi, solo qualche dettaglio da sistemare ma in linea di massima ci siamo.

alla fine ad Agosto scelto alternativa"B":bellissima 2 giorni intorno alla Concarena con Perse Favier e Gilbo

Era da un paio di anni che volEvo girargli attorno,e finalmente insieme a 3 amici bravissimi ce l'abbiamo fatta,il primo giorno versante bresciano da Cerveno al rif Laeng 2000disliv ben ottimizzato,con breve salita anche alla chiesetta di santa cRistina all'inizio della val Baione,LUNGA SALita finale con 20 minuti a spinta sotto il rifugio.Il secondo giorno sul versante Bergamasco,è stato piuttosto duro,magnifici panorami ma pessimi sentieri,fino al passo dell'Ezendola(l'unico fattibile),come previsto cioè tratti a spinta(1 ora) alternati a tratti in sella(30 minuti),discesona fino ai prati dell'Ezendola e sentiero 419,l'incuria dello stesso e le frane nei canaloni l'hanno reso un calvario,un su e giù sfiancante,salita al sempre bello passo dei Campelli e discesa variata un pò rispetto a quella esplorata qualche mese fa da altri BdB,da baite Plemort risalita a spinta fino al rif Iseo e splendida discesa finale fino alla macchina.
Chiaccherando con i compagni di viaggio,
1)dal passe dai prati dell'Ezendola si potrebbe scendere fino a valle e risalire un pò su asfalto un pò su sterrato fino al tornante dove inizia la salita dei Campelli,
2)vista la fatica a raggiungere il rifugio Iseo lungo il sentiero fatto, secondo Perse vale la pena fare quello precedentemente esplorato(vedi traccia allegata malga campione baita Iseo).
3) dalla baita Iseo parte un curioso sentiero n°137 sentiero dei contrabbandieri che sbuca proprio a Cerveno mantenendosi proprio sotto le pareti della Concarena:da provare assolutamente.
Comunque sono stanco ma molto contento di questa due giorni moolto selvatica in luoghi poco frequentati ma bellissimi.
Molto cordiali al Laeng,rifugio"veccho stampo" GESTITO DAI VOLONTARI dell'OMG(cena dormire e colazione 27 euri,escluse le bevande) dove abbiamo dormito,e molto gentili al rif Iseo a prepararci un'ottima pasta alle 15 del pomeriggio più un piattone di pizzocheri agggratis.:celopiùg:



al passo dell'Ezendola
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ecco un breve report di Perse:

perse ha scritto:
Ciao a tutti, ieri si è conclusa una bellissima 2 giorni in compagnia di Favier, Gilbo e Mauro. Bellissimi luoghi, selvaggi... in alcuni punti forse troppo selvaggi e per questo motivo a noi un po' ostici... fossimo camosci non avremmo di questi problemi.
Bei momenti, mi sta prendendo troppo bene il fatto di andare via per più giorni, passare la notte in un rifugio, alzarsi alla mattina circondato da splendide montagne e dopo una sana ca..ta :smile: partire su per prati, con il sole basso e l'aria frizzante...

Compagnia eccezionale, anche la partitina ad UNO con Giulia è stata uno spasso, che ghignate col Gilbo! Mitico, ci sei mancato ieri! Avresti dovuto seguire il suggerimento di Gianfranco e fingerti malato :fantasm:, per continuare il giro con noi...

Grazie a Mauro per il bel giro, per l'organizzazione e per il trasferimento da Nave a Cerveno.
Grazie ai miei compagni di avventura per la splendida compagnia.
Grazie alla montagna che ci da tanto senza chiedere nulla in cambio.

Qualche foto:

Verso il Laeng:
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Ripartenza:
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Tipico passaggio BdB:
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Allegati

  • Giro della Concarena primo trattto.zip
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  • Giro della Concarena secondo trattto.zip
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  • malga Campione baita Iseo.zip
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iome86

Biker serius
12/7/09
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ValCamonica
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Oggi sono salito sul monte di Cerveno (per la precisione fino al ristoro Concarena) ed è stata una bella faticata,
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soprattutto perchè gli ultimi 150-200m di dislivello erano in gran parte gelati o con neve non pedalabile e quindi ho dovuto spingere un pò. Il tempo era stupendo e come sempre si gode di ottimi panorami da lassù.
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Per la discesa ho optato per il 121 che scende a Losine senza passare per Sommaprada Lozio ecc... e devo dire che per le mie capacità (e anche per la mia bici) è piuttosto duro soprattutto perchè in parte gelato e in parte molto fangoso per via delle forti piogge di questi giorni e per la neve che si scioglie.
Spero di aver fatto una descrizione adeguata altrimenti :soffriba:.
Per ogni info sono qui!
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desedet_dario

Redazione
30/6/06
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BS
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Scorso week end, 2 giorni a Schilpario per parte dei BdB.

Sabato abbiamo fatto un giro interessante. Esplo del sentiero 162. Purtroppo la parte alta è sparita, siamo infatti scesi su una stradella per i prati. Sentiero molto difficile da individuare (anzi, sentiero sparito) fino a Malga Gardenina. Attenzione! Una volta attraversato il torrente il sentiero si fa via via più ciclabile, fino a diventare molto bello! Ultimo tratto, da Malga Gàrdena, su sterrata mediamente scassata.
A me è piaciuto, un po' da interpretare, ma comunque bell'ambiente selvatico e Selvaggio Fes! Molto isolato!.
Ecco un po' di foto del sentiero esplo:
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Una volta risaliti comodamente al Vivione entriamo nella bellissima conca, e ci dirigiamo verso i Laghetti. Questo sentiero l'avevamo già provato l'anno scorso. breve tratto a tratti pedalabile/spalla (15/20 min),poi Stupendo ambiente con fantastici laghetti a quota 2000. E discesa Spettacolare, sempre tra prati e foreste bellissime. Attenzione al primo tratto tecnico.

Il giorno dopo siamo partiti da Dezzo - Borno - rampe durissime verso il S. Fermo - San Fermo - discesa dal Costone.

bel week end

un po' di foto

Il video

BdB - Val di Scalve - Back to Nature on Vimeo

Ciao
 

pablo77

Biker forumensus
31/5/05
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Limbiate (MI)
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gran bel giro quello al passo del Vivione

il tratto dal passo dei campelli alla malga Gardena è un po' che volevo provarlo, ma mi ha sempre trattenuto l'idea di dover risalire di nuovo fino al passo del Vivione. Ultimamente le mie doti di scalatore si fanno sempre più scarse :-)

concordo sulla spettacolarità della discesa dai laghetti delle valli fino a Schilpario. Puro godimento. Decisamente da stare attenti al primo tratto di "discesa" parecchio ripido e un filo troppo esposto, ma sono pochi metri e poi...!

un giorno o l'altro spero di riuscire a rimettermi in forma e a venire a farmi un bel girozzo con voi :-)

ciao
 

daddygol

Biker superis
16/11/10
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bassa padana / val di scalve
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Bike
Trigger 1 29 del 2013
Ciao ragazzi , datemi una dritta . E' veramente molto difficile scendere dal Vivione per i Laghetti delle Valli fino a Schilpario dal 415?
Dal bivio sulla Statale del Vivione fino al passo dei Campelli invece sembra più fattibile .O no?
Ciao , grazie.Complimenti per le foto e i video del post.
 

pablo77

Biker forumensus
31/5/05
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Limbiate (MI)
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Ciao ragazzi , datemi una dritta . E' veramente molto difficile scendere dal Vivione per i Laghetti delle Valli fino a Schilpario dal 415?
Dal bivio sulla Statale del Vivione fino al passo dei Campelli invece sembra più fattibile .O no?
Ciao , grazie.Complimenti per le foto e i video del post.

ciao

per quel che mi ricordo la prima parte della discesa è tecnica e un po' esposta, ma il tratto non è molto lungo, alla peggio ne fai qualche pezzettino a piedi.
Il resto invece è fattibile, un mix di tratti un po' tecnici, ma niente di impossibile, e tratti abbastanza scorrevoli. La pendenza media è sempre abbastanza elevata. Come sempre dipende molto dalle tue capacità tecniche

La mulattiera che porta al passo dei campelli invece è praticamente una scampagnata, mai particolarmente ripida. L'unica cosa è il fondo irregolare di sassi calcarei un po' smossi, ma la si pedala tutta in salita senza scomporsi troppo.

ciao
 

orma

Biker velocissimus
14/9/06
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Che fare?Nel cassetto dei giri da fare ce nè uno che giace li da tanti anni,Dario nelle ciacolate via Skype me lo ricorda e così in una di queste giornate troppo calde,con il solito amico fidato Gfavier decidiamo di andare a metterci il naso.Su un sito che propone giri AMF trovo la descrizione della salita,metto giù una traccia e guardando il grafico disliv/dist quasi quasi mi viene un colpo,pendenza media vicina al 18%,de l'osti per essere una mulattiera militare mi sembra un pò troppo, il relatore dice di averne pedalata il 75%,sarà un tipo alla"bistiù", forse è questo che mi ha sempre reso titubante a fare questa salita.Comunque non ci facciamo spaventare più di tanto e alle 8,00 siamo in sella a Vezza D'Oglio.Dopo la frazione Tù,in direzione Valgrande,si arriva ad una cappella votiva e si gira a destra,subito pendenze quasi proibitive ci obbligano a diverse soste per riprendere fiato,arriviamo al punto dove ad un bivio verso destra(direz cima Rovaia) inizia la salita su sentiero,si entra in un lariceto molto bello,

il sentiero è fin da subito molto ripido ma il buon fondo aiuta a rimanere in sella,voglio pedalarne il più possibile e questo mi obbliga a numerose soste,Gfavier borbotta e litiga con la Giant nelle retrovie,a quota 2000 usciamo dal bosco e il sentiero si fa più ripido,

seguimo sempre le indicazioni per cima Rovaia,la stanchezza e la pendenza proibitiva mi invita a spingere per qualche tratto,raggiungiamo una vecchio ricovero militare recentemente sistemato,

c'è al suo interno un piccolo museo con immagini e descrizioni delle operazioni di guerra in questi luoghi,ancora un breve tratto bici in spalla e poi di nuovo in sella,



la mulattiera è stata sistemata di recente ed è bellissima,

ci permette di arrivare in vetta pedalando e la sensazione è davvero piacevole,come al solito da quassù(siamo a 2500slm) i panorami si sprecano,Gfavier fotografo ufficiale scatta scatti a destra e manca.....presto ce le mostrerà in tutto il loro splendore.
Autoscatto e panino sono d'obbligo e poi ci si prepara a scendere,

c'è una malga sotto di noi sull'altro versante ma dall'alto non troviamo sentieri accessibili per raggiungerla,

quindi ritorniamo sui nostri passi fino a quota 2200slm dove un 'evidente sentiero segnato cai ci porta in breve alla malga(ottimo traverso),ci sono mucche,maiali rosa fes e cavalli ma non umani,

ora decidiamo di scendere dalla sterrata per valutarne la pendenza che si rivela non abbordabile per un'eventuale salita,cerchiamo invano una deviazione del tracciato"corf"adamello bike ma niante da fare,quindi non ci rimane che scendere a valle su sterrata e picchiata finale su asfalto fino a Vezza d'Oglio.

Conclusioni:
la salita dalla frazione Tu quota 1200 alla cima quota 2500 è lunga 8km e la pend media è vicina al 16%,l'ottimo fondo e le numerose soste per riprendere fiato mi hanno permesso di pedalarne l'80/85% lineari,l'ultimo tratto di salita grazie ai lavori di ripristino della zona è bellissimo,il panorama dalla cima lo è altrettanto quindi giro straconsigliato in bici se ben allenati.la discesa può benissimo essere fatta sullo stesso percorso di salita,il primo tratto fino al bosco è da "urlo",il resto è molto divertente.

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orma

Biker velocissimus
14/9/06
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Unisco due parti di vecchi giri ed ecco uscirne un bellissimo giro sui monti dietro Pisogne,bella località sul lago d'Iseo.

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Partiamo da uno dei numerosi parcheggi in direzione della val Palot su panoramica asfaltata,2 km dopo Fraine prendiamo a destra una stradina che ci porta verso il dos della regina,ora a sinistra su sentiero n°204 rimanendo in quota entriamo in un bel bosco fino a sbucare a Grignaghe,asfalto molto panoramico in salita fino alla deviazione a destra sulla sterrata n°208,in quota e poi con ripidissimi strappi fino a diventare sentiero n°208A che con 15 minuti bici in spalla ci porta ad un capanno e subito dopo sulla cima del monte Agolo,noto anche come "13 piante",numero dei faggi sulla sommità del monte.
Pausa panino con spettacolare panorama sul lago e sulle Orobie.
Ora si scende seguendo la traccia nel pratone che in un attimo ci porta alla malga Aguina,tenendo la destra si imbocca il sentiero n°209(fare attenzione,imbocco non molto visibile),ora in decisa discesa nel bosco verso il lago,il sentiero inizialmente è poco visibile ma ben segnato,man mano si scende la traccia diventa più importante,fare attenzione a dei gradini in legno,giunti ad un bivio virare a destra e seguire la staccionata,ad un certo punto si sbuca su una sterrata che porta alla frazione Terzana,fare attenzione alla mulattiera che scende tra le case,ad un certo punto girare a destra in decisa discesa su bel sentierino stretto fino a sbucare nel torrente che attraversiamo spostandoci sull'altra sponda,ora su sterrata giù fino al paese di Pisogne e al punto di partenza.

giro AM di 30km per 1400 di dislivello,da fare con il bel tempo per i notevoli panorami lungo tutto il percorso
sentieri non sempre segnati,seguire fedelmente la traccia gps allegata,astenersi biker XC
testato da me Milzo e Gfavier






traccia modificata che evita la proprietà privata
 

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orma

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14/9/06
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Il rifugio Torsoleto non ho mai avuto il coraggio di proporlo agli Orma,poi ecco l'avvento dei BdB dove nessun itinerario è precluso,3 anni fa in una fredda giornata autunnale ci siamo saliti(sotto la descrizione),è stato amore a prima vista tanto che lo scorso anno ci siamo ritornati,dormito in rifugio coccolati dai gentilissimi gestori ed epica traversata del sent 4 luglio fino al piz Tri.

Itinerario:
A Paisco Loveno piccolo parcheggio,in sella su mai trafficata asfaltata fino a Grumello,ora a destra in salita molto ripida sent 160 direz rif Torsoleto,dopo una durissima rampa a destra diventa sentiero e la pendenza migliora,sempre in sella si sale in un bellissimo bosco(ad un bivio tenere la destra) fino ad una malga diroccata,ora un pò a spinta un pò in sella si arriva ad un bivio che prendiamo a sinistra,ancora qualche tratto a spinta e poi in sella fino al rifugio Torsoleto ben gestito dai volontari OMG.
Discesa:ritorniamo per un breve tratto lungo il sentiero di salita fino ad una selletta dove giriamo a sinistra,fare attenzione sentiero un pò franato,ora un tratto molto ripido da fare con cautela ci porta al bellissimo laghetto di val di Scala,teniamo ora la destra fino ad intersecare il sentiero di salita(tratto esposto),lo ripercorriamo per un breve tratto fino a girare a sinistra in decisa discesa verso la malga Val di Scala inferiore che raggiungiamo,ora dietro la mlaga un ponticello di assi ci permette di passare sull'altro lato della valle,tratto a spinta in salita,poi bellissimo sentiero in quota e poi in discesa fino a sbucare nei prati con numerose cascine,ora sterrata** a destra che scende velocemente a Paisco e al parcheggio.
** se dai prati ci fosse un sentiero la discesa potrebbe risultare più interessante.



Giro AM di 27 km per 1600 metri di dislivello in salita,allego traccia GPS,salita molto ripida,ma con una buona gamba e tecnica in salita ,si stà in sella parecchio,difficoltà percorso:difficile.

le foto di Dario

il video di Perse(uno dei miei preferiti)
BdB - Torsoleto on Vimeo


 

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14/9/06
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Seguendo la traccia GPX di Giopeli bella cicloescursione alle bocchette di ValMassa sopra Ponte di Legno.
Dopo 1ora e 40 minuti di viaggio da brescia siamo alla partenza spostata a villaDalegno per risparmiare 30 minuti di bici,il tempo è nuvoloso e le nebbie coprono tutto,mi girano le balle visto che siamo qui per 2 cose,i panorami e le opere di guerra,come per magia usciti dal bosco le nuvole spariscono e i panorami in ogni dove si sprecano.La seconda parte della salita è durissima,sputo sangue ma voglio rimanere in sella il più possibile,a 200metri disliv cedo e spingo da terra.In perfetto orario siamo alle bocchette a quota 2500slm posto molto bello e ricco di storia,aggiungiamo un pò di sale e pepe alla già saporita escursione salendo sulla cima Bleis di Somalbosco,lasciamo le bici al passo e in 20 minuti siamo davanti ad uno dei più bei panorami di sempre.
Panino,gianfranco che compie il rito del giro completo intorno a se stesso e si ritorna giu,purtroppo dobbiamo rinunciare a visitare per bene i manufatti militari ripristinati dai volontari e non,ho promesso a gianfranco il rientro per le 17.00 e non voglio sforare.
La discesa è su sentiero mai difficile in un ambiente emozionante,bel tratto in leggera salita poi giu di nuovo,tratto finale su sterrata,siamo gia appagati e quindi è bella pure quella.

conclusioni:salita durissima (almeno la seconda parte),ma vale la pena di soffrire un po per il resto dell'escursione,davvero bella.

un grazie a gfavier e ad edibetta

in salita
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panorami
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Adamello a destra e pian di neve
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discesa a piedi
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discesa in bici
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orma

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Tutte le volte che percorrevo la tangenziale camuna,mi sono chiesto dove mai portasse questa valle,eccomi accontentato...i BdB hanno altro da fare,dopo che la moglie ha rinunciato all'ultimo minuto,ero indeciso se aggregarmi ai camuni o ai bergamaschi,ma dovevo rientrare presto e ci sono andato da solo.

Come dicevano i camuni"niente di interessante per le bici" nella valle dell'Orso,in effetti solo stradine ciottolate,cementate e smosse,sono salito dalla destra orografica della valle,fino ai 1200 si riesce a pedalare quasi tutto facendo molta fatica,poi fino al pian del Termen(1650slm) tutto a spinta,ripidissimo e fondo smosso,sotto cima Covolo ho trovato un bel sentiero(almeno l'inizio)che porta a cascina Ciar verso Costa Volpino.....da provare.Da Monti a Bessimo ho fatto "il sentiero del sole e della luna",parte flow poi diventa molto tecnico,difficile e accattivante,nel complesso tratto molto bello.....giro di 30km per 1600 dislivello.Allego traccia gpx

Artogne da pian del Termen...bell'atmosfera


Il lago d'Iseo da cascine Camorelli
 

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