Report Ebikes: design, futuro e problematica sentieri secondo Specialized

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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sembola

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una nera e l'altra pure
Hai riscontro diretto di quello che dici? Per esperienza vissuta personalmente, riguardo alle tappe di Sestri e Varazze, i percorsi erano paragonabili con quelli di una gara di enduro nazionale e ti assicuro molto faticosi...

Trovami una "gara di enduro nazionale" in cui nella PS ci sia una salita così:
https://www.strava.com/segments/14696152
Riscontro diretto, c'ero come marshal e conosco bene la zona.

Nemmeno a me risultano percorsi accorciati, di quali parli esattamente?
Non il giorno della gara...;-)
 

solid gas

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se guardate nei vari carrelli shuttle in qualunque stazione turistica montana, ne vedrete parecchie sopra.... percio anche se motorizzati molta gente comunque non vuole pedalare e comunque i primi 1000mt dislivello sono solo una noia . in un paio di ann di esperienza professionale sul campo , mi sembra di capire che la gente elettrificata, vuole convergere ad avere una vera moto elettrica camuffata da bici. basta vedere cosa stanno proponendo le varie marche. 180mm e telai da dh con batterie da 600 e magari doppia per scorta. e quando il mercato si accorgera che in europa esitono anche motori da 500watt e piu allora ci sara da ridere e tutto quello scritto sara carta straccia. Comunque per ora bel business.
 

drmale

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Sono assolutamente convinto che il problema della sicurezza e della conservazione dei sentieri, sia insito nella testa dei suoi utilizzatori.
Non vedo in che modo una e-bike possa fare più danni di una MTB normale, se guidata dalla stessa persona, con le stesse attenzioni per i sentieri e gli eventuali pedoni.
Come al solito sarà un problema di cultura del rispetto, che non è legata al mezzo che usi, ma a come lo usi.
Il territorio sono abituato a vederlo violentato dai merenderos, che tagliano alberi per farsi la grigliata e poi lasciano rifiuti da tutte le parti..... però quelli sono troppo impegnativi da combattere, meglio mettere un cartello che discrimina una certa categoria a prescindere, e poi lavarsene le mani :(
Condivido pienamente le tue osservazioni, in particolare l'ultima. Come sempre il problema è come e non chi: pedoni, muscolari o elettrizzati. Ma ne aggiungo un'altra: lo scenario peggiore è che la montagna venga abbandonata. Dove nessuno va, dove la montagna non conosce la simbiosi con l'uomo, muore. Domenica sono tornato su un sentierino neanche brutto, che avevamo pulito qualche tempo fa. Si tratta di un sentiero comodo anche a piedi e persino a cavallo, ma nessuno, per motivi a me ignoti, lo frequenta, risultato: scavato, franato, pieno zeppo di rovi, per passare abbiamo dovuto alzare le bici per aprire la strada tra i rovi e scendere a piedi.
PS. dimenticavo, nonostante fosse un sentiero segnato, trovandosi in un parco il fatto che l'avevamo pulito senza permesso è di fatto una violazione. Ovviamente non è una violazione il fatto che adesso è praticamente scomparso. Meditate su chi rovina i sentieri, meditate gente meditate...
 

grucciola

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se guardate nei vari carrelli shuttle in qualunque stazione turistica montana, ne vedrete parecchie sopra.... percio anche se motorizzati molta gente comunque non vuole pedalare e comunque i primi 1000mt dislivello sono solo una noia . in un paio di ann di esperienza professionale sul campo , mi sembra di capire che la gente elettrificata, vuole convergere ad avere una vera moto elettrica camuffata da bici. basta vedere cosa stanno proponendo le varie marche. 180mm e telai da dh con batterie da 600 e magari doppia per scorta. e quando il mercato si accorgera che in europa esitono anche motori da 500watt e piu allora ci sara da ridere e tutto quello scritto sara carta straccia. Comunque per ora bel business.
Sicuramente c'è gente che esagera in tutto e vorrebbero una vera e propria moto. Ma generalizzare non va bene. Ci sono persone come me, che dopo 40 anni di ciclismo, prima su strada poi MTB(mai agonistico) è arrivata al momento di attaccare il casco al chiodo. Diabete, altri problemini dovuti all'età. La ebike è un modo di continuare a fare sport, con uno sforzo limitato e sicuramente la cosa che non mi manca è il rispetto per il prossimo e per la montagna.
 
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Meditate su chi rovina i sentieri, meditate gente meditate...
I sentieri sono infrastrutture artificiali nati per andare dal punto A al punto B. Se nessuno più va dal punto A al punto B e viene meno l'interesse a manutenerli e la natura se li riprende non vedo che cosa si "rovini".
 

niobla

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Sono assolutamente convinto che il problema della sicurezza e della conservazione dei sentieri, sia insito nella testa dei suoi utilizzatori.
Non vedo in che modo una e-bike possa fare più danni di una MTB normale, se guidata dalla stessa persona, con le stesse attenzioni per i sentieri e gli eventuali pedoni.
Come al solito sarà un problema di cultura del rispetto, che non è legata al mezzo che usi, ma a come lo usi.
Il territorio sono abituato a vederlo violentato dai merenderos, che tagliano alberi per farsi la grigliata e poi lasciano rifiuti da tutte le parti..... però quelli sono troppo impegnativi da combattere, meglio mettere un cartello che discrimina una certa categoria a prescindere, e poi lavarsene le mani :(
..se guidata dalla stessa persona..
ecco il problema: l'eBike da la possibilità a persone non allenate e con zero tecnica di andare in sentieri che normalmente si percorrono dopo qualche anno di allenamento diciamo, ho gia incontrato varie eBike in punti tecnici con piloti non all'altezza, questo è il pericolo.
per me il problema è principalmente questo.
 

drmale

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I sentieri sono infrastrutture artificiali nati per andare dal punto A al punto B. Se nessuno più va dal punto A al punto B e viene meno l'interesse a manutenerli e la natura se li riprende non vedo che cosa si "rovini".
Quindi se il sentiero deperisce per uso, dobbiamo sentirci in colpa, se semplicemente la natura, in quanto persona etica, se lo riprende allora tutto bene?
 

Boro

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Ma negli USA mi pare anche la legislazione sia differente, sbaglio o acceleratori a mano e motori oltre 250w sono "omologati" per uso sulle pubbliche vie e quindi i mezzi sono di base molto piu' performanti?
Cmq mi pare la solita diatriba e-bike si e-bike no vista e rivista. Il punto da tenere in considerazione e' che il vero pericolo e' arrivare a bike verboten punto e basta. Almeno nelle zone "sensibili" dove le bici incrociano i pedoni.
Dalle nostre parti che non son turistiche le e-bike hanno avuto una sorta di effetto benefico, diversi che prima giravano in moto hanno cominciato a convertirsi, quelli che ovviamente hanno un minimo di forma fisica.
Perche' si fa fatica con le e-bike legali, meno ma si fa fatica, anzi si puo' fare anche piu' fatica andando dove con la bici normale non si prova nemmeno. Provatele e poi parlatene.
 

sembola

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Quindi se il sentiero deperisce per uso, dobbiamo sentirci in colpa, se semplicemente la natura, in quanto persona etica, se lo riprende allora tutto bene?

Non è una questione etica, ma banalmente pratica.

Se un sentiero si infrasca e alla lunga la natura se lo riprende vuol dire che non ci passa nessuno, vale a dire che ha perduto la sua funzione che è (era) funzionale ad una necessità di mobilità. Stessa cosa, entro limiti diversi, per l'erosione naturale, se l'acqua ruscella ed erode quasi sempre è perchè mal costruito (ed infatti le mulattiere degli Alpini dopo cento anni sono ancora lì ;-)) In altre parole, seppure con dispiacere per chi come noi li usa, si tratta alla fine di una conseguenza prevalentemente "naturale".

Mentre a mio parere non è una conseguenza naturale il danneggiamento a seguito non tanto dall' "uso" quanto dall' abuso: o perchè ci passano in troppi rispetto alle caratteristiche fisiche, o perchè ci passano con mezzi non adeguati (es.moto) e/o in momenti "sbagliati" (bagnato).
Il danneggiamento da abuso ha anche altre conseguenze: non solo il percorso non è più agibile pienamente (a volte non più agibile) per determinate categorie di utenti, ma queste categorie spingeranno per la limitazione dell'uso da parte dei "danneggiatori".
 

Boro

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L'acqua erode anche semplicemente per mancanza di manutenzione. Perche' alla fine c'e' poco da fare, senza manutenzione le strade a fondo naturale e i sentieri durano poco, che si usino bene o male e' solo questione di tempo, specialmente se il substrato e' debole ed in pendenza, come avviene sovente in appennino.
Ma questo si applica anche ad intere porzioni di territori che per natura sono poco consistenti, se il contadino o il residente abbandona e non cura frane, smottamenti ed erosione la fanno da padrone. Gli stessi boschi lasciati a se stessi spesso soffocano in un groviglio competitivo senza limiti.
Tutto naturale certo, ma spesso non positivo nemmeno per l'ambiente. Quindi l'abbandono non lo considererei auspicabile, quello che e' importante e non andare a far danni dove non ci sono.
 

sembola

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Ma negli USA mi pare anche la legislazione sia differente, sbaglio o acceleratori a mano e motori oltre 250w sono "omologati" per uso sulle pubbliche vie e quindi i mezzi sono di base molto piu' performanti?
Mezzi più performanti sono omologabili anche in alcuni paesi europei.
La situazione USA è complicata dal doppio livello legislativo (federale e statale), il che consente che la stessa ebike sia considerata "una bicicletta" dalle leggi federali e "un mezzo a motore" da quelle statali.
In più la proprietà pubblica ha sostanzialmente le stesse facoltà di quella privata e quindi ha una libertà d'azione maggiore rispetto a quella esistente in Europa. Per cui da noi una ebike è una bici perchè lo dice il Codice della Strada e nessun Ente parco può decidere il contrario, in USA una ebike è una bici per la legge federale ma un ente federale che gestisce un parco può decidere che è un mezzo a motore.
 
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L'acqua erode anche semplicemente per mancanza di manutenzione. Perche' alla fine c'e' poco da fare, senza manutenzione le strade a fondo naturale e i sentieri durano poco, che si usino bene o male e' solo questione di tempo, specialmente se il substrato e' debole ed in pendenza, come avviene sovente in appennino.
Ma questo si applica anche ad intere porzioni di territori che per natura sono poco consistenti, se il contadino o il residente abbandona e non cura frane, smottamenti ed erosione la fanno da padrone. Gli stessi boschi lasciati a se stessi spesso soffocano in un groviglio competitivo senza limiti.
Tutto naturale certo, ma spesso non positivo nemmeno per l'ambiente. Quindi l'abbandono non lo considererei auspicabile, quello che e' importante e non andare a far danni dove non ci sono.

Vediamo di non confondere macroproblemi con microproblemi.

Il dissesto idrogeologico è una cosa, la manutenzione di viabilità forestale un'altra. Senza contare che gran parte dei disastri che vediamo è frutto non tanto di mancanza di manutenzione quanto di errata progettazione, le baite alpine son lì da decenni e decenni perchè le avevano fatte nei luoghi adeguati e non in fondo ad un pendio a rischio di valanghe :spetteguless:

Il contadino le frane non le "curava": non era in grado. Il contadino la sua casa la costruiva nei punti più sicuri (e soleggiati), perchè le sue risorse erano limitate e sprecarle voleva dire mettere a rischio la propria sopravvivenza.
Certamente manuteneva la viabilità di sua pertinenza, ma perchè gli serviva . Gli serviva per spostarsi verso glia ltri poderi, verso la città, verso i pascoli, oppure verso il bosco da cui dipendeva parte della sua sopravvivenza. Ed il bosco era curato non perchè così più bello, ma perchè gli serviva la legna e gli serviva tutta, dai tronchi come travi, la legna per scaldarsi, le frasche per accendere il fuoco e il forno. Ma se per un qualsiasi motivo non gli serviva, non la manuteneva più.

Attenzione ad immaginare un passato che non è mai esistito solo perchè si adatta bene a quello che vorremmo che fosse oggi il presente... ;-)
 

Boro

Biker meravigliosus
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Ovviamente la cura del territorio andava di pari passo con la necessita' che esso fruttasse e mi riferivo piu' che altro a frane e smottamenti di lieve entita' e non di natura strutturale, dopo cura ci andava una virgola nel mio periodo. Ad es. il tipico pendio coltivato con terreno argilloso a cui il contandino cura le canalizzazione ed ara ogni anno. Se lo molli a se stesso comincia in breve tempo a diventare solcato da rivoli, negli anni i rivoli si fan canali e fenditure e se il bosco non lo aggredisce in breve tempo diventa sterile perche' il substrato fertile se ne va via con l'acqua.
 

lumerennù

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Norco Range - Mondraker Crafty RR
Io spero che le e-bike si evolvano verso mezzi più leggeri ed agili, batterie con maggiore autonomia in modo da poter fare giri all-mountain anche quando l'età mi consiglierà di appendere la muscolare al chiodo.
Non sono pessimista, ma l'esperienza maturata in 51 anni di vita, mi porta a prevedere future restrizioni alle e-bike, soprattutto nelle aree protette, così come è successo per le mtb in generale che sicuramente impattano sul territorio e sulla circolazione dei pedoni molto meno delle bici elettriche.
 

Boro

Biker meravigliosus
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Per me e' molto piu' probabile aspettarsi prima qualche balzello, bolli, assicurazioni. Aspettano ce ne siano tante in giro:mrgreen:.
Poi, successivamente, le vieteranno, forse solo nei posti piu' belli e frequentati o magari in toto che si fa prima, ma all'Italiana, dove e' praticamente tutto vietato ma tutti fanno tutto secondo il loro comodo perche' tanto nessuno controlla:-|
 

sembola

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Poi, successivamente, le vieteranno, forse solo nei posti piu' belli e frequentati o magari in toto che si fa prima, ma all'Italiana, dove e' praticamente tutto vietato ma tutti fanno tutto secondo il loro comodo perche' tanto nessuno controlla:-|
Dicono tutti così. Poi un giorno la Forestale ti ferma e oltre alla multa c'è il sequestro amministrativo. Com'è successo domenica al Parco dei Gessi...:spetteguless:
 

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