- 10/5/16
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- Bike
- LightCarbon LCFS904 no boost - Sram XX1 11v - RockShox sid&monarch - Elixir 9 - Iodine 3 29 - HD 2.35 ant - NN 2.35 post - peso 12,1kg
Lunedì pomeriggio esco in mtb per provare i copertoni nuovi di zecca, ho oltrepassato tutti i soliti tratti tecnici fino all'asfalto, prima dell'ultimo sterrato di ritorno, quando ho pensato: 'come rotolano bene!'
E' l'ultimo ricordo che ho, poi il buio. Ho ripreso quasi totale consapevolezza verso le 21.00, 1 ora di totale amnesia e 2 di confusione.
Ho pure risposto in privato con un emoticon a un utente del forum alle 19.30 dopo essere rientrato e non ne ho nessun ricordo.In stato di semi incoscienza ho anche lavato la bici e fatto la doccia, senza nemmeno preoccuparmi di guardarmi allo specchio o accertarmi di danni alla bici, da tanto ero fuori.
Vado a letto quasi lucido ma senza dire nulla a mia moglie per non allarmarla. Anche se mi guardava strano.
Ieri mattina feroce mal di testa e vedo ematomi sulla gamba sinistra, spalla indolenzita e leggerissima escoriazione sulla fronte. Tutto il percorso di rientro è totalmente assente nella memoria (e devi pure fare dei ponticelli, guadare un fiumiciattolo)... Praticamente il pilota automatico mi ha riportato a casa. Solo qualche vago flash di disagio nel non trovare bene la strada durante il rientro. Ma è come fossero sprazzi brevissimi di un sogno.
Commozione cerebrale, pomeriggio e sera al pronto soccorso, 9 ore di tac e radiografie a testa e torace, 2 visite neurologiche, salvo l'ultima rmn al cervello da fare, tutto a posto. E si che anche quando ho sbattuto con la moto, spezzando il casco e svenendo, mi ricordo ogni attimo prima e dopo lo svenimento.
L'unica possibilità che mi vien da pensare è che nella caduta la commozione cerebrale unita magari allo stress fisico di fine giro abbia amplificato la crisi mandando in bambola l'intero sistema. La cosa assurda è il rientro in stato di incoscienza, mi fa quasi più paura quello che ho rischiato in mezzo alle macchine, e quel poveretto che mi avrebbe potuto investire, beccandosi ogni drammatica conseguenza.
Oppure sono gli schwalbe allucinogeni.
Oppure è meglio sempre andare in 2.
Oppure per ricordare che in qualsiasi momento e in qualsiasi stato di forma può succedere l'inimmaginabile.
E' l'ultimo ricordo che ho, poi il buio. Ho ripreso quasi totale consapevolezza verso le 21.00, 1 ora di totale amnesia e 2 di confusione.
Ho pure risposto in privato con un emoticon a un utente del forum alle 19.30 dopo essere rientrato e non ne ho nessun ricordo.In stato di semi incoscienza ho anche lavato la bici e fatto la doccia, senza nemmeno preoccuparmi di guardarmi allo specchio o accertarmi di danni alla bici, da tanto ero fuori.
Vado a letto quasi lucido ma senza dire nulla a mia moglie per non allarmarla. Anche se mi guardava strano.
Ieri mattina feroce mal di testa e vedo ematomi sulla gamba sinistra, spalla indolenzita e leggerissima escoriazione sulla fronte. Tutto il percorso di rientro è totalmente assente nella memoria (e devi pure fare dei ponticelli, guadare un fiumiciattolo)... Praticamente il pilota automatico mi ha riportato a casa. Solo qualche vago flash di disagio nel non trovare bene la strada durante il rientro. Ma è come fossero sprazzi brevissimi di un sogno.
Commozione cerebrale, pomeriggio e sera al pronto soccorso, 9 ore di tac e radiografie a testa e torace, 2 visite neurologiche, salvo l'ultima rmn al cervello da fare, tutto a posto. E si che anche quando ho sbattuto con la moto, spezzando il casco e svenendo, mi ricordo ogni attimo prima e dopo lo svenimento.
L'unica possibilità che mi vien da pensare è che nella caduta la commozione cerebrale unita magari allo stress fisico di fine giro abbia amplificato la crisi mandando in bambola l'intero sistema. La cosa assurda è il rientro in stato di incoscienza, mi fa quasi più paura quello che ho rischiato in mezzo alle macchine, e quel poveretto che mi avrebbe potuto investire, beccandosi ogni drammatica conseguenza.
Oppure sono gli schwalbe allucinogeni.
Oppure è meglio sempre andare in 2.
Oppure per ricordare che in qualsiasi momento e in qualsiasi stato di forma può succedere l'inimmaginabile.