giro in Cadore tra Perarolo e Cibiana 13/10 - traccia GPS

[the.mtb.biker]

sfrutto questo post per vedere se qualche locals ha notizie in merito al giro nell'immagine allegata:

-partenza da soverzene e salita in val galina (e fin qua... si fa). Eventualmente la variante con frecce celesti è fattibile e facilmente individuabile?

-arrivati alla diga, passare dall'altra parte della valle e risalire in qualche modo (anche a piedi, bici in spalla) il bosco fino a incrociare la traccia nera punto-linea sotto il col colomb

-la traccia nera di ritorno esiste? è fattibile? ciclabile? almeno finon alla casera mere, poi da lì dovrebbe esserci una carrozzabile (almeno da quanto dicono le foto satellitari...)

grazie!!!
stefano

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[ottomilainsu]

A Casera Mere si arriva comodamente, è il giro che ho percorso un po' di tempo fa e di cui ho allegato la registrazione con il Garmin.
La traccia nera mi sa tanto di incerta, il versante destro della val Gallina è una parete a strapiombo, sono salito su tante volte ma non ho mai notato tracce che si inoltrino con evidenza, credo che convenga prima una esplorazione a piedi; dalla casera l'unica traccia evidente è quella che scende, forse a cercarla la si trova ma come ripeto è meglio andarci preparati mentalmente nell'evenienza di dover tornare indietro.
La zona è pressochè abbandonata, tempo fa mi ero spinto avanti lungo il lago ma si arriva solo poco avanti fino al rudere della casera Verdas, poi non si fa che a piedi.
La salita segnata in viola esiste ma è assai ripida, te la sconsiglio in su perchè sarebbe a spinta per la maggior parte, mentre in discesa può essere divertente anche se assai breve.

 

[Petek]

com'è?
e il 505 l'hai provato?

Abbastanza tecnico!
La salita fino a Casera Becola è molto bella con splendidi scorci verso il Pelf e poi verso il Col Nudo.

La discesa parte su di una traccia nell'erba (seguire l'unica indicazione presente che manda a San Martino), dopo 50 m entra in un bosco di faggio e va per un bel po' in costa, il sentiero è stretto e coperto da foglie (10 cm), cadere è vivamente sconsigliabile! Alcuni tratti sono da fare a piedi.
Quando si arriva sul costone sopra il Piave la traccia scende per una divertente pista da slitte (per la legna, non da slittini!!!) che permette anche di fare qualche curva in parabolica.
Anche qui le foglie o l'erba nascondono parecchio il fondo, così non si sa bene dove vadano le ruote...
Alcuni tratti particolarmente ripidi e/o sassuti mi hanno consigliato di scenderli a piedi, ma qualcuno con più tecnica, più coraggio (e con una bici migliore) scenderebbe quasi ovunque in sella.
Arrivati alla vasca di carico della centrale elettrica Desedan il sentiero diventa una stradina con pendenze comunque notevoli.
Arrivati
In conclusione:
salita: asfaltata fino a Casera Cajada, poi sterrata, solo brevi tratti sono molto ripidi.
parte alta: pericoloso perché stretto ed in costa.
parte media: tratti divertenti alternati a tratti tecnici.
parte bassa: ripido.

Il sentiero ogni tanto si perde ma è l'unica traccia evidente, basta guardarsi intorno e lo si trova. C'è anche qualche segno CAI qua e la ed una tabella.

Prossimamente proverò il 505

P.S. altre foto, non rendono giustizia al panorama che c'era. Ho iniziato a scattare dopo il tramonto del sole.
P.P.S. nella foto si vede la strada che sale a Casera Mere

 

[gaspa83]

interessante!
se decidi di andare a provare il 505 scrivilo da qualche parte, magari riesco a venire..

 

[Petek]

interessante!
se decidi di andare a provare il 505 scrivilo da qualche parte, magari riesco a venire..

Potrebbe essere martedì o mercoledì pomeriggio con partenza dal campanile di Pirago alle 15:00, oppure, per chi arriva da sud o per chi non vuole fare un tratto di asfalto alle 15:15 a Faè nel piazzale davanti al vetrificio (basta passare sotto il ponte della ferrovia e poi girare a sinistra, il piazzale è al sole)

In salita non sono affatto un fulmine (conto di essere a Cajada alle 17:15-17:30), se tenevi testa ad ottomilainsu dovrai rassegnarti ad un ritmo nettamente inferiore oppure a lunghe pause.

Oppure parti dopo, non mi offendo

 

[ottomilainsu]

Io sono fuori gioco per tutta la settimana, ho i consigli di classe e impegni vari...

 

[gaspa83]

beh, intanto vediamo com'è la situazione neve..
invece c'è qualcosa che non mi quadra, è a Faè alle 15 o in Cajada alle 15?

un paio di anni fa ci sono stato a Casera Becola, posto molto carino, ma solo a vedere l'inizio del sentiero 571 non mi sono neanche sognato di provarlo.
avevo provato invece il 505, all'inizio costeggia la frana della Roa, il sentiero sarebbe facile ma la frana sta cominciando a mangiarsi i margini dei tornanti che sono quindi diventati esposti. Poi sono arrivato in un punto dove c'era una franetta sopra un saltino di qualche metro, con una corda metallica per aiutarsi. Il passaggio era un po' disagevole ed essendo da solo e non avendo inoltre idea di come proseguisse il sentiero sotto (lo si vede dalla salita che taglia le pareti di roccia in fondo alla valle, e io non amo i sentieri esposti) ho preferito fare dietrofront..

 

[Petek]

beh, intanto vediamo com'è la situazione neve..
invece c'è qualcosa che non mi quadra, è a Faè alle 15 o in Cajada alle 15?

Ho corretto, 15:15 a Faè, 17:15 a Cajada.
A causa di impegni di lavoro andrei il mercoledì, così si asciuga un po'... ( l'importante è crederci)

un paio di anni fa ci sono stato a Casera Becola, posto molto carino, ma solo a vedere l'inizio del sentiero 571 non mi sono neanche sognato di provarlo.

L'inizio non è molto invitante, ma poi ... è peggio . Ma dopo ancora un po' è molto meglio...

avevo provato invece il 505, all'inizio costeggia la frana della Roa, il sentiero sarebbe facile ma la frana sta cominciando a mangiarsi i margini dei tornanti che sono quindi diventati esposti. Poi sono arrivato in un punto dove c'era una franetta sopra un saltino di qualche metro, con una corda metallica per aiutarsi. Il passaggio era un po' disagevole ed essendo da solo e non avendo inoltre idea di come proseguisse il sentiero sotto (lo si vede dalla salita che taglia le pareti di roccia in fondo alla valle, e io non amo i sentieri esposti) ho preferito fare dietrofront..

Anche se siamo in due il sentiero rimane esposto, pensi sia meglio lasciare perdere?

 

[gaspa83]

Per quanto riguarda il tratto che avevo fatto basta scendere a piedi dove non ci si sente sicuri e non c'è nessun pericolo
dove mi sono fermato non mi fidavo a passare da solo con la bici in spalla, ma in due ci si dà una mano e non c'è problema, c'era un piccolo saltino, niente di pericoloso, ma da solo era meglio evitare rogne
sotto non so.. da quello che avevo trovato in internet il sentiero dovrebbe essere comodo, al massimo anche qui a piedi non ci dovrebbero essere problemi, solo che dall'alto non era molto rassicurante

lo si vede là sotto in fondo!

 

[gaspa83]

a ben vedere mi sa che ho detto una cavolata..
guardando meglio e guardando la carta mi sa che quelle son condotte dell'acqua e il sentiero in realtà passa sul fondo della valle..
sì, credo sia così.. allora dovrebbe essere senza problemi..

 

[Petek]

a ben vedere mi sa che ho detto una cavolata..
guardando meglio e guardando la carta mi sa che quelle son condotte dell'acqua e il sentiero in realtà passa sul fondo della valle..
sì, credo sia così.. allora dovrebbe essere senza problemi..

Già, quella è la condotta dell'ENEL. A piedi si riesce a fare anche quella, anche se penso sia vietato. In bici dovremo sciropparci il fondovalle

 

[gaspa83]

allora domani vengo, ci mettiamo bene d'accordo stasera, ciao

 

[Petek]

Come già scritto ci vediamo domani

[...] pomeriggio [...] alle 15:15 a Faè nel piazzale davanti al vetrificio (basta passare sotto il ponte della ferrovia e poi girare a sinistra, il piazzale è al sole)

Ho una Specy nera
[url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/picture.php?albumid=2823&pictureid=17729[/URL]
ed uno zaino arancione.

 

[gaspa83]

sisi.. è solo che avevo mezza idea di andar su prima e fermarmi un po' là a godermi il sole!
ma col freddo che c'è è meglio se vengo su con te..
allora ok per le 15:15 a Faè, dietro alla stazione se ho capito bene?

 

[Petek]

-la traccia nera di ritorno esiste? è fattibile? ciclabile? almeno finon alla casera mere, poi da lì dovrebbe esserci una carrozzabile (almeno da quanto dicono le foto satellitari...)

grazie!!!
stefano

Ciao, ieri sono arrivato ai ruderi della Casera Mere con la comoda strada, da lì ho provato a seguire la traccia che sale in Val Gallina, un tratto in sella e poi a piedi (senza bici), la traccia è abbandonata, inerbita e con tratti molto esposti, meglio se abbandoni l'idea. per fare cun confronto il Trui dal sciarbon fra Erto e Casso (che hai descritto tu) è molto più largo, meno esposto e vedi dove appoggiano le gomme.
Piuttosto ti consiglierei le discese da Cajada.

 

[Petek]

Chiuso il trittico del Desedan!
Mercoledì io e gaspa 83 siamo scesi per il 505, la parte alta è una mulattiera scorrevole e dopo il nostro passaggio ci sono anche due alberi in meno, la franetta di cui si era parlato è stata sistemata ed quindi con la bici in spalla si passa senza problemi, poi c'è qualche sasso di troppo ma non è male fino alla presa dell'ENEL, da lì il sentiero è abbandonato, si devono fare parecchi guadi e portando la bici in spalla! Quando infine il canyon si allarga un po' il fondo diventa pianeggiante e guidando un po' di potenza si arriva fino alla strada.

Ieri ho fatto la discesa da Casera Mere in Val Gallina, il sentiero non è male, ci sono solo un paio di passaggi troppo ostici per le mie scarse capacità discesistiche, poi ho attraversato il Piave ed ho fatto il sentierino DH che taglia i primi 4 tornanti di Cajada, ci sono dei tratti carini ma per divertirsi serve spirito, bici e capacità da downhiller, 3 cose che non ho...

Del trittico il sentiero migliore è indubbiamente il 571
http://www.mtb-forum.it/community/forum/picture.php?albumid=7277&pictureid=55909

E' più panoramico, più vario, più continuo e più lungo (circa 1000 m di dislivello). Purtroppo la parte alta è in costa, abbastanza stretta e pericolosa.

 

[ottomilainsu]

E' come immaginavo allora, impraticabile verso la diga.
D'altronde non c'è da aspettarsi granchè da quelle parti, anche se di bassa quota le montagne sono troppo ripide e scorbutiche per lasciarsi affrontare con le bici.
Al ritorno sei sceso per la traccia che passa sopra alla palestra di roccia e termina al gruppo di casere più in basso? (come non detto)

Abbiamo rischiato di incontrarci, ieri pomeriggio ero in giro anch'io e m'era venuta una mezza idea di andar su per di là, poi ho cambiato giro, anzi ha vinto la pigrizia e sono rimasto a fondovalle o quasi.

Edit: ho scritto senza accorgermi della tua risposta.

 

[gaspa83]

Riguardo al 505 quoto tutto
Preciso solo che la parte finale percorre esattamente l'alveo del Desedan, quindi si fa tutta tranquillamente, ma bisogna farsi una bella pedalata nella ghiaia..
In generale sconsiglierei di scendere di là dopo periodi di piogge, o in primavera durante il disgelo, perché i guadi e il tratto finale diventerebbero un problema. Petek che è un esperto del settore potrà confermare (o eventualmente contraddire )

 

[ottomilainsu]

Il Desedan dopo un acquazzone diventa un torrente impetuoso, l'alveo a volte è completamente occupato.
Il guado tra Fortogna e Faè è a volte impraticabile per questo motivo, confermo che non va percorso dopo forti piogge.
Comunque l'acqua si abbassa rapidamente e in poche ore si riesce a passare nuovamente.

 

[the.mtb.biker]

Ciao, ieri sono arrivato ai ruderi della Casera Mere con la comoda strada, da lì ho provato a seguire la traccia che sale in Val Gallina, un tratto in sella e poi a piedi (senza bici), la traccia è abbandonata, inerbita e con tratti molto esposti, meglio se abbandoni l'idea. per fare cun confronto il Trui dal sciarbon fra Erto e Casso (che hai descritto tu) è molto più largo, meno esposto e vedi dove appoggiano le gomme.
Piuttosto ti consiglierei le discese da Cajada.

OK. GRAZIE.

per l'anno prossimo pensavo a un giro con val gallina e val cajada, ma mi sa che dovrò rinunciare...