Difficile dirlo: ce ne sono parecchi, per motivi a volte assai diversi, non necessariamente legati all'epicità dell'uscita (ad esempio distanze e dislivelli importanti).
Aspetti che possono lasciare un segno indelebile possono essere, per quanto mi riguarda, la particolare bellezza di una località (magari esaltata da condizioni meteo ideali), di un sentiero, la quiete e la solitudine di quelli che paiono autentici angoli di paradiso (così distanti dalla routine quotidiana e per questo non facilmente descrivibili a parole), la compagnia insostituibile di chi condivide fatiche ed emozioni, ma anche i sentimenti nei confronti di un'attività tra le più belle che io abbia mai conosciuto: girare per le montagne in bici.
Eviterei per questo di riportare un elenco asettico, che non direbbe nulla. L'importante IMHO è lo spirito con cui si vive le uscite, meglio ancora se sostenuti da quell'entusiasmo che spinge a cercare sempre uscite più belle. Mai sentirsi appagati, insomma.