Allora se per colpa di pochi devono pagare in tanti...mettiamo pure il casco obbligatorio.
Io sono pronto (da anni).
Condivido anch'io il casco obbligatorio, poi però bisogna fare i conti con la realtà. Tanto che è stata persino la FIAB a criticare l'emendamento che prevedeva il casco obbligatorio e a chiedere un'ulteriore modifica alla legge.
Pensa che prima dell'emendamento che ha cancellato questo obbligo erano obbligatori sia il casco che il gilettino con le bande riflettenti a norma di legge.
A questo punto propongo una riflessione:
La bici è un divertimento e un attrezzo per allenare il cuore, ma anche e soprattutto un mezzo di trasporto e bisogna fare i conti con la realtà pratica e culturale di chi la bici la vive. Purtroppo chi fa le leggi e chi amministra le città smise di usarla a 14 con l'arrivo del motorino (lasciando stare tutto il resto ;p).
La bici è un mezzo di trasporto semplice ed immediato, sia nella meccanica che nell'uso e questa ne è uno dei principali pregi.
Quando si corre in mtb o con la bdc il rischio di cadere aumenta e la gravità dei possibili danni in caso di caduta anche, quindi usare il casco in questo caso è più che saggio.
Ma chi con la bici va a spasso o si sposta per la città non può farsi male seriamente semplicemente cadendo per una distrazione (se non parliamo di novantenni),
il pericolo di girare in città con la bici deriva non dall'andare in bici ma dalle auto.
Costringere chiunque ad indossare indumenti antiestetici e scomodi e il casco (togli e metti tutto anche nei piccoli spostamenti, serve poi necessariamente uno
zaino per riporre tutto ogni volta che scendi) significa far perdere il gusto a tutti di andare in bici.
Prima di giudicare male quest'ultima parte pensate come vi trovereste a farlo ogni giorno, tante volte al giorno. Probabilmente in tanti qui non ci hanno pensato perché forse per più di una persona la mtb è un mezzo esclusivamente con gomme da trattore che l'asfalto lo vede solo dal tetto di un'auto. Ma usarla ogni giorno è tutto un'altro discorso.
Io dovendo fare 40 km in bici non mi fermerei a casco e casacca arancione, ma abbonderei con catadiottri ovunque sulla bici e installerei pure lo specchietto. Ma se devo fare 50 metri per andare al bar o per fare spesa, magari in una strada tranquilla di un quartiere residenziale che non mi si rompano le scatole!
Quello che scrivo non lo scrivo in barba al buon senso legato alla sicurezza, infatti sono convinto che il casco debba essere incentivato in ogni modo, ma anche che le imposizioni per legge in favore della sicurezza non debbano subirle i ciclisti, ma chi rappresenta un pericolo: le auto.
Incentivare la sicurezza in città significa diminuire il numero di auto in circolazione, significa togliere parcheggi o corsie per le auto e farci piste ciclabili, significa far passare la voglia di andare in auto, non di far passare la voglia a quei pochi coraggiosi che già la bici la usano!
Tutti quelli che criticheranno quanto ho scritto perché magari non usano la bici per gli spostamenti quotidiani, quante volte si saranno trovati a maledire i dossi artificiali posti in prossimità di attraversamenti pedonali o ciclabili. E quelli non servono ad aumentare la sicurezza?
Sarei curioso di sapere come avrebbero preso questa legge i patiti di bdc e di xc poi, costretti a coprire i loro completini attillati, aerodinamici e sponsorizzati con delle giacchettine in stile operaio dell'ANAS, magari pure in questo periodo col caldo.
Il problema della sicurezza delle bici quasi non esiste al di fuori dell'uso agonistico e ludico di questo mezzo.
Il problema della sicurezza riguarda quindi solo le auto. In città si sta stretti e la sicurezza va regolamentata, ma le imposizioni si dovrebbero dare in base alle colpe e al contesto.
Chi è più pericoloso in città?
Chi appesta l'aria in città?
Chi produce più inquinamento acustico?
Chi ingombra di più in città?
Chi congestiona di più la circolazione cittadina?
Chi è più arrogante tra chi va in auto e chi va in bici (è dimostrato scientificamente che la bici ci predispone al contatto con quello che ci circonda mentre l'auto ci trasforma in carogne)?
In caso di condotta irresponsabile quanti danni si possono fare con una bici, quanti con un'auto?
Dando una risposta alle precedenti domande, quale categoria di mezzi (e quindi di utenti delle strade) dovranno essere sottoposti a regole più restrittive?