penso che nessuno qui voglia fare una sterile polemica italiani vs teuonici, fanne belle bici e lavorano bene, come in molti altri campi d'altra parte, i turisti tedeschi poi che incrocio nei miei tour dolomitici sono solitamente piuttosto civili e ben disposti.
La normalità però, a mio parere, è poter andare ad un'esposizione ospitata e in parte organizzata dal proprio paese, senza la necessità di essere accompagnato da un conoscente (per chi lo ha, non è il mio caso purtroppo) interprete; potere avere qualche referente in lingua italiana in questo caso mi pare una richiesta abbastanza legittima. Io ho visitato molte esposizioni, di altro genere di beni, da casaclima al salone mondiale dell'edilizia, al salone del tuning dove gli espositori erano in gran parte germanici, eppuro ho sempre trovato qualcuno in grado di relazionarsi in qualche maniera nella mia lingua.
I dubbi che avevo su alcuni modelli e soprattutto alcuna componentistica (vedi il caso SIGMA) mi sono rimasti, e dunque un cliente per quel che mi riguarda poco soddisfatto per usare un eufemismo... e perso (prendo IL VDO 1.0). Inoltre, non credo che gli standisti vengano a Riva per fare benficenza, se si fanno notare alcuni lati critici credo per migliorare l'evento, questo spero non pregiudichini la presenza di un festival di questa importanza e indiscusso interesse, non penso sia disfattismo (saremmo i primi a rimetterci), non lo voglio pensare; sarebbe inoltre un modo per incentivare e non scoraggiare la potenzaile clientela nel caso di Riva a maggioranza italiana.
...ma non siamo in europa?
)quello che mi serviva,anzi ho conosciuto vari bikers.