La stagione della bici

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Veramente stupende le tue parole Ser.... riferendomi all'alberello intendevi dire come un punto di riferimento:nunsacci:.... anchio ero così alle prime volte quando affrontavo una salita prendevo come riferimento un oggetto, come può essere un cartello o un albero, per distogliere la mente dalla fatica e concentrarmi sulla pedalata... comunque la mountainbike è uno sport dove si può spaziare nella libertà .... :medita: .... comunque la stagione più bella per me è l' autunno... una vastità di colori nei boschi, nn fa tanto caldo, la poesia:omero: che si crea sui monti nei mesi di settembre ottobre nn ha eguali....:celopiùg:
 

antobike

Biker grossissimus
5/9/05
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Ovunque IO voglia.
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Ser, ti leggo regolarmente e mi hai sempre regalato grasse risate.
Questa volta invece, con mia sorpresa, hai risvegliato ricordi di 30 anni fa quando col cancello da venti chili(Chiorda da città) facevo girate insieme ad una banda di ragazzotti, senza caschi, senza fondelli, senza acqua. E ogni giorno si cercava di arrivare oltre per "vedere che c'era". Erano pochi chilometri ma ci sembravano sempre tanti.
Tutto vero, "magicamente" sembrava non servisse nulla di tutta l'attrezzatura che ci portiamo dietro oggi; si doveva solo stare attenti ai cani randagi che nel mio paese di origine erano(e sono) tanti, e cercare ogni tanto una fontanella dove spegnere l'arsura.
Questa è l'essenza della bici(non solo della mtb) che credo tutti noi abbiamo vissuto da bambini/ragazzini. Ricordi che rimangono indelebili e che, alla fine, condizionano anche le scelte che si fanno "da grandi".
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Roma Est
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Le ho messe proprio perchè sono due posti normali come ce ne sono migliaia da ogni parte. Non tutti hanno fuori casa le alpi o cmq la possibilità di pedalare in luoghi bellissimi, ma non è quello che conta...
Non voglio uscire dal seminato del tuo bel racconto.
Mi piace però il tuo modo di vedere la bici, e mi piace soprattutto che sia rimasto in te, addetto ai lavori, genuino, non credo sia facile.
Però la cosa che mi piace di più è che la bici è consolante, tira fuori il buono della gente, ognuno ci vede qualcosa di positivo, magari non la stessa cosa tua, ma positiva.
Sono abbastanza disincantato circa la natura umana, però ogni tanto qualcosa che vale la pena c'è, e il merito non è della bici, ma nostro, delle persone che si fanno un po' da parte rispetto alla frenesia del mondo e scelgono di ascoltare.
Quando hai scritto che non tutti si affacciano sulle Alpi mi è venuto in mente un articolo che ho letto e che diceva che in metropolitana a Roma (quella che prende mia moglie) in questi giorni il termometro ha segnato oltre 50 gradi.
E' una situazione indecente, le carrozze sono fatiscenti e senza aria condizionata, e ci si adffollano centinaia di migliaia di persone.
Poi stamattina ho visto che davanti ad uno di questi enti pubblici mezzi sconosciuti che popolano il centro della capitale c'erano parcheggiate 4 nuove auto blu, 4 Audi A8, ne porti via una con circa 80.000 euro.
Ecco, io ho pensato a 100.000 persone che fanno la sauna per andare a lavorare e a 4 Audi che portano 4 persone a spasso a 320.000 euro.
Ecco, nel mio caso la bici serve a questo, a sperare in qualcosa di meglio.
L'alternativa non la scrivo, sennò Echelon annienta il sito.
Scusa, ho divagato, ma quell'alberello si presta a tanti significati.
Ciao
Claudio
 

bikerciuc

Biker infernalis
Però la cosa che mi piace di più è che la bici è consolante, tira fuori il buono della gente, ognuno ci vede qualcosa di positivo, magari non la stessa cosa tua, ma positiva.

Claudio


ma... la bici non sempre ha quest'effetto tra le persone... ci sono 'bravi cristi' tra gli automobilisti,i camionisti,i motociclisti e certamente anche tra i ciclisti...
non sono assiomi.
non sono regole.
probabilmente, poichè siete qui a leggere e scrivere e condividere sensazioni, molti di voi da ragazzini avranno immaginato una fuga più o meno avventurosa da casa a cavallo di una bicicletta, io l'ho fatto...e adesso che ho 39 anni mi viene voglia di farlo ancora... nel rotolare delle ruote sulla curvatura del mondo c'è qualcosa di catartico e salvifico, qualcosa che ricollega la nostra storia di 'uomini industrializzati e informatizzati' ad un passato in cui i nostri nonni avevano la bici e si muovevano con quella perchè non c'era altro.
le ruote ci fanno riscoprire le nostre 'radici', il gusto antico di un mondo in cui il mezzo meccanico era solo una finalizzazione dell'energia umana e non il suo dominatore... la bici è l'unico prodotto della rivoluzione industriale che si muove finchè il ciclista ne ha...oltre ci si ferma.
L'uomo che non è mosso dalla curiosità di scoprire cosa c'è oltre il filare di alberi, le ondulazioni delle colline o il susseguirsi di creste che trova fuori dalla sua porta si condanna a contentarsi delle foto che qualcuno mal appiccica su googlearth...non scoprirà mai che al di là del limite visivo si nasconde una impensabile valle nella sua anima.
 
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Clab04

Biker grossissimus
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ma... la bici non sempre ha quest'effetto tra le persone... ci sono 'bravi cristi' tra gli automobilisti,i camionisti,i motociclisti e certamente anche tra i ciclisti...
non sono assiomi.
non sono regole.
probabilmente, poichè siete qui a leggere e scrivere e condividere sensazioni, molti di voi da ragazzini avranno immaginato una fuga più o meno avventurosa da casa a cavallo di una bicicletta, io l'ho fatto...e adesso che ho 39 anni mi viene voglia di farlo ancora... nel rotolare delle ruote sulla curvatura del mondo c'è qualcosa di catartico e salvifico, qualcosa che ricollega la nostra storia di 'uomini industrializzati e informatizzati' ad un passato in cui i nostri nonni avevano la bici e si muovevano con quella perchè non c'era altro.
le ruote ci fanno riscoprire le nostre 'radici', il gusto antico di un mondo in cui il mezzo meccanico era solo una finalizzazione dell'energia umana e non il suo dominatore... la bici è l'unico prodotto della rivoluzione industriale che si muove finchè il ciclista ne ha...oltre ci si ferma.
L'uomo che non è mosso dalla curiosità di scoprire cosa c'è oltre il filare di alberi, le ondulazioni delle colline o il susseguirsi di creste che trova fuori dalla sua porta si condanna a contentarsi delle foto che qualcuno mal appiccica su googlearth...non scoprirà mai che al di là del limite visivo si nasconde una impensabile valle nella sua anima.
Mi piace leggere i tuoi interventi, sono sempre interessanti.
Concordo, il nostro amor proprio può indurci a ritenere migliore una persona alla quale piace la stessa cosa che piace a noi.
Però tu stesso riconosci nella bici alcune caratteristiche che esaltano i sentimenti più puliti e più semplici delle persone.
Ci sono anche bravi cristi tra gli automobilisti, per carità.
I problemi sono però due: il primo è che tutte le sante mattine me ne ritrovo a centinaia in mezzo alla strada che legano troppo indissolubilmente il loro comportamento al fatto di stare dentro a 2 tonnellate di ferro.
Il secondo è che mi sono fatto qualche anno in un forum di automobilisti e, da un punto di vista sociologico, la componente aggressiva, individualista, egoistica e menefreghista è 10 volte maggiore rispetto a qui.
Non sono rappresentativo, lo ammetto, ma giustificami col fatto che stamattina sono proprio scoglionàto.
Ciao
Claudio
PS: Serpecora, siamo OT, puoi dircelo e mi rimetto all'ordine, ma il tuo topic settimanale mi sembra abbastanza aperto, di quelli che permettono alla gente di divagare, e io divago. ;-)
 

grande-biker

Biker novus
Ti ringrazio per questo messaggio! Ero indeciso se uscire oggi con questo gran caldo............ora non ho più dubbi! Non esco!!!!!! Scherzo, invece mi andrò a fare una bellissima pedalata in riva al mare...................per il solo motivo che qui campi di pannocchie non ce ne sono (san sostene marina)!
Michele
 

bikerciuc

Biker infernalis
Mi piace leggere i tuoi interventi, sono sempre interessanti.
Concordo, il nostro amor proprio può indurci a ritenere migliore una persona alla quale piace la stessa cosa che piace a noi.
Però tu stesso riconosci nella bici alcune caratteristiche che esaltano i sentimenti più puliti e più semplici delle persone.
Ci sono anche bravi cristi tra gli automobilisti, per carità.
I problemi sono però due: il primo è che tutte le sante mattine me ne ritrovo a centinaia in mezzo alla strada che legano troppo indissolubilmente il loro comportamento al fatto di stare dentro a 2 tonnellate di ferro.
Il secondo è che mi sono fatto qualche anno in un forum di automobilisti e, da un punto di vista sociologico, la componente aggressiva, individualista, egoistica e menefreghista è 10 volte maggiore rispetto a qui.
Non sono rappresentativo, lo ammetto, ma giustificami col fatto che stamattina sono proprio scoglionàto.
Ciao
Claudio
PS: Serpecora, siamo OT, puoi dircelo e mi rimetto all'ordine, ma il tuo topic settimanale mi sembra abbastanza aperto, di quelli che permettono alla gente di divagare, e io divago. ;-)

ma per carità...le mie parole non erano certo in difesa di questa o quella categoria... vogliamo però far due parole su quei ciclisti che vanno a manetta sui marciapiedi e suonano un campanellino per comunicare ai pedoni di 'levarsi dal cazzo' o quelli che adottano la stessa tecnica sui sentieri di montagna pieni di pedoni e poi fanno sì che le amministrazioni chiudano i sentieri alle biciclette?
senza andare OT ciò che volevo dire è che la bici ci rende più consapevoli circa il nostro muoverci, è difficile che facciamo un tratto a 50km/h se sappiamo di dover fare 100km, è difficile che su una salita andiamo oltre il nostro limite fisico per vanità...sicuramente con un mezzo tipo l'auto,la moto o tutto quanto si sposta grazie a un motore la cosa è immediata e facile invece.
Purtroppo, questo non lo trovo sufficiente a farci asserire che la bici, in assoluto, migliori le persone... ne migliora certo alcune ed io sono sicuro che tu ti potrai riconoscere fra quelle come molti... o-o
 

Altair

Biker superioris
15/4/09
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PD
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Perdonatemi ma... io l'estate la odio! troppo caldo, troppa afa, troppi insetti.... Io AMO l'autunno, con il suo clima frizzantino, il tramonto, il rosso, il giallo e il marrone, le foglie sul sentiero e quella leggera foschia che assieme agli alberi spogli rende l'atmosfera mistica....
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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ma per carità...le mie parole non erano certo in difesa di questa o quella categoria... vogliamo però far due parole su quei ciclisti che vanno a manetta sui marciapiedi e suonano un campanellino per comunicare ai pedoni di 'levarsi dal cazzo' o quelli che adottano la stessa tecnica sui sentieri di montagna pieni di pedoni e poi fanno sì che le amministrazioni chiudano i sentieri alle biciclette?
senza andare OT ciò che volevo dire è che la bici ci rende più consapevoli circa il nostro muoverci, è difficile che facciamo un tratto a 50km/h se sappiamo di dover fare 100km, è difficile che su una salita andiamo oltre il nostro limite fisico per vanità...sicuramente con un mezzo tipo l'auto,la moto o tutto quanto si sposta grazie a un motore la cosa è immediata e facile invece.
Purtroppo, questo non lo trovo sufficiente a farci asserire che la bici, in assoluto, migliori le persone... ne migliora certo alcune ed io sono sicuro che tu ti potrai riconoscere fra quelle come molti... o-o
Siamo d'accordo.
Non può essere il supporto sul quale si appoggia un sedere (un sellino, una sella, un sedile) a determinare la qualità di una persona, e più il mezzo di trasporto è facile, più è facile essere individualisti.
Neanche io amo le categorie, però ritengo che almeno gli ideali ai quali appassionarsi questo sì che rende la gente diversa.
Ciao
Claudio
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Perdonatemi ma... io l'estate la odio! troppo caldo, troppa afa, troppi insetti.... Io AMO l'autunno, con il suo clima frizzantino, il tramonto, il rosso, il giallo e il marrone, le foglie sul sentiero e quella leggera foschia che assieme agli alberi spogli rende l'atmosfera mistica....
A tutti sta sulle balle il caldo.
Però ormai l'autunno dura circa 72 ore, si fa di necessità virtù, e si tessono le lodi dell'estate, che almeno non piove.
;-)
Ciao Altair
Claudio
 

rosetta

Biker superis
11/3/09
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Trieste
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probabilmente, poichè siete qui a leggere e scrivere e condividere sensazioni, molti di voi da ragazzini avranno immaginato una fuga più o meno avventurosa da casa a cavallo di una bicicletta, io l'ho fatto...e adesso che ho 39 anni mi viene voglia di farlo ancora... nel rotolare delle ruote sulla curvatura del mondo c'è qualcosa di catartico e salvifico, qualcosa che ricollega la nostra storia di 'uomini industrializzati e informatizzati' ad un passato in cui i nostri nonni avevano la bici e si muovevano con quella perchè non c'era altro.
le ruote ci fanno riscoprire le nostre 'radici', il gusto antico di un mondo in cui il mezzo meccanico era solo una finalizzazione dell'energia umana e non il suo dominatore... la bici è l'unico prodotto della rivoluzione industriale che si muove finchè il ciclista ne ha...oltre ci si ferma.
L'uomo che non è mosso dalla curiosità di scoprire cosa c'è oltre il filare di alberi, le ondulazioni delle colline o il susseguirsi di creste che trova fuori dalla sua porta si condanna a contentarsi delle foto che qualcuno mal appiccica su googlearth...non scoprirà mai che al di là del limite visivo si nasconde una impensabile valle nella sua anima.

Certamente, ma secondo me la bici è anche come una sorta di "cavallo": sebbene meccanizzata, consente di appagare un bisogno di nomadismo che rimane sempre insito nel profondo della natura umana.... un bisogno di muoversi che è innato in qualunque specie animale e che la civiltà sedentaria moderna ha completamente represso. Abitazioni chiuse e isolate le une dalle altre, vita concepita per essere rinchiusa fra 4 mura fin dall'infanzia, poi, nell'età adulta, in una scatola metallica che ti sposta fra il punto A (abitazione) e i punti B (luogo di lavoro) e C (svago, shopping). Un'organizzazione, se ci pensiamo, molto alienante.

E la bici ci permette proprio di sfuggire a tutto questo: di uscire e respirare l'aria, seppure inquinata, dell'ambiente circostante, e di raggiungere mete sempre un "passo" o un "giro di pedale" più in là.
La bici ci permette di sfuggire alla prigionia in capsule metalliche e dalle nostre "bolle" abitative...
ci permette di pensare, di annusare, di guardare con attenzione o sovrappensiero, di andare e "nuotare" nell'aria.... ci fa essere in sintonia con la nostra natura animale e insieme spirituale o mentale.
 

bikerciuc

Biker infernalis
Certamente, ma secondo me la bici è anche come una sorta di "cavallo": sebbene meccanizzata, consente di appagare un bisogno di nomadismo che rimane sempre insito nel profondo della natura umana.... un bisogno di muoversi che è innato in qualunque specie animale e che la civiltà sedentaria moderna ha completamente represso.

La bici ci permette di sfuggire alla prigionia in capsule metalliche e dalle nostre "bolle" abitative...
ci permette di pensare, di annusare, di guardare con attenzione o sovrappensiero, di andare e "nuotare" nell'aria.... ci fa essere in sintonia con la nostra natura animale e insieme spirituale o mentale.

la bici è uno strumento per inseguire un fine o se volete essere poetici l'orizzonte... non è da divinizzare, non è da venerare... il fine ultimo è la scoperta di quello che c'è un po' più in là, per farlo possono però andare altrettanto bene una canoa, una barca a vela, un aliante o anche solo e soltanto i nostri piedi.
 

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