Novità gravel

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Ho letto e grosso modo condivido quanto hai aggiunto, ma resto sul punto: se uno era interessato a percorsi lunghi e scorrevoli, perchè si è comperato un Nomad invece di una Fargo? :nunsacci:

Forse perché l'ha provata con un test ride di un'ora che lo ha colpito per le capacità tecniche della bici ma inevitabilmente non gli ha dato il quadro completo...

O forse perché oltre ai giri lunghi (io comunque parlavo di giri lunghi su fondi di vario tipo, non necessariamente tecnici ma neanche necessariamente scorrevoli) gli piace farsi le sparate in discesa...

Magari anche perché non è stato capace di discernere tra i propri bisogni e quelli suggeriti dal marketing. Però secondo me non è questo il punto.
Il punto è che alcuni aspetti fortemente presenti nel mountain biking prima della sua completa maturità commerciale sono andati perdendosi durante gli ultimi anni della sua evoluzione, perlomeno parlando di mainstream. E se da un lato sono stati presi efficientemente in carico (ovvero non solo riproposti, ma elaborati e risolti con mezzi e soluzioni nuove) da produttori anche di grosse dimensioni ma comunque "alternativi", dall'altro sono scomparsi dai radar del filone centrale del mercato, che quindi non poteva recuperarli come se nulla fosse dopo aver per anni impostato la propria strategia di vendita su ben altri concetti. Ovviamente, scomparendo dalla visibilità commerciale, sono scomparsi anche agli occhi di molti bikers, di nuova come di vecchia data: te ci vivi e lavori, io pure, ma non tutti dedicano la loro vita interamente alla bicicletta, pur amandola.
Ma questi aspetti buttati fuori dalla porta sono rientrati dalla finestra, e il mercato li ha accolti di buon grado dopo averli impacchettati in altro modo.

Oppure si potrebbe inquadrare in un altro modo: giungendo alla sua maturità commerciale, la mtb si è progressivamente e infine definitivamente distaccata dal ciclismo classico da cui ha tratto parte della sua linfa iniziale, definendosi in maniera sempre più precisa, con soluzioni sempre più specifiche ovvero efficienti nel loro contesto quanto inappropriate al di fuori.
Inevitabilmente (sono cosciente di usare troppi avverbi!) si è prodotto un vuoto tra tutto ciò che è mtb come è intesa oggi e il resto del mondo della bicicletta, che non c'era quando le mtb erano mezzi meno specializzati. Contemporaneamente la stessa cosa avveniva nel mondo della bdc, ed ecco che un sacco di gente si ritrova con una Tarmac e una Nomad in garage e nessun mezzo adatto al tipo di uscite che vorrebbe fare...non perché un sacco di gente è scema, ma perché della Fargo non ne è mai stata a conoscenza.
E quindi adesso si compra la gravel e ci monta le gomme più grosse che riesce a infilarci, e voilà! ecco riempito il vuoto mantenendo una efficienti classificazione commerciale. Non è per forza una cosa negativa.
 
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Forse perché l'ha provata con un test ride di un'ora che lo ha colpito per le capacità tecniche della bici ma inevitabilmente non gli ha dato il quadro completo...

O forse perché oltre ai giri lunghi (io comunque parlavo di giri lunghi su fondi di vario tipo, non necessariamente tecnici ma neanche necessariamente scorrevoli) gli piace farsi le sparate in discesa...

Magari anche perché non è stato capace di discernere tra i propri bisogni e quelli suggeriti dal marketing.

Insomma, nel primo caso perchè non è stato capace di capire. Nel secondo perchè non gli serve. Nel terzo, perchè si è fatto infinocchiare.

Faccio l'avvocato del diavolo: non è che stiamo cadendo anche in questo caso nel trabocchetto dell' autoreferenzialità in cui si infilano gli early adopters, visti più volte su queste pagine? :spetteguless:


...Inevitabilmente (sono cosciente di usare troppi avverbi!) si è prodotto un vuoto tra tutto ciò che è mtb come è intesa oggi e il resto del mondo della bicicletta, che non c'era quando le mtb erano mezzi meno specializzati.
Contemporaneamente la stessa cosa avveniva nel mondo della bdc, ed ecco che un sacco di gente si ritrova con una Tarmac e una Nomad in garage e nessun mezzo adatto al tipo di uscite che vorrebbe fare...non perché un sacco di gente è scema, ma perché della Fargo non ne è mai stata a conoscenza.
E quindi adesso si compra la gravel e ci monta le gomme più grosse che riesce a infilarci, e voilà! ecco riempito il vuoto mantenendo una efficienti classificazione commerciale.
Il ragionamento fila e fornisce una possibile chiave di lettura da un punto di vista di marketing.
Però mi pare difficile sostenere che un biker non possa sapere che con una frontina qualunque può fare giri scorrevoli anche lunghi molto meglio che col Nomad...


Non è per forza una cosa negativa.
Certo che no, ci mancherebbe altro.
D'altronde in una "terra di mezzo" com'è quella del gravel si può arrivare dal lato dello stradismo come da quello del fango a tutti i costi.
Quello che cambia è il confine tra l'uno e l'altro, estremizzando tra la gomma da 35 e quella da 50. Confine che dipende anche e soprattutto da esperienze, capacità e non ultimo età e fisico, e come tale è impossibile da oggettivare.
 

rockarolla

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Scusa, non ho capito il discorso sull'autoreferenzialità degli early adopters...ironicamente una "gravel" non ce l'ho nemmeno! Puoi spiegarmelo?

Quello che sto cercando di interpretare è il diffondersi della nicchia più fuoristradistica del segmento gravel. Pensandoci, sono giunto alla conclusione che non si tratta solo del tentativo di spremere il più possibile questo trend fino a proporre mezzi privi di senso pratico. Semmai è la definizione che oltre un certo limite comincia ad essere stiracchiata, ma lo sarebbe anche quella di mtb dato che, appunto, si tratta di una "terra di mezzo".
Insomma, il fatto è che molti usano la propria "gravel bike", qualunque sia la declinazione del termine cui è indirizzato il proprio modello, per fare ben altro oltre alle strade bianche. Questo è evidente leggendo praticamente ogni thread di questa sezione. E ovviamente il mercato si adatta.
Però non penso che tutti quelli che hanno comprato una gravel e l'hanno addobbata con copertoni da 2" e un dirt drop si siano semplicemente fatti abbindolare e infine cercato di rimediare. Immagino che siano in pochi a non aver presente che un frontino da xc con gomme adatte se la cavi benissimo sullo scorrevole, ma le sensazioni che trasmette sono sempre quelle di una mtb moderna, con sospensioni raffinate, grande rigidezza, ingombrante e stabile. Sensazioni ben diverse da quelle trasmesse da qualsiasi altro tipo di bici, ivi comprese le mtb con le quali come tanti altri sono cresciuto. Per questo -almeno, questa è la mia interpretazione- molti preferiscono "snaturare" una gravel, o monstercross, o quel che è, che usare una mtb riducendone il potenziale. Io ad esempio mi diverto di più a spremere a fondo una biciclettina che a portare a spasso una biciclettona usando solo un decimo delle sue capacità. In fin dei conti, non credo che una bici moderna con geometria "classica", copertoni da mtb, rapporti corti, dirt drop e compagnia bella, sia meno capace sui sentieri di una Cunningham dell'83...e nemmeno molto diversa. Nell'83 -e ben oltre- rientrava ancora nella definizione di mtb, oggi no, ma le cose che ci si potevano fare allora ci si possono fare anche ora. Quindi sì, probabilmente chi si prende una gravel e la estremizza è di una mtb che ha bisogno in realtà, solo che magari cerca sensazioni diverse da quelle che gli può dare ciò che oggi rientra nella definizione di mtb, e in questo modo le ottiene...anche se la chiama gravel.

C'erano mezzi che rispondevano a queste esigenze ben prima dell'esplosione delle gravel, e ci sono ancora, e con ogni probabilità vi rispondono pure meglio. La Fargo che hai citato, ad esempio, è a tutti gli effetti una mtb moderna, chiaramente definibile come tale, evolutasi però su un binario parallelo, privilegiando l'esplorazione, o l'avventura, all'adrenalina. Ma sai cosa mi dice la maggior parte dei bikers che incontro per i boschi in sella alla mia 29" rigida e col dirt drop? "Ecco, una gravel così me la farei volentieri!".
 
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Scusa, non ho capito il discorso sull'autoreferenzialità degli early adopters...ironicamente una "gravel" non ce l'ho nemmeno! Puoi spiegarmelo?.
Chi fa parte delle categoria dei "pionieri" ed esplora categorie nuove o semplicemente "diverse" lo fa tendenzialmente perchè più esperto, aperto, curioso e disposto (e capace...) a rischiare rispetto alla media dei praticanti. Talvolta anche perchè desideroso di distinguersi e mettersi in mostra, ma su questo sorvoliamo visto che non coinvolge nessuno dei presenti.

La storia delle "novità" come son state presentate e discusse qua sul forum presenta però una costante, che è appunto il rischio dell'autoreferenzialità, la convinzione che quello che va bene per sè debba andar bene per tutti. E' una cosa che è capitata per tutte le soluzioni nuove o radicalmente differenti, dalla 29 al singlespeed, dalla fat al monocorona: prima o poi qualcuno (quasi sempre in buona fede, per carità) arriva a dire che "con xxxx io ci faccio tutto" e che chi, anch'esso in buona fede, sostiene il contrario è perchè "non l'ha provata bene" o perchè "schiavo del marketing". Quando magari semplicemente non è la soluzione adatta.

Sia chiaro che non sto accusando te in particolare di nulla, era un'obiezione ai tre motivi ipotizzati per cui l'ipotetico biker col Nomad non aveva considerato la Fargo di qualche post fa. Non si può ipotizzare il marketing per il Nomad e non ipotizzarlo per la Diverge, i marketing o c'è sempre o non c'è mai ;-)

Per tornare invece a motivazioni tecniche, per come la vedo io l' "allargamento" verso la mtb di alcuni modelli di gravel ha senz'altro un senso per chi è dotato di buona tecnica e buona resistenza fisica. Mi resta difficile, anche per i motivi citati sopra, accettare l'argomento che "ci si fa tutto", la bici "totale" non è stata trovata in trent'anni e dubito che possa essere una rigida con gomme 2 pollici scarsi...:prost:
 
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Capito, sei stato chiarissimo.

Sul fatto che la bici totale (ovvero in grado di muoversi in modo non penalizzante -rispetto ad un mezzo specializzato- su ogni tipo di fondo) non esista sono perfettamente d'accordo. Altrimenti non avrei varie bici, delle quali nessuna iperspecializzata (come una dh o una crono, per intendersi). Esistono invece mezzi più polivalenti di altri, ovvero in grado di muoversi su una più ampia varietà di terreni, pur con minor efficienza nei singoli ambiti rispetto ad uno appositamente concepito. Se si accetta l'elemento di underbiking o overbiking che ciò comporta, nell'entusiasmo della novità è facile finire per pensare di aver trovato la soluzione definitiva per tutte le esigenze, anche perché soprattutto l'underbiking può essere molto divertente. Anche se spesso non soddisfa appieno neppure tutte le proprie esigenze.

Negli ultimi 10/15 anni, nei suoi settori principali, il mercato delle bici è andato verso mezzi sempre più specialistici e complicati, e il vuoto di mezzi più semplici e polivalenti che si è creato ha favorito il diffondersi del mito del mezzo totale (d'altronde sempre esistito, vedi la Bridgestone XO-1 o la GT Tachyon e i testi delle loro campagne promozionali, tanto per citare le prime che mi sovvengono).
Come il segmento gravel ha raggiunto il mainstream, il marketing ha lavorato acciocchè la polivalenza di tali mezzi venisse piuttosto percepita come "totalità".

Insomma, il marketing e le scelte inappropriate di alcuni acquirenti sono presenti sia con le enduro che con le gravel, anzi al momento forse maggiormente nel secondo caso (almeno relativamente ai rispettivi volumi di vendita).

È però vero che una bici con geometria di derivazione stradale e con componentistica appropriata non è molto dissimile da ciò che era considerato mtb fino ad un paio di decenni fa, con il vantaggio di alcune nuove tecnologie e sviluppi. Rispetto ad una mtb moderna richiede buone capacità di guida e forma fisica nei tratti più scabrosi, ma può esercitare un gran fascino su chi su quelle vecchie mtb ha iniziato a fare offroad.
Ed essendo il dropbar (o meglio il dirtdrop) niente di nuovo nel mondo del fuoristrada in bicicletta, si può facilmente dire che le "gravel" più "estreme" altro non sono che un modo di andare in bici vecchio e noto ma dimenticato, che per alcuni è esattamente quel che cercavano e non sapevano dove trovare nel mercato mainstream attuale -al netto del fatto che avrebbero potuto, cercando bene, ottenerlo anche prima che ricevesse visibilità commerciale...mentre per altri sono solo un goffo modo di rimediare ad un acquisto sbagliato.
 
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Capito, sei stato chiarissimo.

Sul fatto che la bici totale (ovvero in grado di muoversi in modo non penalizzante -rispetto ad un mezzo specializzato- su ogni tipo di fondo) non esista sono perfettamente d'accordo. Altrimenti non avrei varie bici, delle quali nessuna iperspecializzata (come una dh o una crono, per intendersi). Esistono invece mezzi più polivalenti di altri, ovvero in grado di muoversi su una più ampia varietà di terreni, pur con minor efficienza nei singoli ambiti rispetto ad uno appositamente concepito. Se si accetta l'elemento di underbiking o overbiking che ciò comporta, nell'entusiasmo della novità è facile finire per pensare di aver trovato la soluzione definitiva per tutte le esigenze, anche perché soprattutto l'underbiking può essere molto divertente. Anche se spesso non soddisfa appieno neppure tutte le proprie esigenze.

Negli ultimi 10/15 anni, nei suoi settori principali, il mercato delle bici è andato verso mezzi sempre più specialistici e complicati, e il vuoto di mezzi più semplici e polivalenti che si è creato ha favorito il diffondersi del mito del mezzo totale (d'altronde sempre esistito, vedi la Bridgestone XO-1 o la GT Tachyon e i testi delle loro campagne promozionali, tanto per citare le prime che mi sovvengono).
Come il segmento gravel ha raggiunto il mainstream, il marketing ha lavorato acciocchè la polivalenza di tali mezzi venisse piuttosto percepita come "totalità".

Insomma, il marketing e le scelte inappropriate di alcuni acquirenti sono presenti sia con le enduro che con le gravel, anzi al momento forse maggiormente nel secondo caso (almeno relativamente ai rispettivi volumi di vendita).

È però vero che una bici con geometria di derivazione stradale e con componentistica appropriata non è molto dissimile da ciò che era considerato mtb fino ad un paio di decenni fa, con il vantaggio di alcune nuove tecnologie e sviluppi. Rispetto ad una mtb moderna richiede buone capacità di guida e forma fisica nei tratti più scabrosi, ma può esercitare un gran fascino su chi su quelle vecchie mtb ha iniziato a fare offroad.
Ed essendo il dropbar (o meglio il dirtdrop) niente di nuovo nel mondo del fuoristrada in bicicletta, si può facilmente dire che le "gravel" più "estreme" altro non sono che un modo di andare in bici vecchio e noto ma dimenticato, che per alcuni è esattamente quel che cercavano e non sapevano dove trovare nel mercato mainstream attuale -al netto del fatto che avrebbero potuto, cercando bene, ottenerlo anche prima che ricevesse visibilità commerciale...mentre per altri sono solo un goffo modo di rimediare ad un acquisto sbagliato.
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Ruggero68

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[cut] ...
Ed essendo il dropbar (o meglio il dirtdrop) niente di nuovo nel mondo del fuoristrada in bicicletta, si può facilmente dire che le "gravel" più "estreme" altro non sono che un modo di andare in bici vecchio e noto ma dimenticato, che per alcuni è esattamente quel che cercavano e non sapevano dove trovare nel mercato mainstream attuale
... [cut]

Hai presente quelli che vanno a sciare con la tecnica telemark?
ecco, io mi sento così con la mia gravel (o con la mtb con il dropbar) :-)

sono un vecchio :il-saggi:

Mi piace andare in bici, mi piace andare ovunque, mi piace riuscirci con una bici rigida con gomme 700/35

questa me la incornicio! :hail:
 
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Mi piace andare in bici, mi piace andare ovunque, mi piace riuscirci con una bici rigida con gomme 700/35

Tanto di cappello, lo dico sul serio, così come ammiro davvero Scratera che con una rigida da 27.5 fa giri alpini su terreno supertecnico.

Solo che ciò che va bene per te o per Scratera può non andar bene per la stragrande maggioranza. A volte qualcuno lo dimentica, e il cartesiano che è in me mi spinge a fare da guastafeste;-) Tutto qua :prost:
 

mrslate

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I 3 interventi qui sopra sono tutti condivisibili ed ognuno, a modo suo, esprime il suo concetto di gravel.
Una piccola riflessione: ma perchè dobbiamo per tutti i versi catalogarci in categorie prestabilite? La bici, in senso ampio, è bella così ed ognuno la apprezza secondo le sue preferenze indirizzandosi verso un prodotto che più gli si addice.
 
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Tanto di cappello, lo dico sul serio, così come ammiro davvero Scratera che con una rigida da 27.5 fa giri alpini su terreno supertecnico.

Solo che ciò che va bene per te o per Scratera può non andar bene per la stragrande maggioranza. A volte qualcuno lo dimentica, e il cartesiano che è in me mi spinge a fare da guastafeste;-) Tutto qua :prost:

Quando qualcuno che si avvicina al mondo Gravel mi chiede un consiglio la prima cosa che gli chiedo è "cosa ci vuoi fare? o cosa pensi di poterci/volerci fare?" (che poi chiedono un consiglio a me solo perchè io già ce l'ho e la uso e non certo perchè io sia un esperto...).
La "terra di mezzo" in effetti diventa per chi vuole vendere un bello spazio in cui poter spesso infinocchiare i meno esperti... ci sono ancora molti venditori in giro che hanno in negozio modelli CX di un paio di anni fa che spacciano per uso gravel, proponendoli scontati pur di liberarsene...
Siamo decisamente OT in effetti.
 
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Nekro

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Quando qualcuno che si avvicina al mondo Gravel mi chiede un consiglio la prima cosa che gli chiedo è "cosa ci vuoi fare? o cosa pensi di poterci/volerci fare?" (che poi chiedono un consiglio a me solo perchè io già ce l'ho e la uso e non certo perchè io sia un esperto...).
La "terra di mezzo" in effetti diventa per chi vuole vendere un bello spazio in cui poter spesso infinocchiare i meno esperti... ci sono ancora molti venditori in giro che hanno in negozio modelli CX di un paio di anni fa che spacciano per uso gravel, proponendoli scontati pur di liberarsene...
Siamo decisamente OT in effetti.

Beh, la parte in grassetto dovrebbe essere fondamentale a prescindere dalla tipologia di bici........
 
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Buongiorno a tutti!
girovagando su internet mi sono imbattuto in questa bici qui: Octane One Gridd Gravel Bike, ho cercato info qui sul forum ma non ho trovato nulla.
Esteticamente sembra carina, possibilità di monatare deragliatore anteriore e comprare solo telaio,
qui di seguito metto link
1) produttore http://shop.octane-one.com/cat/bikes/prod/octane-one-grid-bike
2) distributori / venditori http://octane-one.com/distribution/

cosa ne pensate?


octane-one-gridd-gravel-bike.jpg
 

babias

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Buongiorno a tutti!
girovagando su internet mi sono imbattuto in questa bici qui: Octane One Gridd Gravel Bike, ho cercato info qui sul forum ma non ho trovato nulla.
Esteticamente sembra carina, possibilità di monatare deragliatore anteriore e comprare solo telaio,
qui di seguito metto link
1) produttore http://shop.octane-one.com/cat/bikes/prod/octane-one-grid-bike
2) distributori / venditori http://octane-one.com/distribution/

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Bella, peccato per la dimensione massima dei copertoni di 38c
 

babias

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Non ci capisco tanto con le sigle: sul sito del produtture dice 700c fino a 43c (lots of tire clearance: 700C up to 43C), dove hai visto il 38 di larghezza massima?
Effettivamente ho ricontrollato ed ho visto che guardando la bici intera dice 43c, mentre nella descrizione del solo telaio dice 38c.
 

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