Scusa, non ho capito il discorso sull'autoreferenzialità degli early adopters...ironicamente una "
gravel" non ce l'ho nemmeno! Puoi spiegarmelo?
Quello che sto cercando di interpretare è il diffondersi della nicchia più fuoristradistica del segmento gravel. Pensandoci, sono giunto alla conclusione che non si tratta solo del tentativo di spremere il più possibile questo trend fino a proporre mezzi privi di senso pratico. Semmai è la definizione che oltre un certo limite comincia ad essere stiracchiata, ma lo sarebbe anche quella di mtb dato che, appunto, si tratta di una "terra di mezzo".
Insomma, il fatto è che molti usano la propria "gravel bike", qualunque sia la declinazione del termine cui è indirizzato il proprio modello, per fare ben altro oltre alle strade bianche. Questo è evidente leggendo praticamente ogni thread di questa sezione. E ovviamente il mercato si adatta.
Però non penso che tutti quelli che hanno comprato una gravel e l'hanno addobbata con copertoni da 2" e un dirt drop si siano semplicemente fatti abbindolare e infine cercato di rimediare. Immagino che siano in pochi a non aver presente che un frontino da xc con gomme adatte se la cavi benissimo sullo scorrevole, ma le sensazioni che trasmette sono sempre quelle di una mtb moderna, con sospensioni raffinate, grande rigidezza, ingombrante e stabile. Sensazioni ben diverse da quelle trasmesse da qualsiasi altro tipo di bici, ivi comprese le mtb con le quali come tanti altri sono cresciuto. Per questo -almeno, questa è la mia interpretazione- molti preferiscono "snaturare" una gravel, o monstercross, o quel che è, che usare una mtb riducendone il potenziale. Io ad esempio mi diverto di più a spremere a fondo una
biciclettina che a portare a spasso una
biciclettona usando solo un decimo delle sue capacità. In fin dei conti, non credo che una bici moderna con geometria "classica", copertoni da mtb, rapporti corti, dirt drop e compagnia bella, sia meno capace sui sentieri di una Cunningham dell'83...e nemmeno molto diversa. Nell'83 -e ben oltre- rientrava ancora nella definizione di mtb, oggi no, ma le cose che ci si potevano fare allora ci si possono fare anche ora. Quindi sì, probabilmente chi si prende una gravel e la estremizza è di una mtb che ha bisogno in realtà, solo che magari cerca sensazioni diverse da quelle che gli può dare ciò che oggi rientra nella definizione di mtb, e in questo modo le ottiene...anche se la chiama gravel.
C'erano mezzi che rispondevano a queste esigenze ben prima dell'esplosione delle gravel, e ci sono ancora, e con ogni probabilità vi rispondono pure meglio. La Fargo che hai citato, ad esempio, è a tutti gli effetti una mtb moderna, chiaramente definibile come tale, evolutasi però su un binario parallelo, privilegiando l'esplorazione, o l'avventura, all'adrenalina. Ma sai cosa mi dice la maggior parte dei bikers che incontro per i boschi in sella alla mia 29" rigida e col dirt drop? "Ecco, una
gravel così me la farei volentieri!".