Seggiovie e alberghi fantasma così chiude la montagna

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Billo

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Non so se hai notato ma non tutto il mondo ragiona con:
- inverno in montagna (due settimane di natale)
- estate in spiaggia (due settimane di agosto).

Un turismo compatibile con l'ambiente non è sicuramente il turismo di massa, nè in montagna nè al mare. Un turismo distribuito su tutto l'arco dell'anno già di avvicina al concetto che intendo.

1 inverno freddo su 20 non fa che confermare le statistiche del pianeta che si surriscalda.

l'ho notato benissimo,come ho notato che ogni stagione ha le suevacanze.posso invidiare la duttilita' nordica nel concepire la vacanza,ma di sicuro non invidio la settimana a marzo al mare in roulotte come spesso vedo fare (dutch per primi).purtroppo siamo tanti e in tanti ci possiamo premettere una vacanza,ovvio si va in ferie quando la stagione merita.al mare a marzo o a ottobre io personalmente le vedo ferie buttate via.
 

bafio

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....una cosa che invece dovrebbe essere comune A TUTTI è il senso di civiltà verso gli altri e l'ambiente che frequentano....(capita spesso purtroppo di trovare spazzatura in montagna lontano da impianti di risalita o strade carrabili....:arrabbiat:)

hai pienamente ragione....infatti oggi salendo in grignetta ho trovato piantato nella neve accanto al sentiero una bastoncino spezzato a metà.......
DSCF3574.JPG

un complimenti al propietario :sculacci: che per godersi la sua gita lo ha tranquillamente abbandonato sul sentiero invece che portarselo a valle....tanto poi ci sono i "pirla" come il sottoscritto che se vedono un rifiuto sul sentiero lo raccolgono e lo portano a valle.......:arrabbiat:
se prima non si cambia questa mentalità io credo che sia inutile prendersela contro ecomostri e simili.........
 

Dallas

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A volte si punta sui luoghi sbagliati per gli impianti e gli alberghi, ma a volte, certi impianti vecchi vengono lasciati in disuso per leggi nuove che richiedono certe normative che gli stessi non hanno più e che, per i costi, non conviene rimodernare
 

marco

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l'ho notato benissimo,come ho notato che ogni stagione ha le suevacanze.posso invidiare la duttilita' nordica nel concepire la vacanza,ma di sicuro non invidio la settimana a marzo al mare in roulotte come spesso vedo fare (dutch per primi).purtroppo siamo tanti e in tanti ci possiamo premettere una vacanza,ovvio si va in ferie quando la stagione merita.al mare a marzo o a ottobre io personalmente le vedo ferie buttate via.

le vedi buttate via perchè scegli i posti sbagliati. Noi ad ottobre siamo andati in Sicilia e abbiamo fatto pure il bagno. Non c'era nessuno in giro, fantastico.
Stessa cosa per la Sardegna ad inizio maggio.
E qui ti sto parlando di due isole del nostro paese. Prendi un volo low cost e ti fai le vacanze al mare anche d'inverno senza spendere di più che andare 2 settimane al mare ad agosto con i prezzi pompati perchè tutti hanno le ferie.

C'è solo bisogno di spostarsi dal gregge e decidere cosa fare del proprio tempo. Dipende che priorità si hanno.
 

bafio

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purtroppo se si lavora in proprio(artigiano nel mio caso)non ci si può permettere di chiudere 2 settimane ad ottobre......se no sarei il primo a fare le ferie "fuori stagione"......
 

Billo

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le vedi buttate via perchè scegli i posti sbagliati. Noi ad ottobre siamo andati in Sicilia e abbiamo fatto pure il bagno. Non c'era nessuno in giro, fantastico.
Stessa cosa per la Sardegna ad inizio maggio.
E qui ti sto parlando di due isole del nostro paese. Prendi un volo low cost e ti fai le vacanze al mare anche d'inverno senza spendere di più che andare 2 settimane al mare ad agosto con i prezzi pompati perchè tutti hanno le ferie.

C'è solo bisogno di spostarsi dal gregge e decidere cosa fare del proprio tempo. Dipende che priorità si hanno.

Marco hai fatto il bagno perche' hai avuto probabilmente cu/o e hai trovato giornate valide per fare il bagno, ma incentreresti le tue settimane di vacanza che hai in un anno su quei periodi? Io no.sull'effetto gregge sono d'accordo,ma spesso non ci sono alterative,urtroppo!
 

bafio

Biker dantescus
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io qualche anno fa sono andato in toscana 5 giorni a cavalllo tra settembre e ottobre......ho fatto il bagno tutti i giorni e la mia morosa si era pure scottata......senza bisogno di andare fino in sicila........
poi basta guardare i telegiornali per vedere che in sicilia,calabria e giù di lì vanno in spiaggia e fannil bagno fino alla fine di novembre......quando noi al nord siamo immersi nella nebbia......

o-oo-oo-o
 

fiore

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Nell’articolo di Rumiz si parla anche delle Orobie, ci vivo ai suoi piedi e spesso le frequento. Non posso far altro quindi che confermare quanto scritto. Gli impianti di Valcanale sono almeno 15anni che sono in disuso, adesso ci passo con le pelli e v’assicuro che non è un belvedere notare piloni arrugginiti, macerie delle vecchie strutture e funi con seggiolini o piattelli penzolanti (il tutto è anche pericoloso x chi ci passa accanto). Nella conca dell’Alben l’unico impianto che c’era non funziona più ormai da trent’anni eppure i piloni sono ancora là, alcuni in piedi (saran poi sicuri ?), mentre altri son crollati e giacciono tranquilli al suolo. Questi sono solo due esempi, potrei andare avanti………

Le altre stazioni vivono un po’ alla “giornata”, quest’anno forse un po’ si risolleveranno le ossa, ma credo che poi dovremo essere ancora noi contribuenti a far si che rimangano in vita ! E’ la mentalità che è sbagliata, in potalandia i localismi han sempre primeggiato, le varie località non hanno mai (qualcosina forse si muove a dir la verità) collaborato tra di loro, la proprietà è passata di mano in mano, dagli indigeni ai milanesi e addirittura agli Inglesi. Si è sempre (e tuttora, x il futuro) pensato in grande cercando di scimmiottare le stazioni Dolomitiche mentre con umiltà bisognava ammettere che siamo una realtà (sciisticamente parlando) di serie “B”. Mirare quindi ad una clientela fatta di famigliole oppure ai locals incentivandoli con agevolazioni. Invece no, si pagano cifre nemmeno troppo economiche per sciare su tre piste e su impianti obsoleti (a Gromo e Colere, quest’ultima zona era il paradiso dello sci-alp, ci sono seggiovie vecchie che impiegano 20min per risalire 500m di dislivello e ogni 3x2 si guastano !!)

Ora si parla del mega demanio-sciabile in Val Seriana, progetto assurdo in quanto oltre che distruggere irrimediabilmente un ambiente bellissimo, non ha un senso in quanto si svilupperebbe su quote relativamente basse (dai 1100 ai 2000m), dove le precipitazioni nevose sono in calo e le temperature sono invece in rialzo (e non si può quindi sparare neve…..che poi gli effetti sulle falde acquifere son ancora tutti da verificare).

Almeno chiamino le cose con il loro nome, queste sono speculazioni vere e proprie, altro che valorizzazione della montagna e di chi ci abita e rilancio del turismo. Chi riceverà i “nostri” soldi saranno quelli che già ne hanno, le solite imprese e i soliti palazzinari. Gruppi finanziari e immobiliari non radicati nel territorio d’intervento. Arrivano, sfruttano i soldi pubblici, illudono le realtà locali, fanno e disfano del territorio e poi se ne vanno da un’altra parte a cercare un’altra vacca da mungere ! Se questi soldi pubblici devono essere spesi, perché non farlo smantellando gli impianti e le strutture abbandonate e nel contempo riqualificare il territorio ?...e anche rimodernizzare gli impianti esistenti che ritengo essere più che sufficienti (non solo in bergamasca) per il mercato turistico/sciistico ? No, si preferisce ripetere gli errori del passato percorrendo la strada più facile e redditizia invece di fare un bèl salto di qualità con scelte lungimiranti e innovative verso un turismo che chiede sempre di più natura, riposo, ecologia, sport….

ma tant'è, purtroppo il naso dei nostri amministratori dev'esser troppo lungo per vederne la sua fine !
 
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fiore

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Ranica (BG)
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ma imputi l'abbandono delle strutture al fatto che non nevica più'?

non solo.....passati gli anni d'oro (quantità di neve) durante i quali la gestione era a livello artigianale o famigliare, tante stazioni, per competere con la concorrenza (tieni conto che qui in bergamasca, la maggior parte della clientela fuori provincia, è milanese) dolomitica o valdostana, doveva modernizzare (e quindi giù soldi) gli impianti e cercare di presentare un'offerta stimolabile, tipo: unico skipass, B&B per l'accoglienza, cannoni, ecc.. In poche parole, cooperative con unico obbiettivo.
Non l'hanno fatto e tanti sono morti o han rischiato di farlo e adesso "sopravvivono".

Nel frattempo c'è stato anche il cambiamento climatico, magari impercettibile ma c'è stato. Frequentando comunque le località dove prima c'erano impianti, si può facilmente notare che di neve ce n'è sempre meno ed è per questo che dico che cercare di rilanciare sciisticamente zone del genere non ha senso.
 

marco10

Biker poeticus
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In poche parole, cooperative con unico obbiettivo.
Non l'hanno fatto e tanti sono morti o han rischiato di farlo e adesso "sopravvivono".
giusto, non è solo una questione di quota e di neve ma sopratutto di intelligenza.
le società degli impianti non potranno mai essere redditizie da sole: troppo alti gli investimenti e le spese di gestione. i giornalieri da soli non potranno mai bastare. invece bar, ristoranti, alberghi, ecc. hanno margini alti. ma i loro clienti arrivano solamente grazie alle piste. quindi i loro profitti vanno divisi con chi gestisce le piste.
dove hanno capito questo principio lavorano e prosperano, gli altri crepano.
è facile capire quali sono le speculazioni e quali dei reali progetti di sviluppo: se la prima cosa che vogliono costruire sono le seconde case è speculazione.
finita la fase "artigianale" pochi sono stati in grado di diventare industria, superare l'ottusità di campanile (a volte non sono riusciti a mettersi d'accordo nemmeno all'interno dello stesso paesino) e fare sistema. con un pò più di lungimiranza il turismo poteva essere una fetta considerevole dell'economia anche delle piccole valli come quelle orobiche.
invece non lo si è fatto e quindi si dovuto sviluppare l'industria, anche con le sovvenzioni di stato. sono quelle stesse industrie che oggi, finito il dopping di stato, stanno lasciando a casa migliaia di lavoratori.
se 30 anni fà si fosse sviluppato anche il turismo con il suo indotto oggi la crisi industriale sarebbe meno drammatica.
vedere gli impianti chiusi, ma anche quelli aperti ed obsoleti, delle orobie mi fà rabbia non per la bruttezza del paesaggio, ma perchè tutte queste società sono chiuse per incapacità imprenditoriale (vera e propria stupidità), nessuna per mancanza di neve.
 
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muldox

Biker nirvanensus
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ma imputi l'abbandono delle strutture al fatto che non nevica più'?

I motivi per cui certi comprensori chiudono sono vari:
_cambiamenti climatici con innevamento sempre minore
_costi: presente quanto costa ad una famiglia di cinque persone una giornata di sci? Per non parlare del costo dell'attrezzatura.
_moda: gli Italiani si sa come sono. Ai tempi di Tomba e della Compagnoni tutti sciatori, quando i massa media scassavano giorno e notte con Luna Rossa tutti velisti e così via. Ora che non c'è un campione italiano "mediatico" (di molto bravi e vincenti ce ne sono, ma non sufficientemente pagliacci) lo sci interessa solamente i veri appassionati, che evidentemente non sono poi così tanti.

Comunque è il modo di fare turismo in generale che andrebbe rivisto. Ammassarsi tutti assieme negli stessi posti e nello stesso momento non ha senso. A guadagnarci sono sempre i soliti quattro gatti e addirittura si corre il rischio che la parte di popolazione che non ne trae un vantaggio economico (la stragrande maggioranza, in molti posti) veda con fastidio un fenomeno del quale subisce solamente i disagi. Un esempio che purtroppo conosco molto bene: in Valtellina i turisti si ammassano nei soliti cinque o sei posti, Livigno in testa. Livigno stessa esclusa, queste località sono semideserte per buona parte dell'anno, salvo affollarsi durante i WE (non tutti) o nei classici periodi di Natale e Ferragosto. Il risultato è che queste località sono state cementificate per costruire seconde case disabitate undici mesi l'anno. Chi ha avuto la sventura di transitare dal Passo dell'Aprica la sera, al di fuori dei periodi sopra citati, sa benissimo di cosa parlo: la quasi totalità delle case (molte di una bruttezza indicibile) hanno le serrande chiuse e le luci spente. Uno spettacolo tristissimo, specie se si pensa a come poteva essere il posto se fosse rimasto un paesino di montagna.
In realtà qualcosa sta cambiando, ed anche piccole località meno note cominciano ad essere frequentate da chi non identifica la vacanza in montagna con lo shopping in Via Plan o con le mezz'ore di coda ad uno skilift. Di strada però ce n'è ancora molta da fare, soprattutto perchè queste piccole realtà positive si sono sviluppate più per iniziativa di privati "illuminati" che grazie a politiche ben coordinate da parte di chi dovrebbe gestire il territorio (evidentemente troppo impegnato a far costruire capannoni sul fondovalle).
 

bafio

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tra tutte queste brutte storie ce n'è anche una che da qualche spiraglio di ottimismo......

ai piani di artavaggio,sopra a barzio in valsassina,dopo anni di inutilizzo e degrado,l'anno scorso hanno smantellato piloni e gabbiotti degli skilift,distrutto e rimosso buona parte del cemento delle fondamenta.....
ok,l'albergo sciatori svetta ancora nel mezzo della conca......ma guardare in su verso il sodadura e non vedere i tralicci ed i cavi arrugginiti è già qualcosa......
adesso nei weekend invernali la funivia,ristrutturata,porta in quota famigliole con bambino e slittini,escursionisti che vogliono fare quattro passi nella neve,cispolatori e sci alpinisti....
d'estate arrivano famiglie per pic nic,camminatori,mtb,gente che viene a prendere il sole.....
se questo può essere un inizio od un buon esempio per rivalutare e rilanciare molte ex località sciistiche staremo a vedere......
per ora quando ci vado mi godo il paesaggio innevato,il fumo che sale dai rifugi ed il bello di camminare lontano dal traffico....

o-oo-oo-o
 

marco10

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_moda: gli Italiani si sa come sono. Ai tempi di Tomba e della Compagnoni tutti sciatori, quando i massa media scassavano giorno e notte con Luna Rossa tutti velisti e così via. Ora che non c'è un campione italiano "mediatico" (di molto bravi e vincenti ce ne sono, ma non sufficientemente pagliacci) lo sci interessa solamente i veri appassionati, che evidentemente non sono poi così tanti.
questa cosa continuiamo a ripetercela ma non so se sia vera fino in fondo. andando spesso a sciare mi pare di percepire che gli sciatori siano di più oggi che 10 o 20 anni fà; poi guarda queste statistiche ,mi pare di interpretare che la presenza degli italiani non sia diminuita negli ultimi 10 anni.
forse è vero che oggi si eviti di andare spesso in piccole/brutte/care località per andare poco in grandi/belle/carissime località.

le stagioni del turismo sono obbligate, per due ragioni:
d'inverno la neve c'è tre mesi l'anno, quindi non posso andare a sciare a novembre o a maggio, semplicemente perchè non c'è la neve. poi le giornate sono corte a dicembre e gennaio e lunghe a febbraio e marzo, quindi se devo spendere dei soldi li spendo quando mi rendono di più.
il discorso di andare in vacanza fuori stagione funziona per chì ha una grande autonomia sul lavoro, la minoranza. ma se hai persone il cui lavoro dipende dal tuo e, a tua volta, dipendi dal lavoro di qualcun altro non esiste altra soluzione che chiudere tutti insieme. (in pratica io chiudo quando chiudono i miei fornitori, altrimenti il lavoro non gira e cosa resto aperto a fare? ma se chiudo quando gli altri lavorano io non lavoro quando sono chiuso io ed in più non lavoro quando sono chiusi gli altri)

@bafio: chi ha pagato lo smantellamento?

p.s.: quella di costruire piste da sci dove non vale la pena non è solo un nostro difetto, vi ricordo che molti anni fà organizzarono i mondiali di sci nel sud della spagna e dovettero spostarli di un anno perchè faceva troppo caldo. scoprirono troppo tardi che fare le piste a 100km dal deserto africano poteva dare dei problemi.
 

marco

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le stagioni del turismo sono obbligate, per due ragioni:
d'inverno la neve c'è tre mesi l'anno, quindi non posso andare a sciare a novembre o a maggio, semplicemente perchè non c'è la neve. poi le giornate sono corte a dicembre e gennaio e lunghe a febbraio e marzo, quindi se devo spendere dei soldi li spendo quando mi rendono di più.
Gli impianti sono aperti dalle 8:30 alle 16:30. che il sole vada già alle 20:00 o alle 17:00 non fa molto differenza.
Dicembre-gennaio-febbraio-marzo-aprile: 5 mesi. Maggio è fenomenale per lo sci alp. 6 mesi.

il discorso di andare in vacanza fuori stagione funziona per chì ha una grande autonomia sul lavoro, la minoranza. ma se hai persone il cui lavoro dipende dal tuo e, a tua volta, dipendi dal lavoro di qualcun altro non esiste altra soluzione che chiudere tutti insieme. (in pratica io chiudo quando chiudono i miei fornitori, altrimenti il lavoro non gira e cosa resto aperto a fare? ma se chiudo quando gli altri lavorano io non lavoro quando sono chiuso io ed in più non lavoro quando sono chiusi gli altri)
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Come faranno mai negli altri paesi?
 

muldox

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questa cosa continuiamo a ripetercela ma non so se sia vera fino in fondo. andando spesso a sciare mi pare di percepire che gli sciatori siano di più oggi che 10 o 20 anni fà; poi guarda queste statistiche ,mi pare di interpretare che la presenza degli italiani non sia diminuita negli ultimi 10 anni....

Ho dato un'occhiata alle tabelle. Mi pare si parli di flusso turistico in generale, non legato allo sci. Sbaglio? :nunsacci:
Comunque non so se ricordi le telecronache delle gare di sci in Italia negli anni di Tomba e Compagnoni: delle folle, roba che al giorno d'oggi si vede solamente in Austria e forse in Svizzera. L'hai vista la libera di Bormio la settimana scorsa? Lungo la pista non c'era praticamente nessuno!
Tornando alle statistiche che hai postato: la provincia di BZ è forse (forse perchè non sono un esperto del settore, credo però che qualche interessante realtà vi sia anche in Toscana) l'unica in Italia che fa un certo tipo di turismo non incentrato solamente su pochi periodi di picco nelle solite quattro località.

Il turismo legato ai periodi da te indicati è quello classico "stile pecoroni" (non voglio offendere nessuno, ma il termine rende bene il concetto). In realtà in montagna si può fare scialpinismo da novembre (non tutti gli anni, ok) a giugno, così come è bellissimo fare del trekking o della mtb in autunno, tanto per fare un altro esempio.
Per quanto riguarda l'impossibilità di prendersi delle ferie fuori stagione capisco il problema, ma visto che lo fanno anche all'estero basterebbe rivedere in generale questo sistema che fino a prova contraria non ci è stato calato dai Marziani.
 

zeromeno

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secondo me -dal punto di vista del periodo di ferie- le cose stanno cambiando,
poco ma stanno cambiando
sempre piu' gente prende ferie a luglio-settembre e meno ad agosto
Io me ne sono accorto col mio lavoro,dieci anni fa ad agosto era
calma piatta=padovani tutti in vacanza( e si vedeva la citta' deserta)
adesso da giugno a settembre il flusso di clienti è abbastanza costante
e girando per la citta' ad agosto nn sembra piu' di essere a tombstone city.
Sperem.....:medita:
 

muldox

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secondo me -dal punto di vista del periodo di ferie- le cose stanno cambiando,
poco ma stanno cambiando
sempre piu' gente prende ferie a luglio-settembre e meno ad agosto....

L'anno appena passato è stata lotta fra i miei colleghi perchè tutti volevano andare in ferie fra giugno ed inizio luglio. Evidentemente qualcosa cambia, forse anche a causa di sta benedetta crisi (è noto che agosto non è certamente il periodo più economico).
Io per anni ho preso il grosso delle ferie in mesi come ottobre e novembre, viaggiando in paesi dove quello è un buon periodo e spendendo probabilmente meno di chi si infogna in Versilia in agosto per 15gg.
 

marco10

Biker poeticus
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Gli impianti sono aperti dalle 8:30 alle 16:30. che il sole vada già alle 20:00 o alle 17:00 non fa molto differenza.
Dicembre-gennaio-febbraio-marzo-aprile: 5 mesi. Maggio è fenomenale per lo sci alp. 6 mesi.
parlavamo di vacanze di massa, quindi sci alpino. e se il sole cala alle 17.00 o alle 20.00 fa una grandissima differenza
Come faranno mai negli altri paesi?
uguale a noi, solo che gli altri fanno più ferie di noi, quindi vanno anche quando noi siamo a lavorare. per quello trovi i tedeschi in vacanza a pasqua.
marco, lascia perdere le battute, dimentica per un attimo la tua realtà personale e prova a metterti nei panni di un operaio o, cmq, di un dipendente: nella media hai molti giorni di ferie, ma in vacanza potrai permetterti di andare una settimana di inverno e 2 o 3 d'estate. considera gli accordi con la tua ditta e vedrai che queste vacanze corrispondono, bene o male, alla chiusura aziendale. ora dipende in che settore lavori: lavori nell'indotto automotive: chiudi quando chiudono loro. lavori nell'indotto delle acciaierie: chiudi quando chiudono loro. ecc. ecc.
la tua idea sarebbe applicabile se le grandi aziende non chiudessero per lunghi periodi ma appllicassero turnazioni di ferie e produzioni ridotte. allora l'indotto (praticamente tutti) potrebbe diluire le ferie su lunghi periodo.
stiamo parlando di grandi numeri, non di realtà particolari. io, nel mio piccolino, chiudo una settimana ad agosto e una a dicembre e le ferie le faccio fare scaglionate. ma la mia è una realtà particolare che non può essere applicata a tutti.
 

Billo

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Gli impianti sono aperti dalle 8:30 alle 16:30. che il sole vada già alle 20:00 o alle 17:00 non fa molto differenza.
Dicembre-gennaio-febbraio-marzo-aprile: 5 mesi. Maggio è fenomenale per lo sci alp. 6 mesi.



Come faranno mai negli altri paesi?

Bhe presumo siano regolati dalle stagioni...in scandinavia ad agosto i bimbi ricominciano la scuola mentre da noi ci sono ancora mille gradi.se non erro inoltre,l'italiano e' quello che ha o fa meno ferie in europa...ma non vorrei sbagliare.
 

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