Anche se in minoranza numerica, sono uno dei detrattori del monocorona rispetto alla doppia per un utilizzo simile al tuo.
Soprattutto nei giri AM in cui non conosci a priori il percorso, capita spesso di arrivare con un rapporto lungo e trovarsi improvvisamente ad affrontare una salita piuttosto ripida. In questi casi, con la doppia scali immediatamente sulla corona anteriore più piccola e con pochi altri salti di corona (posteriore) arrivi subito al rapporto corto che ti serve.
Con il monocorona, invece, ti ritrovi a dover salire di 8, 9 o addirittura 10 rapporti.... con il rischio di trovarsi già a salita bella che iniziata e non essere ancora riuscito ad inserire il rapporto giusto...ed a quel punto punto, per evitare di cambiare sotto sforzo e distruggere i denti della costosissima cassetta, ti trovi a dover ridiscendere per consentire gli ultimi passaggi di marcia.
Probabilmente in gara o nei percorsi noti è possibile anticipare il processo di cambiata, senza incorrere nel rischio di cui ho parlato, ma nei giri escursionistici a me succede piuttosto spesso.
L'unico vantaggio, semmai, è quello di potersi concentrare sul solo deragliatore posteriore e quindi eliminare del tutto il manettino sinistro, ma per il resto grandi vantaggi del monocorona io non ne vedo.
Se poi aggiungiamo che la scelta della corona anteriore è fondamentale poichè in caso contrario ci sono solo due risultati possibili:
- corona troppo grande e quindi impossibilità ad affrontare le rampe più ripide
- corona troppo piccola e grandi frullate a partire dai 30Kmh
Avevo la doppia (22/36) su una 29er e mi trovavo benissimo... ora ho l'1x11 (30T) su una 27,5 e, oltre a rimpiangere la doppia, sto seriamente pensando di montare il 28T per avvicinarmi al rapporto corto che avevo prima.
. Non ditemi poi che 80 rpm equivale a frullare ! Su strada si pedala tranquillamente a 100 ed oltre è si chiama semplicemente agilità, che tra l' altro è utile anche per non stancare troppo i muscoli. 
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