Porc... allora eri tu... he he he... kc965 mi aveva detto di aver incontrato un viso conosciuto che non era sceso a Su Corovau perchè tanto sarebbe sceso l'8... gli ho risposto a balla sola: ANTMAR... e non mi sono sbagliato!!! Solo che non sapevo che anche tu stessi cercando quel raccordo: GRANDE!!! Ne abbiamo parlato spesso con zio Sputty e anche col Cama, mi sembra, e pure sabato mi ci sono affacciato ripromettendomi prima o poi di farci un tentativo.
A questo punto però sono io che ti chiedo il favore di postarmi la traccia e di descrivermi la discesa successiva... perchè dev'essere una figata... almeno come pendenza.
Sarà fatto quanto prima.
Su percorso presto detto.
Questo raccordo lo stavo cercando da tempo, avevo fatto altri due tentativi ma, per vari motivi, non avevo trovato il tempo di "cercare" seriamente. Sabato sera, dopo aver sistemato il "giochino" che tu sai, non vedevo l'ora di provarlo. Il fatto che Domenica era giorno di caccia grossa, il posto è venuto spontaneo, la riserva di Linasia- Reigraxius-Mte S.Michele. Poi è ritornata l'idea di raccordare la salita alle antenne con la discesa di canali s'Ega sa Lacuna.
Come dicevi il sentiero parte circa 30 m dopo quello di Is Caravius, dala parte opposta (salendo a dx). Dopo i primi 50 m di sentiero vago, si arriva ad uno ben tracciato con tanto di muretti di sostegno. Subito si apre un panorama sulla valle che è uno spettaccolo con una vista che è seconda solo quando arrivi sulla cima di Mte S. Michele.
Resti su questo sentiero sospeso per circa 4-500 m, da fare a piedi praticamente tutto a causa della pendenza e, sopratutto del fondo pietroso e roccioso, aggirando il monte da sud e arrivando allo stradello della miniera posta poco sotto la cima, in prossimità di un traliccio elettrico.
Lo stardello scende a tornanti con fondo discreto. Dopo 2,5 km di tornanti con fondo pietroso e tecnico su dislivello discreto, arrivati dietro Pta Perd'e Cerbu (q. 428) si lascia lo stradello e si prende un sentiero sulla sx (in prossimità di uno slargo dove c'è una barracca). Si entra da qui sul vallone di Canali s'Ega sa Lacuna. La pendenza aumenta e il sentiero entra dentro il bosco. Il fondo è ultratecnico con tratti con roccia e salti e altri con fondo pietroso. Purtroppo diversi punti sono stati scavati dalle moto e dall'acqua e risulta impraticabile in sella ma nel complesso è stupendo.
In brevissimo si arriva alla chiesetta e quindi alle grotte di S. Giovanni.
Le foto purtroppo non rendono molto, le ho fatte col "giochino".
Il "socio" di spedizione