Premetto che non ce l'ho assolutamente con te ma i tuoi post mi danno l'opportunità di condividere il mio pensiero.
Non so quanti guadagni porti il turismo delle MTB rispetto al turismo classico. Sono però fermamente convinto che il grosso guadagno lo fanno col "cicloescursionismo" (probabilmente in emtb) di turisti poco avvezzi a questo sport durante l'anno. Per costoro, ai quali nulla frega di scendere a cannone da ripidi sentieri bastano le mulattiere che portano ai rifugi alpini dove possono ingozzarsi di polenta e brasato (cit.).
Questi i soldi li sganciano per l'albergo,
noleggio emtb, gozzovigliamento in rifugi/malghe/ristoranti.
I "veri" mtbiker credo invece portino poco (in quanto frazione dei turisti), il rischio è che si faccia una scelta consolidando il turismo attuale, implementando il "cicloescursionismo" ed eliminando quello che crea problemi (mtb "wild").
A mio parere chi deve dimostrare di saper convivere con gli altri utenti della montagna siamo noi biker in qualità di "ultimi arrivati" e non è fregandosene dei regolamenti che ci faremo valere.
Io l'equazione "lo fanno in tanti=quindi lo faccio anch'io" proprio non riesco a farmela piacere.
Un'azione si qualifica per quello che è, non per quanti la fanno.