[Fotostory] Sull’Illhorn

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Qualche mese fa, lavorando al montaggio delle foto, mentre guardavo le immagini di questa gita pensavo a che musica potessi abbinarci; subito ho pensato a Perfect day di David Bowie…troppo lenta, quindi ho scelto Paradise dei Coldplay…si perchè ci son giorni che meglio di come sono andati è impossibile che possano andare, e questo è stato uno di quei giorni!



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Happykiller mi contatta dicendomi che ha in programma di salire all’ Illhorn 2717 mt., una montagna nel canton Vallese (siiii, ancora in Svizzera) e precisamente in val d’ Anniviers, per essere più convincente gioca sporco: mi invia delle foto e mi dice che dalla cima si scende fino a Sierre, 2200 mt. più in basso! Il problema è che propone di andare il venerdì ed io avrei già un paio di appuntamenti di lavoro. Guardo il bollettino meteo: bellissimo. Come faccio a rinunciare? Faccio un paio di chiamate e mi invento delle balle clamorose, poi chiamo l’ amico Marantz invitandolo, non avevo dubbi: accetta al volo, così il terzetto dello Spitzhorli è ricomposto.

Per scoprir mete per Mtb Kikko è un maiale da tartufo (anzi più un cinghiale). Le prepara con cura, si documenta, studia mappe, foto aeree e, utilizzando gli attuali strumenti informatici, arriva “sul campo” perfettamente preparato. Con lui ho in comune questa passione del “cercare”, di interpretare una semplice polilinea su una carta immaginandola poi sul terreno. Ogni tanto a me è anche capitato di schiacciare una cacca, ma quando ci si azzecca beh, la soddisfazione è proprio tanta.
Così saliamo ancora una volta lungo la strada del Sempione, oramai la mia auto la farebbe anche senza di me.
La destinazione è Chandolin, un tipico, piccolo e splendido paesino Svizzero abbarbicato a ca. 1900 mt. decidiamo di salire in auto così poi risalirò solo io a riprenderla in autobus.
Facciamo rifornimento d’ acqua alla fontana del paese, la giornata sarà lunga e calda !

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Si inizia la salita su un’idilliaca stradina con pendenza regolare e fondo buono, dapprima ancora nel bosco. Sullo sfondo compaiono già i primi “bestioni”.

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Più su si fa ammirare anche Sua Maestà: il Matterhorn con la “damigella” Dent Blanche.

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Salendo si fantastica sulle possibili prossime mete, si riparla di giri già fatti, e dei rispettivi sogni. Così giungiamo quasi senza accorgerci alla fine della stradina nei pressi dell’ arrivo di una seggiovia. Dobbiamo raggiungere il Pas de l’ Illsee a ca 2540 mt. e prendiamo un single quasi tutto pedalabile anche da comuni mortali.

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Guardando le gare delle ultime Olimpiadi invernali mi sono rivisto negli atleti del biathlon: pedalo, mi fermo tolgo “il fucile” prendo fiato, riordino le idee e “sparo”, rimetto via tutto e riprendo a pedalare inseguendo le mie prede che però fanno solo fondo…anche se mi aspettano pazientemente.

Giungiamo quindi al passo, la sopra la nostra cima

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ci sono ancora delle chiazze di neve. L’ Illsee fa bella mostra appena sotto, ci passeremo in discesa.

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Per raggiungere la cima però bisogna spallare per ca. 200 mt di dislivello: pas de problème !

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Non ci si stanca mai di guardarsi intorno: mica per nulla le montagne di quel gruppo le hanno denominate la Corona Imperiale.

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Non abbiamo fretta, ci godiamo ogni singolo minuto di questa fantastico venerdì da leoni “rubato” al lavoro. Ci prepariamo ed alcuni escursionisti, incuriositi e perplessi, ci chiedono se siam proprio sicuri che si possa scendere di li in MTB… Certo che si può! Si preparano quindi a fotografarci…ci sentiamo dei supereroi…:smile:

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Salendo mi ero già prefissato i punti più interessanti per fare le foto, i miei modelli sono in gran forma.

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Il primo tratto alterna pezzi tecnici ad altri più flow, il livello comunque è sempre stellare ! Non manca una piccola diatriba con un attempato escursionista che, nonostante ci fossimo fermati e ci fossimo anche spostati dal sentiero, ci rompe le balle ! Ce ne catafottiamo e riprendiamo le nostre danze.

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Happykiller è sempre afffuoco…

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Dal Pas de l’ Illsee ci tuffiamo letteralmente verso i due laghetti.

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Il primo tratto non è proprio facilissimo.

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Poi il sentiero spiana un po’ e si può lasciare andare..

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Siamo ormai nei pressi dell’ Illsee e Kikko ci vuole arrivare in volo.

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Faccio una fatica del boia a far rallentare i due forsennati, allora chiedo loro di poter esser fotografato anch’ io.

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Giungiamo così sulla diga. La attraversiamo e ci affacciamo sul vallone che seguiremo: abbiamo già la bava alla bocca!

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Che discesa meravigliosa, c’ è veramente di tutto, tratti tecnici, pezzi scassati, lunghi flow…un campionario veramente incredibile e siamo ancora a 2200 mt!

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A circa 1800 mt si traversa in quota e con qualche breve risalita nel bosco si giunge ad una radura. Da qui iniziano dei lunghi tratti su erba, il festival del flow.

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Passiamo alcuni alpeggi e giungiamo quindi ad un ristoro dove non ci facciamo mancare una birra. Riprendiamo la discesa fino a che incrociamo una strada. Ma non è finita, risaliamo ca 100 mt di dislivello fino ad un bellissimo ponte tibetano.

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Siamo quasi giù, ma prima attraversiamo una foresta dalla quale ci aspettiamo di veder sbucare Robin Hood e Little John. Un lungo tratto in falso piano e arriviamo alla fermata del Postale. Manca circa mezzora alla prossima corsa così mi metto a fare l’ autostop. Era dai tempi del militare che non mi ci cimentavo ma evidentemente, un po’ come l’ andare in bicicletta, una volta imparato non si scorda più e detto fatto si ferma un tipo proprio di Chandolin. E’ un biker anche lui e quindi approfitto, oltre che del passaggio, anche per chiedergli consigli su altri itinerari. Mi conferma che un’ idea che mi era balenata scendendo è fattibile e anzi molto molto bella.
Per la prossima stagione abbiamo un’ altra freccia da scoccare sull’ Illhorn !

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