News La dichiarazione di Mara Fumagalli sulla sua positività
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Non sono esperto di controlli ecc, ma mi pare di capire che avrebbe potuto usare la sostanza per la quale è risultata positiva inviando la relativa documentazione a chi di dovere e non l'ha fatto.
Non so mai se devo credere a queste piccole dimenticanze (e relativo pressapochismo che ne deriverebbe) che poi sono sempre la scusa più gettonata in questi casi, o se devo invece pensare in malafede...
Non so mai se devo credere a queste piccole dimenticanze (e relativo pressapochismo che ne deriverebbe) che poi sono sempre la scusa più gettonata in questi casi, o se devo invece pensare in malafede...
Terapia iniziata ad inizio agosto, per "10/15 giorni".
Un mese senza partecipare a gare, si arriva al 15 settembre, se per mese intendiamo dalla fine di un trattamento, come sarebbe logico.
Il prelievo incrimato è pero' avvenuto il 1 settembre, in occasione di una competizione.
Come ho scritto nei commenti in altro articolo, 7/8 giorni potrebbero bastare per smaltire, ma è documentato di casi dove sono stati necessari 30/40.
Tempi calcolati sicuramente male, come lei stessa dichiara, prendendosene la responsabilità (anche se ovviamente il medico non è lei e l'allusione a chi l'ha mal consigliata è piu' che chiara).
Pero' una cosa non mi torna: se sottoposta a potenziali controlli senza nessun preavviso, perchè NON dichiarare a chi di dovere? Il dichiararlo avrebbe fatto la differenza.
Cosi invece resta sempre l'alone del dubbio.
Questo sarebbe il secondo episodio dove affidandosi a qualcun altro ne paga le conseguenze.
Un mese senza partecipare a gare, si arriva al 15 settembre, se per mese intendiamo dalla fine di un trattamento, come sarebbe logico.
Il prelievo incrimato è pero' avvenuto il 1 settembre, in occasione di una competizione.
Come ho scritto nei commenti in altro articolo, 7/8 giorni potrebbero bastare per smaltire, ma è documentato di casi dove sono stati necessari 30/40.
Tempi calcolati sicuramente male, come lei stessa dichiara, prendendosene la responsabilità (anche se ovviamente il medico non è lei e l'allusione a chi l'ha mal consigliata è piu' che chiara).
Pero' una cosa non mi torna: se sottoposta a potenziali controlli senza nessun preavviso, perchè NON dichiarare a chi di dovere? Il dichiararlo avrebbe fatto la differenza.
Cosi invece resta sempre l'alone del dubbio.
Questo sarebbe il secondo episodio dove affidandosi a qualcun altro ne paga le conseguenze.
Boh... se veramente, come dice, si tratta del secondo "errore in buona fede" in 2 anni, è quantomeno è "poco furba" ;)
veramente ha scritto chiaramente il contrario. cioè che lontano dalle gare può essere usato senza comunicarlo e il suo errore consisterebbe nella insufficiente valutazione di quel "lontano".
Poi ovviamente uno può credere o meno ma "mi pare di capire" presuppone che tu ti riferisca a quello che ha scritto lei, visto la delicatezza dell'argomento (perchè buona fede o meno sarà etichettata sempre come una dopata) almeno penso che una lettura attenta delle sue giustificazioni penso che sia il minimo dovuto.
Poi ovviamente uno può credere o meno ma "mi pare di capire" presuppone che tu ti riferisca a quello che ha scritto lei, visto la delicatezza dell'argomento (perchè buona fede o meno sarà etichettata sempre come una dopata) almeno penso che una lettura attenta delle sue giustificazioni penso che sia il minimo dovuto.
Non sta in piedi la scusa. Se sai che una sostanza è potenzialmente pericolosa, per scrupolo mandi tutta la documentazione sul fatto di averla assunta e non ci pensi più. Prima della sua lettere le avevo lasciato il beneficio del dubbio e non ho commentato, ora proprio non le credo, punto. Che resti lontana dalle competizioni, e speriamo di non vederla (come molti) tra gli amatori a fare il fenomeno.
veramente ha scritto chiaramente il contrario. cioè che lontano dalle gare può essere usato senza comunicarlo e il suo errore consisterebbe nella insufficiente valutazione di quel "lontano".
Poi ovviamente uno può credere o meno ma "mi pare di capire" presuppone che tu ti riferisca a quello che ha scritto lei, evisto la delicatezza dell’argomento (perchè buona fede o meno sarà etichettata sempre come una dopata) almeno penso che una lettura attenta delle sue giustificazioni penso che sia il minimo dovuto.
Del resto in sede di "processo mediatico" le sue dichiarazioni sono la sua unica difesa. Per chi vuole esprimere un parere mi sembra il minimo leggerele attentamente
Faceva nettamente una figura migliore ammettendolo e basta!!! La giustificazione non può proprio essere creduta...ed io sono sempre uno che crede nella "buona fede delle persone"!!! Se fosse come dice, solo il rischio di essere "presa con le mani nel sacco" l'avrebbe spinta a segnalare il trattamento a chi di dovere, se fosse stata veramente in buona fede e soprattutto alla luce di ciò che le è già capitato…!
Come ha scritto qualcun' altro: SONO TUTTI UGUALI!
Come ha scritto qualcun' altro: SONO TUTTI UGUALI!
Non avrebbe fatto alcuna differenza, in quanto non esiste alcuna "dichiarazione" da fare. O hai l'esenzione terapeutica (TUE) o assumi i farmaci a tuo rischio e pericolo.
Per dichiarare mi riferivo all’esenzione. Suppongo che vi si riferisse anche lei.
Essere un atleta non significa non potersi curare, ma se quasi ti vanti di essere una delle poche ad avere il passaporto biologico ed essere soggetta a controlli sorpresa in qualsiasi momento, spiegami per quale ragione non rendi noto a chi ti potrebbe controllare, nelle forme e nei modi previsti, che stai facendo un trattamento con principio attivo inserito nella lista delle sostanze proibite.
È su questo punto che si gioca la credibilità delle sue dichiarazioni.
Essere un atleta non significa non potersi curare, ma se quasi ti vanti di essere una delle poche ad avere il passaporto biologico ed essere soggetta a controlli sorpresa in qualsiasi momento, spiegami per quale ragione non rendi noto a chi ti potrebbe controllare, nelle forme e nei modi previsti, che stai facendo un trattamento con principio attivo inserito nella lista delle sostanze proibite.
È su questo punto che si gioca la credibilità delle sue dichiarazioni.
colpevole o innocente non importa
è stata colta in fallo ed ha pagato per questo
adesso ricomincia ... tutti hanno diritto ad una seconda possibilità
adesso forza ... e basta far cazzate
è stata colta in fallo ed ha pagato per questo
adesso ricomincia ... tutti hanno diritto ad una seconda possibilità
adesso forza ... e basta far cazzate
Io non ho detto di non crederle, sempre commentando altro articolo qui sul mag ho ricordato di come avevo letto l'intervista in cui dice di avere dolore alla/e spalla/e, ed avevo quindi ipotizzato quanto ha poi dichiarato.
Pero' non sapevo che lei fosse soggetta a controlli random, improvvisi e non preannunciati, e quindi appunto mi chiedo come si possibile che si scelga di non comunicare inizio e fine trattamento con una sostanza considerata dopante a chi ti puo' fare un controllo.
E' normale poi che le sue dichiarazioni vengano lette come quelle di tutti gli altri: ho bevuto dalla borraccia di un altro, ho usato la pomata perchè mi stava andando in cacrena la gamba, ho mangiato una bistecca ecc ecc
Pero' non sapevo che lei fosse soggetta a controlli random, improvvisi e non preannunciati, e quindi appunto mi chiedo come si possibile che si scelga di non comunicare inizio e fine trattamento con una sostanza considerata dopante a chi ti puo' fare un controllo.
E' normale poi che le sue dichiarazioni vengano lette come quelle di tutti gli altri: ho bevuto dalla borraccia di un altro, ho usato la pomata perchè mi stava andando in cacrena la gamba, ho mangiato una bistecca ecc ecc
(vedi articolo sul comunicato di PMP)
Sintetizzerei cosi il tuo pensiero : assolta (DA TE) per aver commesso il fatto…..
Roba da non crederci ma oramai il web è questo, ognuno si sente in dovere di dire la sua, non conta la competenza o la conoscenza ma avere un tastiera e una connessione internet
Roba da non crederci ma oramai il web è questo, ognuno si sente in dovere di dire la sua, non conta la competenza o la conoscenza ma avere un tastiera e una connessione internet
iaco70
Biker paradisiacus
Un fax con la comunicazione della terapia prescritta non le costava nulla anche se lontano dalle gare, e "tagliava la testa al toro" evitando ogni possibile contestazione. Perché quindi essere così superficiali quando sai benissimo come vanno ste cose?