I miei passaggi preferiti del Dolomiti Paganella Bike

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Oggi vi porto a fare i miei sentieri e passaggi preferiti del Dolomiti Paganella Bike, fermandomi anche a parlare con chi i trail li costruisce. Tanto lavoro ed esperienza per farsì che siano perfetti.
Maggiori info sul Bike Park: Dolomiti Paganella Bike.
Epic Trail School

Cosa uso


– Casco aperto
– Casco integrale
– Occhiali BLIZ Fusion Nordic Light
– Jersey manica lunga
– Jersey manica corta
– Giacca waterproof
– Guanti
– Pantaloni
– Ginocchiere Pro
– Ginocchiere Air
– Ginocchiere Lite
– Maglia con protezioni
– Maglia smanicata con protezioni
– Zaino CAMELBAK Chase Protector Vest
– Abbigliamento Dainese

I miei componenti sulla MTB

– Pedali Crank Brothers Mallet E
– Scarpe CB Stamp Speed Lace
– Scarpe CB Match SPD Speed Lace
– Reggisella telescopico Yep Components Uptimizer 3.0
– Inserti Effetto Mariposa Tyre Invader

La mia attrezzatura

– Multitools Crank Brothers Multi-19
– GOPRO Hero9 Black
– Drone DJI Mavic Mini 2
– Borsettina porta attrezzi Camelbak
– Pompa Crank Brothers KLIC HV
– Tappabuco
– Pinza multiuso piccola
– Effetto Mariposa Mangiacatena
– Effetto Mariposa Lubrificante Flower Power
– Effetto Mariposa Detergente Allpine Extra
– Effetto Mariposa Shelter
– Zaino Camelbak
– Garmin Fenix

Commenti

  1. Molto interessante la chiacchierata con Ezio! Io però riguardo l'ultima parte avrei un'altra idea di toboga :!:
  2. steve-U:

    Immagino che tu non frequenti nemmeno piste da sci, autostrade, piste per slittino, parchi divertimenti e aeroporti, ci sta, tanto di cappello e scelta rispettabile/condivisibile!

    La costruzione dei trail MTB, se fatti con determinati criteri e accorgimenti, hanno un impatto sia geologico che visivo estremamente basso, inoltre se costruiti seguendo determinate regole sono sostenibili e a manutenzione ridotta, a differenza di molte altre strutture che frequentiamo abitualmente, certo i trail non sono ad impatto zero, ma in tutta onestà non li assocerei minimante alla frase “visto come conciano le montagne”, parere mio personale.
    Io non capisco perchè non si può seguire la filosofia di trail building della Liguria (finale ligure e dintorni), dove è fatto tutto a mano in modo molto naturale, rispettando il territorio.

    c'è proprio bisogno di fare dei trail autostrade che volendo ci passa una Fiat Panda 4x4???

    i trail da mtb son sempre stati sentieri CAI, mulattiere, sentieri vicinali ecc.. non capisco perchè adesso invece per fare un trail c'è bisogno di ruspa, camion, stabilizzato, cemento, passerelle kilometriche ecc... boh... le bici si sono allargate?? non mi pare..
  3. lorenzom89:

    Io non capisco perchè non si può seguire la filosofia di trail building della Liguria (finale ligure e dintorni), dove è fatto tutto a mano in modo molto naturale, rispettando il territorio.

    c'è proprio bisogno di fare dei trail autostrade che volendo ci passa una Fiat Panda 4x4???

    i trail da mtb son sempre stati sentieri CAI, mulattiere, sentieri vicinali ecc.. non capisco perchè adesso invece per fare un trail c'è bisogno di ruspa, camion, stabilizzato, cemento, passerelle kilometriche ecc... boh... le bici si sono allargate?? non mi pare..
    Intervento superficiale da parte di uno che ha una moto da enduro come foto profilo (e non è affatto un caso).

    I c.d. sentieri naturali non reggerebbero tutto quel traffico, finendo per scavarsi e dilavarsi. O richiederebbero una quantità di lavoro manuale non sostenibile economicamente.

    Quando dici "i trail da MTB sono sentieri CAI" stai evidenziando il motivo per cui le moto, prima, e le bici, poi, sono avverse dalle sezioni sul territorio. Dare per scontato di poter usufruire dei sentieri, senza porsi il problema della manutenzione, è da consumatori predatori. E allora a quel punto meglio le strutture come la Paganella, dove a fronte di uno skipass (che non è obbligatorio pagare, eh, se sali con le tue gambe i sentieri sono ad uso gratuito) qualcuno si occupa di manutenere.
    Una struttura limitata come estensione e impatto sul territorio, servita da impianti che non "sputazzano" gasolio, che garantisce sostegno economico agli operatori, anche nei periodi "morti", facendo venire meno la "ansia da neve", che in molte località fa tirare per i capelli la stagionalità invernale, con un uso smodato dell'innevamento programmato..

    Il fatto che a pensarla così sia un endurista, spiega molto bene perchè la disciplina stia morendo.

    A Finale giriamo spesso, e ci sarebbe molto da dire su quanto quel modello sia esportabile in altri contesti.
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