Bici della settimana: la Scott Spark di SeFossiMarco

22

Sembrerebbe una bici qualsiasi, ma ogni bici ha una storia da raccontare e in questo caso il proprietario ci spiega le sue scelte in dettaglio.

È una Scott Spark 940 del 2017 acquistata di seconda mano nel 2020, in perfetto stato, montata tutta originale di fabbrica, con l’idea di arrivare ad avere una bici pedalabile per l’Xc ma anche divertente sui trail, ed ho iniziato ad apportare modifiche per personalizzarla come volevo.
L’habitat in cui “vive” è la provincia di Roma, siamo ai Castelli Romani, zona di laghi vulcanici, ed inevitabilmente di trail divertenti ed anche tecnici, su tutti Monte Cavo.
Il primo upgrade è stato naturalmente il monocorona SLX SM-CRM70 a 32 denti, per tante ragioni, soprattutto la velocità di pensiero nei cambi rapporti sui trail, e per togliere ingombro.
Ho introdotto una cassetta Sunrace MS8 11-46 ad 11 velocità, completamente in acciaio perché l’obiettivo era la robustezza, prima del peso. Ho però mantenuto l’intera trasmissione Shimano XT M8000 di cui sono un grande sostenitore.



.

Successivamente ho montato pneumatici Maxxis Minion DHF 29″ x 2.35″ all’anteriore, perché volevo tanto grip, e Maxxis Aggressor 29″ x 2.35″ al posteriore, per non perdere del tutto la scorrevolezza.
Poi la sella, SMP Extra Nera, un compromesso tra qualità e prezzo che non mi ha deluso. Successivamente le manopole Ritchey Comp Trail spesse e realizzate in gomma kraton, con cui ho trovato l’impugnatura solida che cercavo.

La necessità seguente è stata quella di accorciare lo stem mettendo un Red Cycling Products PRO Elite G Ø31,8mm, da 40mm, per avere un manubrio più vicino e raccolto che offrisse un maggior controllo sui trail e di cui mi piacevano molto le finiture a livelle estetico.

Gli upgrade più recenti sono gli inserti Barbieri AN/29S, che mi hanno permesso di tenere le gomme ad una pressione minore, aumentando l’impronta a terra ed il grip, la sostituzione del twinloc di fabbrica con il sistema DTswiss L3 per gestire in modo compatto e pulito sospensioni e reggisella telescopico, la sostituzione dei cerchi di primo equipaggiamento con i più larghi e robusti Sunringle Duroc 30 che mi hanno di conseguenza “costretto” a montare dei dischi direct mount a 6 fori che ho trovato molto più pratici dei precedenti center lock, e l’upgrade dei freni con i mitici Shimano Deore XT M8000 che offrono il controllo e la potenza frenante che cercavo, proporzionata a questa bike.

Montaggio

Scott Spark 940 2017 taglia L
Telaio: Spark 3 Alloy SL 6011
Forcella: Fox 34 Float Performance Air Grip 3 120mm 3 posizioni
Sospensione: Fox Nude Trunnion Scott Custom DPS Evol 120mm 3 posizioni
Controllo remoto sospensioni/reggisella: DTswiss L3 remote lever
Freni: Shimano Deore XT M8000
Dischi freno: Shimano SM-RT66 180mm Direct Mount 6 fori fronte/retro
Leva cambio: Shimano Deore XT SL-M8000-B-I Rapidfire Plus
Deragliatore posteriore: Shimano Deore XT RD-M8000 SGS
Guarnitura: Shimano Deore XT FC-M8000 B2 Hollowtech 2 / SLX SM-CRM70 32d
Cassetta: Sunrace MS8 11v 11-46 rapportatura: 11-13-15-18-21-24-28-32-36-40-46
Manubrio: Syncros FL2.0 alloy, 740 mm
Stem: Red Cycling Products – PRO Elite G Ø31,8mm, Lunghezza 40mm
Reggisella telescopico: Fox Transfer, 31.6mm, travel 125mm
Sella: SMP Extra Nera 275x140mm
Ruote: Sunringle Duroc 30 / 32 H / inner width 26mm / Tubeless ready
Mozzi: SRC Boost 15×110 / SRC Boost 12×148
Gomma Anteriore: Maxxis Minion DHF, 29″ x 2.35″ con inserto Barbieri AN/29S
Gomma Posteriore: Maxxis Aggressor, 29″ x 2.35″ con inserto Barbieri AN/29S

Proponi la tua bici per la rubrica “Bici della settimana” cliccando qui!

Commenti

  1. giuanin89:

    Curioso di incontrarti a montecavo per vedere coi miei occhi come si comporta, io ho la tua sorella maggiore Genius.
    Trail non per tutti (anche se la metà ormai sono inagibili) non facilissimi da affrontare con una 120. Bravo! Sicuramente una bici più poliedrica di tanti carcassoni motorizzati che ormai pullulano un po' dappertutto!
    magari sarà capitato di incontrarci a montecavo o in zona castelli. volentieri, se ci sentiamo su facebook organizziamo un'uscita
  2. SeFossiMarco:

    Grazie! hai colto il senso degli upgrade, che ho indirizzato verso la sostanza e meno verso il superfluo, con un occhio al budget. La Spark come dici giustamente nasce già con un'anima trail, le ho solo dato una mano ad esprimerla al meglio ;-)
    Ciao e complimenti. Parlando di upgrade "di sostanza" come giustamente li hai definiti tu, volevo chiederti qualche impressione nel passaggio da stem 70 a 40..... Vorrei fare la stessa cosa anche io sulla mia Spark RC ma ho ancora qualche timore. Tu come ti sei trovato? E anche una curiosità, cambiando lo stem hai mantenuto gli spessori originali syncros o hai cambiato anche quelli ed il tappo ovviamente? (se tu avessi una foto da seduto della zona stem sarebbe il massimo). Peraltro anche io faccio uscite zona Tuscolo, Monte Cavo, Vivaro chissà che non ci siamo incrociati qualche volta ;-)
  3. franico30:

    Ciao e complimenti. Parlando di upgrade "di sostanza" come giustamente li hai definiti tu, volevo chiederti qualche impressione nel passaggio da stem 70 a 40..... Vorrei fare la stessa cosa anche io sulla mia Spark RC ma ho ancora qualche timore. Tu come ti sei trovato? E anche una curiosità, cambiando lo stem hai mantenuto gli spessori originali syncros o hai cambiato anche quelli ed il tappo ovviamente? (se tu avessi una foto da seduto della zona stem sarebbe il massimo). Peraltro anche io faccio uscite zona Tuscolo, Monte Cavo, Vivaro chissà che non ci siamo incrociati qualche volta ;-)
    intanto grazie! è un tema molto discusso ed io sto ancora cercando il compromesso migliore.
    inizio col dirti che accorciare lo stem dall'originale di 80mm all'attuale di 40mm ha portato un avvicinamento del manubrio al corpo, braccia più raccolte e conseguente maggiore controllo e padronanza sui trail, ma in fase di pedalata sulle salite, sotto sforzo, la postura è cambiata, la distribuzione delle forze anche, e si fatica un tantino in più, lo avevo considerato ed era quello che volevo.
    non ho variato gli spessori che c'erano di partenza mantenendo quindi la stessa altezza, ma il tappo ho dovuto necessariamente cambiarlo perché l'originale syncros era conformato appositamente solo per lo stem originario syncros. sto valutando di allargare l'attuale manubrio flat da 740mm, con uno più ampio da 780mm con leggero rise di 15° o massimo 20°, e in quel caso compenserò il dislivello dato dal rise togliendo qualche spacer. appena possibile faccio qualche foto. organizziamoci per un'uscita, magari ci si è anche già visti su qualche trail!
Storia precedente

Tignangeles: a picco sul Garda

Storia successiva

Strava si rimpicciolisce

Gli ultimi articoli in Bici della settimana