[Test] Scarpe Fi:zi’k M5

Fi:zi’k, specialista delle selle, da circa un anno è anche produttore di scarpe e componentistica.

In questo test ci occuperemo del modello da mtb entry-level, le M5. In realtà di entry-level si tratta solo relativamente alla gamma Fi:zi’k, visto che le M5 sono scarpe con caratteristiche già evolute, come la tomaia in rete di Nylon combinata con pelle antigraffio, la linguetta in microtex, le chiusure nel materiale “simbolo” delle calzature Fi:zi’k che più le rende riconoscibili, il Sail Cloth, un tessuto tecnico usato per le vele delle barche, ed un cricchetto in alluminio.



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Per quanto riguarda la suola invece si tratta di carbonio caricato con Nylon.

Le scarpe sono mediamente leggere (350gr circa, tg. 45) e “vestono” piuttosto aderente. Chi scrive porta normalmente 45 per scarpe da passeggio e con queste M5 non è stato necessario utilizzare numeri in più o in meno. Cosa però da verificare per chi avesse piedi a pianta larga, perché, come detto calzano molto aderente, in particolare verso la punta della scarpa, che si rastrema abbastanza.

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Gli inserti in gomma, non sostituibili, della suola consentono una camminata agevole su tutti i tipi di superficie. Pur essendo in gomma abbastanza dura non danno particolari problemi anche su sassi umidi, anche se bisogna tener conto che sono scarpe da cross-country, quindi non fatte per grandi portages, ma solo per brevi tratti “piede a terra”. Ottima l’evacuazione del fango.

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A livello di traspirabilità le M5 potrebbero essere definite “medie”, nel senso coprono bene le 4 stagioni, senza essere freschissime come certi modelli completamente in rete, né caldi come i modelli tutta pelle. Un buon equilibrio, insomma, forse solo la linguetta in microtex potrebbe avere qualche forellino in più per lasciar traspirare meglio il collo del piede, che visivamente è la parte più “sudata” una volta tolte le scarpe (ma questo chiaramente potrebbe essere soggettivo).

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Anche la suola è di rigidità “media”: non un pezzo di marmo come certe suole full-carbon da agonisti da migliaia di watt, ma nemmeno troppo flessibile. Un buon compromesso per un utilizzo 360°.

Come test “definitivo” per la comodità le scarpe sono state usate per una randonnée in bici da corsa per una pedalata di 20h consecutive, con temperature dai 6° ai 30° e le scarpe sono sicuramente promosse. L’unico inconveniente è stato un certo intorpidimento ad alcune dita del piede dx, probabilmente dovute alla forma della scarpa che è veramente molto aderente in punta, ma in giri più brevi non hanno mai dato alcun problema.

Ottimo anche il cricchetto micrometrico di chiusura della parte alta della scarpa, che è “rialzato” rispetto la tomaia ed evita così di far formare un angolo troppo stretto alla linguetta plastica di serraggio, cosa che alla lunga, su modelli di altre case ha portato alla deformazione della stessa con conseguente (grande) difficoltà nella fase di apertura.

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Per concludere, un prodotto made in Italy, in Veneto per la precisione, che viene proposto al prezzo di listino di 179eu. Ma che si trova in vendita online (su 5 noti negozi di vendita online) ad un prezzo medio di 159eu.

Il che rende il rapporto qualità/prezzo di queste Fi:zi’k M5 davvero ottimo.

La scarpa è disponibile in 2 colorazioni, quella bianco/arancio/argento del test (un po’ azzardata ad opinione di chi scrive) ed una più sobria e racing argento/nero/rossa.

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