[Test] YT Industries Capra CF Pro

Non molti anni fa alcune aziende si sono inserite nel mercato delle MTB con un nuovo sistema di vendite. Zero distributori e zero rivenditori ma vendita diretta esclusivamente online dal proprio sito web. Gradualmente queste aziende hanno guadagnato sempre più mercato, cominciando ad allestire delle sedi in molte nazioni per gestire l’assistenza alla crescente clientela. All’inizio si trattava di bici a prezzi incredibilmente bassi che offrivano componentistica assolutamente al top, ma montata su telai che lasciavano qualche dubbio circa qualità, estetica e performance. Chi di voi a suo tempo non pensò alla possibilità di comprarne una per utilizzare i componenti e disfarsi del telaio? Ma nel corso degli anni le cose sono nettamente cambiate. I prezzi sono tuttora concorrenziali e gli allestimenti offrono il top di gamma delle migliori marche, ma ora anche i telai hanno raggiunto un livello qualitativo che li rende appetibili tanto quanto quelli dei grandi brand. Alcuni degli attuali modelli offerti da queste aziende sono addirittura tra i più desiderati dai rider di tutto il mondo.

Tra questi modelli troviamo la Capra CF Pro, bici da Enduro di Young Talent Industries, una delle aziende più giovani nel panorama delle vendite online che ha subito guadagnato grande consenso da parte del pubblico. YT ha raggiunto posizioni di spicco anche in ambito agonistico, con due atleti, Lacondeguy e Zink, rispettivamente primo e secondo alla Red Bull Rampage 2014, e voci di un factory team che correrà la stagione di DH WC 2015.



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YT Industries ci ha fornito una Capra CF Pro in taglia M per un test durato oltre 3 settimane, durante il quale abbiamo affrontato una vasta varietà di percorsi e di terreni, compresi i tracciati della EWS di Finale Ligure, per mettere veramente alla prova questa ambita belva da Enduro.

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Analisi statica

La YT Capra CF Pro nasce come bici dedicata alle moderne competizioni di Enduro, ma si rivela un mezzo particolarmente adatto a condizioni d’uso anche più gravose. Geometrie assolutamente ragionate per le performance discesistiche, escursione abbondante con 170mm di corsa sia all’anteriore che al posteriore, costruzione in robusto carbonio ad alto modulo, a eccezione del fodero basso, più esposto a urti violenti, che è realizzato in lega di alluminio. Il peso è contenuto e la rigidità è buona, l’allestimento è al top e tutti i componenti sono pensati per fare il tempo in discesa, ma sempre tenendo conto dell’impatto estetico, decisamente piacevole e curato in ogni dettaglio. Lo stesso telaio ha delle linee eleganti e ricercate, curate nel design ma al contempo aggressive, molto “DH inspired”, che descrivono già al primo sguardo cosa ci si può aspettare da un mezzo come la Capra.

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Il cinematismo della sospensione, denominato V4L (Virtual Four Link Chainstays Kinematics), è un sistema Virtual Pivot con giunto Horst. La curva di compressione è sensibilmente progressiva, mentre il posizionamento dell’IC determina ottime condizioni per quanto concerne la reciprocità del funzionamento della sospensione nei confronti della pedalata e della frenata, dove entrambe risultano neutrali o comunque minimamente influenti.

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Il sistema V4L è assistito da un ammortizzatore BOS Kirk da 222mm di interasse per 66mm di corsa, con regolazione della compressione alle alte e alle basse velocità, ritorno, volume dell’aria e piattaforma stabile, inseribile e disinseribile tramite un’apposita levetta. A piattaforma stabile inserita l’ammortizzatore conserva le sue doti di assorbimento, ma la curva di compressione assume valori più alti, per contrastare l’influenza della forza di pedalata. Il Kirk offre grande sensibilità e fluidità alla sospensione della Capra, con prestazioni davvero equiparabili a un ammortizzatore a molla di una bici da discesa. Le decals sono specifiche per l’allestimento Pro della Capra, con i colori bianco, nero e giallo. I tecnici YT Industries prima di inviarci la bici ci hanno chiesto le specifiche del rider per quanto riguarda peso e stile di guida, per settare la sospensione al meglio. Dopo qualche modifica di prova siamo ritornati a quel settaggio, che abbiamo trovato ottimo, variando solo il ritorno di un click più veloce.

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Anche la forcella, una BOS Deville da 170mm di escursione, è stata settata appositamente dai tecnici YT sulle specifiche del rider. La Deville dispone di un’idraulica derivata dalla Idylle, la sorella maggiore da DH, con regolazioni separate della compressione alle alte e basse velocità, ritorno e camera dell’aria. Offre un comportamento eccellente, molto fluido e corposo, decisamente adatto all’indole marcatamente discesistica della Capra. Anche in questo caso le decals sono dedicate alla colorazione dell’allestimento Pro.

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Trasmissione 11 velocità SRAM XO1, con corona da 32 denti e pedivelle da 170mm. Il telaio è provvisto di attacco ISCG, sul quale è fissato il guidacatena E*13 XCX+, che scongiura qualsiasi rischio residuo di caduta della catena. Il movimento centrale è di tipo PressFit 30mm.

Insieme alla bici viene fornito un adattatore, da fissare al telaio tramite due viti, che accoglie il deragliatore Direct Mount, qualora si volesse montare una trasmissione a doppia corona.

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Le ruote sono Mavic Crossmax Enduro, con perno posteriore X12 di DT-Swiss e perno anteriore 20mm. Nella scatola che troviamo nell’imballaggio della bici sono presenti anche tutti gli accessori Mavic che normalmente vengono forniti con l’acquisto delle ruote in aftermarket, quindi adattatori, distanziali, chiavi specifiche, valvole etc.

L’allestimento effettivo della Capra CF Pro prevede le coperture Mavic originali del kit Crossmax Enduro, ovvero un Crossmax Charge 2.4 per l’anteriore e un Crossmax Roam XL 2.2 per il posteriore. La bici che ci è stata fornita monta invece delle coperture Maxxis High Roller II 2.4 EXO sia all’anteriore che al posteriore, con camere d’aria che abbiamo subito eliminato per renderle Tubeless, inserendo le apposite valvole e il liquido sigillante, approfittando di una foratura in cui siamo incappati al termine del secondo giro di prova.

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La serie sterzo integrata per cannotti tapered è prodotta da Acros. Sul cannotto troviamo l’attacco manubrio Renthal Duo Stem da 40mm di lunghezza.

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Anche il manubrio è Renthal, nello specifico un Fatbar da ben 780mm di larghezza per 30mm di rise. Una scelta, quella della combo Renthal, che ancora una volta rivela la propensione alla discesa della Capra. Qui troviamo i freni Avid XO Trail, dotati di rotori da 200mm di diametro sia all’anteriore che al posteriore, per una potenza frenante addirittura sovradimensionata. Grazie ai collarini Matchmaker la pulizia della consolle comandi è eccellente. Il collarino destro ospita, oltre alla leva del freno, il trigger del cambio e il comando remoto del Reverb Stealth. Quest’ultimo però abbiamo preferito trasferirlo sul lato sinistro, come nostra consuetudine ove possibile.

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Il reggisella telescopico Rock Shox Reverb Stealth in dotazione sulla Capra CF Pro è abbassabile di ben 150mm, offrendo così ampio spazio di movimento durante la guida in discesa. Sulla sua sommità troviamo una sella SDG Duster con carrello in lega di titanio. Le grafiche personalizzate della sella riportano marca e modello della bici e richiamano i colori  della livrea del telaio. L’attenzione ai dettagli per la realizzazione e l’allestimento di questa bici è davvero impeccabile.

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Essendo la Capra una race bike, YT pensa alla praticità nel far passare i cavi idraulici all’esterno del telaio, con la sola eccezione della parte terminale della tubazione del reggisella telescopico, che si inserisce alla base del piantone sella del telaio. Il passaggio cavi è comunque discreto e funzionale e si armonizza molto bene con le linee del telaio. L’unico cavo che passa all’interno del telaio è quello del cambio, che percorre internamente il tubo obliquo e il fodero basso del carro.

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Geometrie

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Salita

Come già accennato più volte all’interno di questo articolo, la Capra ha una netta propensione per le performance in discesa, ciò nonostante gli ingegneri di YT hanno saputo trovare un ottimo equilibrio che consente di apprezzarne anche le doti in salita. Sulle salite scorrevoli, anche su dislivelli importanti, la Capra si comporta molto bene. Il peso sufficientemente contenuto della bici e le ruote particolarmente leggere aiutano sulla lunga distanza, mentre la stabilità della sospensione durante la pedalata permette di non sprecare energie preziose.

Ovviamente più la salita diventa ripida e tecnica e più la Capra mostra un limite derivante principalmente dalle sue geometrie. La posizione di guida è molto raccolta, soprattutto se rapportato all’interasse davvero generoso, quindi ci si trova a guidare in posizione molto eretta, con le braccia molto larghe a causa del manubrio da 780mm. Il movimento centrale molto basso non favorisce il superamento degli ostacoli nei trail più tecnici, dove la bici risulta essere anche piuttosto pigra a causa dell’angolo di sterzo acuto.

Nel complesso possiamo comunque definire la Capra una discreta scalatrice, considerando che il suo target d’utilizzo sono prevalentemente le lunghe salite scorrevoli piuttosto che i trail tecnici, ripidi e sconnessi.

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Discesa

Se state cercando una bici capace di regalarvi soddisfazioni in discesa, la Capra esaudisce decisamente le vostre aspettative. È in questo frangente che la nuova YT da Enduro tira fuori il meglio di sé, con grandi doti di stabilità e di precisione che ricordano una bici da DH, con i vantaggi della leggerezza di una bici da Enduro.

Il sistema di sospensione tiene la ruota posteriore sempre incollata al terreno, sia sulle piccole asperità che nei tratti veramente sconnessi e tecnici. La forcella è uno dei punti di forza della bici e infonde grande stabilità e sicurezza, con una precisione di guida e un’aderenza davvero eccezionali, anche nelle condizioni critiche come i tracciati ripidi e sconnessi. L’interasse lungo offre grande stabilità alla bici che comunque risulta agile e risponde bene ai comandi grazie alla posizione di guida compatta e al movimento centrale basso. Il bilanciamento del peso è leggermente rivolto verso il retrotreno, per cui nelle fasi aeree o quando si vuole alleggerire la ruota posteriore per alcuni tipi di manovre, si deve porre attenzione a spostare ulteriormente il peso del corpo in avanti.

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La componentistica risulta sempre adeguata e performante. I freni, con entrambi i dischi da 200mm, sono molto potenti, forse addirittura troppo, e permettono di staccare veramente all’ultimo. Le ruote leggere e rigide aumentano la precisione di guida e garantiscono sempre un ottimo scatto quando si rilancia, grazie anche alla costante aderenza offerta dal sistema di sospensione della bici. Il manubrio molto largo determina grande stabilità e precisione alle alte velocità, ma nei tratti più lenti e tortuosi rende la bici poco reattiva, complice il wheelbase piuttosto lungo. Quasi quanto una bici da DH, la Capra è sempre alla ricerca di velocità sostenute per dare il meglio di sé, mentre a velocità ridotte perde parte della sua grande agilità.

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Conclusioni

Ottime rifiniture, componentistica al top, geometrie DH oriented e sospensioni eccellenti. Un mezzo per chi ama andare davvero forte in discesa, senza rinunciare a salire pedalando. Perfettamente in linea con il concetto race di Enduro, dove le risalite sono solo un trasferimento tra una PS e l’altra, la Capra non è certo il mezzo più idoneo per coloro che amano fare Trail utilizzando bici da Enduro. Portatela nei bike park o portatela a gareggiare, ma risparmiatele i giretti tranquilli… questa Capra si nutre di velocità!

Allestimenti e prezzi

Capra CF Pro: €3.999,00

Capra CF Comp 1: €3.499,00

Capra CF Comp 2: €3.299,00

Il peso dichiarato della YT Capra Pro, in taglia M e senza pedali, è 12,9kg, mentre il peso da noi verificato sulla bici che ci è stata fornita (quindi con coperture differenti) è 13,4kg, che è sceso a 13kg dopo aver eliminato le camere d’aria e inserito il lattice.

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