[Beginners Tech] Prima mtb: front o full?

Nel Tech Corner ci siamo spesso occupati di argomenti più o meno complessi, dimenticandoci però ricordarci che molti degli utenti del forum sono principianti alle prime armi. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare l’articolo di oggi proprio a voi, futuri bikers, occupandoci di  una delle domande più comuni che assillano la mente dei principianti: “Come prima bici è meglio una front o una full?”

Front e full

A seconda che abbiano o meno l’ammortizzatore posteriore, le mountain bike si possono suddividere in due categorie: full e front. In realtà esistono anche biciclette con forcella rigida (non ammortizzata), ma si tratta di mezzi particolari, che vanno bene solo su percorsi lisci. Sono mezzi pensati per un utilizzo particolare, a metà tra la bici da strada e la MTB e quindi non adatte a chi vuole iniziare e quindi non ha un grosso bagaglio tecnico.


LE FRONT


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Dall’inglese “front suspendend”, letteralmente “ammortizzata davanti” le biciclette front sono caratterizzate dall’avere un solo elemento ammortizzante: la forcella.

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Una bici front è di per se piuttosto semplice. La ruota posteriore è collegata in maniera solidale al resto del telaio e quindi non assorbe in alcun modo le asperità del terreno. All’anteriore è invece presente una forcella ammortizzata, solitamente di escursione limitata (ma non sempre!), che ha il compito di migliorare la guidabilità mantenendo la ruota attaccata al terreno.

Le sospensioni infatti non servono solo per una questione di comodità: oltre ad assorbire le vibrazioni (comfort), servono anche ad assorbire gli ostacoli. Il fatto che la ruota sia sempre attaccata al terreno permette infatti di guidare più velocemente e di superare con maggior facilità gli ostacoli.

Le front sono solitamente destinate agli usi più pedalati e presentano generalmente poca escursione alla forcella (da 80 a 120mm). Esistono però anche delle biciclette più “discesistiche”, come le front da enduro o da freeride, che utilizzano forcelle più solide e con più escursione (anche 160-180mm). Si tratta però di mezzi già specializzati, pensati già per utilizzi specifici, come vedremo meglio in seguito.

LE FULL

Dall’inglese “full sospended”, letteralmente “completamente ammortizzate” o “bi ammortizzate”, le biciclette full presentano, oltre alla forcella ammortizzata, anche una sospensione posteriore.

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Come si vede la differenza principale rispetto ad una front è nella sospensione posteriore. Guardando bene la foto possiamo notare che la ruota posteriore non è vincolata rigidamente al telaio, ma tramite un sistema di snodi è in grado di muoversi in alto ed in basso, assecondando le asperità del terreno. Insomma un sistema ammortizzante a tutti gli effetti!

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La sospensione posteriore è costituita da due elementi:

  • Il carro, che è l’insieme di bielle e leveraggi che fanno parte del telaio. I lvereaggi e le posizioni dei perni non sono posizionate a caso: ogni casa propone un suo particolare schema di sospensione. Non discuteremo sui vantaggi e svantaggi dei vari sistemi, diciamo solo che da come è realizzato il carro dipende il percorso che compie la ruota e di conseguenza il comportamento della bici e l’escursione alla ruota, parametro che in prima approssimazione può essere usato per determinare la destinazione d’uso della bici.
  • L’ammortizzatore, che è l’elemento che ha il compito di funzionare da elemento elastico e regolare, tramite un circuito idraulico, la  velocità di movimento della sospensione posteriore. In questo caso l’elemento elastico è costituito da una molla, ma esistono ammortizzatori ad aria. Da notare il serbatoio dell’olio (piggy back) sul dorso dell’ammortizzatore ed i numerosi pomelli di regolazione.

Il funzionamento del sistema di sospensione posteriore è quindi dato da entrambi gli elementi. Un buon funzionamento si ha solo quando ammortizzatore e carro lavorano in perfetta sinergia. Inutile avere un pessimo ammortizzatore ed un ottimo telaio, o viceversa: il risultato sarà nel complesso scadente.

A differenza della front, il fatto di avere anche la sospensione posteriore permette alla full di assorbire meglio gli ostacoli e le irregolarità del terreno. La ruota posteriore, invece che saltellare da un ostacolo all’altro, rimane più attaccata al terreno. Questo significa maggiore velocità in discesa, più comfort e sicurezza.

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Nella DH si utilizzano biciclette full con tanta escursione, in modo da poter scendere velocemente ed in relativa sicurezza anche sui terreni più accidentati.

Le biciclette full sono però molto diverse. Esistono infatti modelli pensati per i più svariati usi, da quello più pedalato a quello prettamente discesistico. La scelta insomma non è per niente facile e richiede un minimo di esperienza per destreggiarsi tra i vari modelli.

Vantaggi e svantaggi

Ad un primo impatto sembrerebbe che la full sia decisamente superiore: il fatto di avere le due ruote ammortizzate dovrebbe essere un indubbio vantaggio sui terreni irregolari, cosa che effettivamente è piuttosto vera.

Tuttavia la front ha dalla sua alcuni importanti vantaggi:

  • Costa di meno: non essendoci snodi, bielle ed ammortizzatore il costo di una bicicletta front è inferiore di una full, almeno a parità di montaggio.
  • Richiede meno manutenzione ed è più affidabile, difficile insomma che un telaio front ci lasci appiedati, a meno che non si rompa
  • Pesa di meno, a parità di allestimento e tecnologia costruttiva
  • Si pedala meglio su salite lisce (asfalto, terra battuta, ecc), in quanto tutta la potenza delle gambe viene trasferita direttamente alla ruota.

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Quando il terreno si fa accidentato, le full fanno la differenza!

Di contro però la full:

  • E’ generalmente più performante sulle salite sconnesse ed irregolari, grazie alla sospensione posteriore che mantiene la ruota sempre attaccata al terreno incrementando la trazione.
  • Va meglio in discesa, permettendo di scendere più forte ed in maggior sicurezza, affrontando anche discese più impegnative
  • E’ più comoda, soprattutto sulle lunghe percorrenze, poiché stanca meno braccia, mani, gambe e polsi.

Insomma, entrambe hanno pregi e difetti.

Quale scegliere?

Passiamo quindi all’aspetto pratico pratico: cosa è meglio comprare come prima bici da principiante?

PRINCIPIANTE ALLE PRIME ARMI

Rientrano in questa categoria tutti quelli che si vogliono avvicinare a questo sport senza averlo mai praticato e che non hanno la più pallida idea di cosa significhi praticare la mountain bike seriamente.

In questi casi il consiglio è di cominciare una bicicletta front, in modo da spendere poco e capire alcune cose:

  • Innanzitutto se ci piace veramente la bicicletta fuoristrada: il ciclismo è uno sport di fatica che non a tutti piace. Meglio quindi non spendere troppi soldi per poi scoprire che non ci piace pedalare…
  • Che cosa piace della mountain bike: la salita, la discesa, il vedere posti nuovi. Bisogna cercare insomma di capire che cosa si vuole dalla propria bici, prima di prendere un mezzo più specializzato.

La bicicletta front ideale per un principiante completo non deve essere particolarmente costosa od esoterica (già con alcune centinaia di euro si prendono mezzi più che buoni per iniziare), ma deve rispettare alcune caratteristiche per essere sicura.

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Innanzitutto deve avere i freni a disco, anche se meccanici, ma preferibilmente idraulici. I V-Brake sono obsoleti e se una bici monta i v-brake significa che non è una vera mtb. La trasmissione dev’essere almeno a 9 velocità, meglio se 10. Questo significa avere un gruppo pensato per un utilizzo fuoristrada e che quindi ci assicura una rapportatura adeguata, la giusta robustezza ed affidabilità nel tempo. La forcella deve avere un’escursione tra 80 e 120mm ed avere almeno un registro idraulico di regolazione della velocità del ritorno. La forcella è un elemento estremamente importante, se siete in dubbio tra due modelli, scegliete sempre quello con la forcella migliore. Anche le ruote sono importanti, meglio se hanno mozzi di buona qualità e non pesano troppo. Non fatevi ingannare da gomme, sella, pedali. Sono tutti componenti di secondaria importanza.

Una bici di questo genere ci permette di percorrere, in sicurezza, ogni tipo di terreno, anche sentieri mediamente impegnativi. Naturalmente non è la bici definitiva e presto ci accorgeremo di tutti i suoi limiti, ma è perfetta per “farci le ossa” e cominciare ad apprendere i fondamenti della guida fuoristrada. Una volta che avremo le idee più chiare potremo orientarci su di un mezzo più specializzato, magari una full.

PRINCIPIANTE CON LE IDEE CHIARE

Quando si pensa ad un principiante, si pensa ad una persona poco esperta e con le idee confuse. In realtà esiste una categoria di persone che sanno già, almeno a grandi linee, cosa vogliono fare con la bici.

“Voglio una bici per andare a pedalare con i miei amici, che fanno lunghe escursioni in montagna e si divertono in discesa sui sentieri”, ad esempio.

Inutile in questi casi il passaggio dalla front entry level: se uno ha già le idee chiare, conviene buttarsi direttamente su una bici adatta al proprio uso. Prendersi un frontino per poi cambiarlo dopo pochi mesi sarebbe un inutile spreco di soldi.

La scelta in questo caso va fatta in base alle proprie esigenze, meglio se consigliati da un amico più esperto, magari proprio quello con cui vorreste uscire in bici. Bruciare la tappa del frontino permette di avere, a parità di spesa, un mezzo migliore, ma bisogna sceglierlo adeguatamente.

Per escursionismo in montagna ad esempio, una bicicletta full di media escursione (da 120 a 150mm) può essere un’ottima scelta per cominciare:

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Consiglio di valutare in primis un modello che abbia un buon telaio e delle buone sospensioni, che siano di media o alta gamma. E’ importante che ci sia il propedal escludibile, lasciate perdere quei modelli che costano qualcosina in meno ma hanno l’ammortizzatore con piattaforma stabile fissa. La trasmissione, il manubrio, i freni si possono upgradare nel tempo, le sospensioni sono invece molto costose ed è quindi importante che siano di buona qualità già in partenza, in modo da non doverle cambiare.

Un usato può essere un’ottima scelta per avere un buon mezzo senza spendere troppo, il nuovo ovviamente offre più garanzie e non vi espone al rischio di acquistare un mezzo troppo vissuto.

GRAVITY: FREERIDE E DH

Un discorso a parte merita invece chi vuole avvicinarsi al mondo gravity, anche solo per girare in bike park. Per chi non lo sapesse, con il termine gravity si intendono tutte quelle discipline in cui non si pedala, dove per risalire si fa uso di seggiovie, funivie e furgoni e ci si vuole divertire solo in discesa su salti o discese veloci.

Inutile dire che per questo uso la front entry level non sia adatta. Se si vuole spendere poco, si può invece valutare una front da freeride:

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Le front da freeride sono delle front che montano forcelle con molta escursione (160-180mm). Il telaio è estremamente robusto e pesante, pensato per resistere alle sollecitazioni di salti e pietraie prese in velocità. Tutta la componentistica (ruote, manubrio, trasmissione, freni) è pensata per un uso gravoso, per cui si rivela un ottimo mezzo per iniziare.

Una volta che si è capito che il freeride o la DH sono la propria passione, ci si può evolvere verso un mezzo più specifico. Nel frattempo però la front ci ha insegnato a guidare come si deve.

Front e tecnica di guida

Si dice che la front sia “un’ottima scuola e per questo motivo si consiglia molto spesso di iniziare in questo modo. Effettivamente è vero: la front è ottima per apprendere le basi della guida fuoristrada in quanto permette di sentire bene il terreno, senza che ci sia l’ammortizzatore posteriore come filtro tra le ruote ed il rider. Questo permette di capire con estrema facilità in quale modo i movimenti influenzano il comportamento della bici ed aiuta a correggere eventuali errori direttamente sul nascere.

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Imparare ad andare in bici fuoristrada richiede molta pratica, esercizi ed un po’ di dedizione, soprattutto all’inizio!

Chi inizia con biciclette full suspended, soprattutto se con tanta escursione, tende spesso a farsi portare dalla bici. A meno che il percorso non sia particolarmente difficile, una bici con tanta escursione passa da sola sugli ostacoli senza bisogno di particolari accorgimenti se non un po’ di velocità. Questo spinge il rider a lasciar fare tutto alla bici, senza lavorare in maniera attiva di braccia e gambe.

Per questo motivo la front può insegnare molto ad un principiante. Nonostante ci siano molte persone molto brave a guidare, che però hanno imparato ad andare in bici direttamente su full di medio-lunga escursione, partire con una front permette di apprendere con maggior facilità le corrette abitudini e la giusta tecnica.

Per chi invece comincia direttamente con la full consiglio di concentrarsi sin da subito sulla corretta tecnica di guida. E’ infatti facile cadere in errori ed atteggiamenti sbagliati, ma se si presta attenzione e ci si corregge subito, magari con corsi e stage di “scuola di mtb”, non ci sono particolari problemi ad iniziare anche con una full.

Per chi volesse approfondire la questione sulla tecnica di guida, consiglio la lettura del Raida Come Mangi di questa settimana:

Front vs Full – differenze nella guida

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