Un meccanico, un mito: Monkey del Trek World Racing Team

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RG: Ciao Monkey, sei stato nel mondo della MTB dal giorno in cui è nata vero!?



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M: Ciao Ronnie, si è vero, sono 23 anni che lavoro nel mondo della MTB, potremmo dire che ero qui sin dal 1° giorno.

 

RG: Te ne saranno capitate di tutti i colori in così tanto tempo, qual’è stata la richiesta più strana che un pilota ti abbia mai fatto?

M: Mi ricordo una volta in cui ci trovavamo in Colorado per una gara, allora lavoravo in Yeti, e uno degli atleti mi chiese di togliere le gomme alla sua bici… gli dissi: cosa?!? Vuoi correre sui cerchi? Ma volle così e alla fine si rivelò una scelta vincente. C’era così tanto fango che poté correre senza copertoni … e alla fine entrambi gli atleti del team arrivarono in fondo ed uno vinse!

 

RG: Come credi sia cambiata la downhill in tutti questi anni?

M: Si è cambiata radicalmente, se penso alle prime bici da DH assomigliavano alle bici XC hard tail di oggi. Senza andare così indietro basta guardare le bici da DH di 5 o 6 anni fa, sono molto simili alle bici da freeride di oggi.

Negli ultimi 10 anni sono stati introdotti dei miglioramenti incredibili, soprattutto per ciò che riguarda le sospensioni. Se guardiamo la fuori comunque tutte le bici sono ottime, stiamo progredendo molto rapidamente, ogni giorno lo sport cambia.

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RG: Come meccanico sarai sempre in viaggio per seguire il team, quanto tempo passi a casa?

M: Non molto veramente! Circa 4 mesi l’anno. Anche durante l’inverno viaggio un sacco comunque perché lavoro per Oakley e guido i loro “big trucks” ( i camion americani n.d. RG ).

 

RG: Il tuo lavoro ti ha portato a viaggiare per tutto il mondo, quale posto ti ricordi meglio ed in quale ci penseresti due volte prima di tornarci?

M: Non saprei, sono stato molto fortunato a viaggiare così tanto e non c’è un posto in cui non vorrei tornare. Ogni viaggio è sempre un’esperienza e scoprire le tipicità dei luoghi mi piace un sacco. L’ Italia mi piace molto, amo il gelato! Mi ricordo quando sono venuto a Nevegal o a Pila. Mi piace anche la Spagna e non mi posso certo dimenticare del Brasile.

Sarebbe bello avere10 tappe di Coppa del Mondo per vedere ancora più posti. L’importante è che l’organizzazione sia impeccabile altrimenti finiremmo per essere sballottai da una parte all’altra del mondo durante tutta la stagione agonistica.

© RonnieGrammatica.com

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