[Race report] Red Bull Valparaiso Cerro Abajo 2018

La sedicesima edizione della Red Bull Valparaiso Cerro Abajo prometteva di essere un grande evento mediatico e ha raggiunto l’obiettivo dato che per la prima volta nella storia la gara è stata trasmessa in diretta da RedBull TV. Parlando del tracciato di gara, era sostanzialmente quello utilizzato anche nelle edizioni precedenti ma con alcune modifiche e migliorie notevoli. Per iniziare, il cancelletto di partenza era un pittoresco ascensore portuale, poi è stato utilizzato molto più legno lungo la pista e inoltre le rampe e gli atterraggi dei salti erano più grandi. In merito alla sicurezza, il dispiegamento di forze lungo gli oltre 2km di percorso è stato enorme, ma questo non significa che sia stato escluso l’accesso al tracciato ai cani, d’altra parte è Valparaiso ed è anche questo che rende speciale questo posto. Scopriamo di più nel report di gara.

La stessa gradevole brezza che faceva sventolare le bandiere ha accompagnato gran parte della giornata, rendendo gradevole la temperatura che invece alle 15 è diventata insostenibile per il caldo.



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Mauricio Acuña sistema la ruota posteriore pochi minuti prima che iniziassero le prove. La cosa paradossale è che durante la qualifica è arrivato corto su un wallride e ha distrutto la ruota posteriore per cui non ha potuto partecipare alla gara.

Dennis Tondin è la terza volta che partecipa alla Red Bull Valparaiso Cerro Abajo e a differenza delle volte precedenti si è presentato con una bicicletta da Enduro.

Parte degli atleti cileni che partecipano alla gara, alcuni minuti prima dell’inizio delle prove.

Il nervosismo e la tensione si sentivano nell’aria e poco a poco si sono dissolti quando i camioncini hanno iniziato a portare gli alteti nella parte alta del percorso.

Uno dei principali candidati al podio era il tedesco Johannes Fishbach che non ha partecipato alla scorsa edizione a causa di una clavicola fratturata ma che è un corridore molto forte e determinato.

Concentrato e determinato a fare una buona prova, Marcelo Gutierrez si è riscaldato molto prima dell’inizio delle prove.

La prima volta in Cile e la prima volta in una urban DH per Brook MacDonald.

A causa dell’infinità di scale che si trovano a Valparaiso in molti luoghi si utilizzano ascensori. Il punto di partenza del tracciato era proprio dentro uno di questi.

Le prove sono iniziate puntualmente e si sono svolte dalle 11 fino alle 13, in seguito si sono corse le qualifiche per decidere i 15 accessi alla finale.

Antonio Leiva è l’unico che ha vinto ben 4 volte la Valparaiso Cerro Abajo di cui 3 consecutivamente. Resta l’atleta più vittorioso e dopo un paio di anni di assenza è ritornato.

Bernardo Cruz in rappresentanza del Brasile, vola dalla scalinata verso la strada in uno dei nuovi salti alla fine della prima sezione di percorso.

Johannes Fischbach prova a vincere nuovamente come fece nel 2016.

La tradizionale scala lunga e stretta che mette tutti alla prova.

Sebbene Marcelo preferisca la terra alle scale, la sua velocità è sembrata il doppio di altri.

Tra i vari sistemi di recinzion, questo è sicuramente uno dei più efficaci.

Questa è la seconda volta che Bernard Kerr è venuto in Cile per la gara.

Seconda volta a Valparaiso anche per Adrien Loron.

Matias Nuñez in scioltezza sulle scale.

Ci sono alcune cadute che ti lasciano un po’ scosso. Rodrigo Farias ha rotto la visiera del casco sbattendo con le scale e il muro.

Alejandro Caerols è uno dei cileni che ha avuto accesso alla finale.

Alberto Nicolas vola in uscita dalla casa blu.

Rémy Metailler nell’ultima discesa prima di una brutta caduta che non gli ha permesso di correre nemmeno le qualifiche.

Tutti saltano dalla casa in modo differente ma Felipe Vial lo ha fatto con uno stile unico.

Valparaiso è un’opportunità importante anche per condividere momenti con la gente del posto che capita che ti aprano il cancello per avere un punto di vista differente. In foto Mario Jarrín dall’Ecuador

Il local Matias Nuñez è arrivato al secondo posto in qualifica e ha promesso di andare ancora di più in finale.

Milciades Jaque è quello che è andato più grosso in uscita dal wallride più impegnativo del circuito.

Invece Marcelo Gutierrez è tra quelli che lo stesso wallride lo hanno affrontato con più stile.

Il wallride Atahualpa era probabilmente l’ostacolo più complicato e ha fatto diverse vittime tra atleti, bici e componenti. Ma alcuni atleti come per esempio Slavik lo passavano senza alcun problema.

La grave caduta di Rémy Metailler a inizio percorso si somma alla frattura delle costole che ha riportato sciando un paio di settimane fa a Whistler. Le sue condizioni lo porteranno a riposarsi un po’ nei prossimi mesi in modo che si possa riprendere completamente.

Tomáš Slavík era impaziente di iniziare le prove ma non c’era più posto sui camioncini per le risalite per cui si è fatto dare uno strappo dall’ambulanza.

Il primo a scendere in finale è stato Oscar Härnström.

Lo svedese è rimasto in hot seat per lungo tempo.

Almeno fino a che è sceso Santiago De Santiago che lo ha scalzato dalla hot seat.

Rivali in gara ma amici nella vita… Jeremias Maio è andato a salutare Santiago e a complimentarsi al termine della sua run.

Milciades Jaque ha corso la finale con un ritmo incredibile ma una caduta sul wallride gli ha fatto perdere molto tempo. Le gare sono così. Facciamo un grosso in bocca al lupo a Milciades per la Andes Pacifico che correrà a breve e dove l’anno scorso è giunto secondo.

Alberto Nicolas ci ha dato dentro fino al traguardo con la folla che gridava il suo nome.

La sua discesa gli è valsa la hot seat.

Nonostante la sua grande impresa non ha potuto evitare che Marcelo Gutierrez conquistasse la hot seat.

Questa è la prima Valparaíso Cerro Abajo alla quale ha partecipato Brook MacDonald e, come ha dichiarato, gli è piaciuta molto.

Nonostante il suo intento di arrivare a podio, Bernard Kerr non ce l’ha fatta e ha seguito il resto della gara con un’espressione molto seria.

Un’immagine può più di mille parole. Pedro Ferreira dopo aver tagliato il traguardo è rimasto a lungo in questa posizione. Non è riuscito a scalzare Gutierrez dalla hot seat e non è arrivato a podio. Tranquillo Pedro, avrai la tua rivincita.

Anche Johannes Fischbach è sembrato molto deluso.

Marcelo Gutierrez infine ha dovuto cedere la hot seat a Matt Walker.

Mentre osservava la discesa di Matias Nuñez dalla hot seat, Walker sembrava piuttosto teso.

Il pubblico non ha mai smesso di urlare durante la discesa dell’ultima atleta cileno in gara. Matias Nuñez infine ha concluso terzo, riempiendo di gioia il cuore di tutti gli spettatori. Congratulazioni!

La vittoria si gioca sul filo dei secondi. Matt o Tomáš?

Infine è risultato Tomáš Slavik il più veloce alla Valparaiso Cerro Abajo 2018.

Questo il momento in cui si è reso conto di aver vinto.

Slavik vince per la seconda volta consecutiva.

Matt Walker è rimasto teso durante tutta la discesa di Slavik ma dopo aver appreso di aver concluso al secondo posto per pochi millesimi, ha sorriso ed è andato a complimentarsi con il vincitore.

La premiazione si è tenuta nella pergola dove è stato allestito il podio.

1 – Tomáš Slavik
2 – Matt Walker
3 – Matias Nuñez

E così si conclude un’altra edizione della Valparaiso Cerro Abajo. Inizia il conto alla rovescia verso la prossima edizione, con le strade del porto che si preparano ad accogliere l’arrivo di altre biciclette.

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