Storia di una notte di mezzo inverno

In queste giornate corte e fredde può capitare di venire salvati dal binomio mountain bike-polizia.



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Bisu 12 ci ha mandato questa storia direttamente da un commissariato di polizia.

Sabato 19 gennaio 2013, intorno alle 17.00, arriva una telefonata al 113 del Commissariato di Polizia di Città di Castello (PG).

Quattro ragazzi chiedevano aiuto perché si erano persi tra gli innumerevoli sentieri che circondano le colline tifernati. Erano andati a vedere la neve ma poi era scesa la nebbia ed avevano perso l’orientamento. A bordo di una fiat 500 si erano così addentrati tra i boschi smarrendosi tra i dedali di sentieri fatti dai taglialegna e dai cacciatori finché non avevano avuto un incidente ed erano rimasti bloccati, con l’auto inservibile.

Nessuno sapeva dare indicazioni su dove si trovasse se non pallide descrizioni di cosa avevano visto durante il tragitto.

La chiamata viene girata all’unica pattuglia presente al momento a bordo della quale si trova Bisu12… il biker si fa descrivere la zona, cosa hanno visto e com’erano i sentieri che avevano percorso finchè non viene dato un indizio inutile per tutti ma non per chi percorre in bici i sentieri tifernati. “Siamo passati davanti a una macchina vecchissima tutta arrugginita”. LA RUGGINOSA! E chi tra i biker Tifernati non la conosce? Ora la pattuglia sa dove si trovano i ragazzi ma… una cosa è arrivarci di giorno con la mtb, un’altra è farlo di notte, con la nebbia, la neve e una panda 4×4.

Viene chiamato allora Giobìgiobà (detto il Maestro), uno che i sentieri non li percorre, li traccia. Con lui al telefono la pattuglia viene guidata in zona e intorno alle 20, dopo aver dovuto percorrere quasi 2 km a piedi per non rimanere a loro volta bloccati, gli operatori trovano i ragazzi, infreddoliti, impauriti, e piuttosto imbarazzati, ma sani e salvi.

Alla fine i ragazzi hanno ringraziato la Polizia di Stato ma anche, e soprattutto, la Mountain Bike…

Esempio di 500 arrugginita – non è quella della storia.
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