[Test] Maschera Ride 100% Racecraft

Da quando hanno fatto il loro ingresso nel mondo Gravity, le maschere sono uno di quegli accessori che si preferisce indossare senza che si avvertano durante la guida. Si può pensare che sia una cosa ottenibile con relativa semplicità, ma non è sempre così. Con tutti i differenti tipi di caschi, strutture facciali e condizioni di riding, i designers di maschere hanno il loro bel da fare.

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Recentemente abbiamo avuto la possibilità di testare la Ride 100% Racecraft come primo prodotto dell’azienda di eyewear con sede a San Diego (California). Con atleti del calibro di Sam Hill, Mick Hannah, Loic Bruni e Andrew Neethling nel loro roster, di sicuro hanno ricevuto dei buoni feedback. Vediamo come si comportano con noi comuni mortali.

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Con una protezione per il naso, una lente a specchio antiappannamento (che vedete installata), una lente trasparente di ricambio con una scorta di tear off, più una bella custodia in tessuto morbido, offrono decisamente un sacco di cose per soli 85,00 Euro. Ottima proposta il pacchetto completo per il loro prodotto di punta. Ora che l’abbiamo presentata, è arrivato il momento di scoprirne vestibilità e performance.

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Vestibilità

Per molti riders non è sempre facile trovare la maschera che si adatti alla loro testa, fronte, naso, casco etc. Generalmente quando un pilota trova tale maschera, continua a usarla tenendosi una lente colorata, una trasparente, e magari una di ricambio se per caso la rovina. Pur non potendo parlare per tutti i riders del mondo, la Racecraft soddisfa tutte le aspettative e si adatta davvero molto bene al nostro Troy Lee Designs D3. Abbiamo scelto di utilizzarla senza la protezione per il naso. Per quanto sia buono averla e sia bella da vedere, è più indicata per i motocrossisti che devono proteggere il naso dalle pietruzze alzate dalle altre moto. Detto questo, la protezione per il naso non interferisce con il nostro casco.

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La fascia elastica ha una striscia di silicone all’interno per evitare che la Racecraft possa scivolare sul casco. Questo compie un ottimo lavoro in condizioni di bagnato, così come in tutte le altre occasioni. Il morbido e assorbente triplo strato di gommapiuma, assicura che la maschera resti asciutta, ma contribuisce anche alla buona vestibilità. Nonostante sia stata provata da un solo tester, siamo certi che la densità differenziata della gommapiuma possa adattarsi a diversi profili facciali. Dopo un po’ di utilizzo la gommapiuma non ha mostrato alcun segno di cedimento o di usura. L’abbiamo utilizzata intensamente nelle lunghe giornate in bike park e la gommapiuma non ha ceduto, continuando a traspirare e a essere comoda come il primo giorno. Quindi in conclusione, vestono ottimamente e le loro caratteristiche indicano che si adattano alla maggior parte della gente e dei caschi. Per esempio la montatura larga permette alla fascia elastica di adattarsi anche ai caschi più larghi sul mercato. Concluso il capitolo vestibilità, ora vediamo se sono all’altezza del compito una volta sul campo.
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Prestazioni

Una buona maschera deve ventilare bene e non appannarsi. Le lenti devono essere di qualità elevata in modo che non distorcano. Gli acquirenti generalmente cercano lenti colorate che riducano i riflessi della luce abbagliante, ma che non rendano le cose troppo scure all’interno del bosco. Quando invece si tratta della lente trasparente la necessità è solo che sia duratura. Parlando in termini di durata, le lenti non devon rigarsi facilmente quando si puliscono. La finitura a specchio, che è un po’ più dura, è l’ideale… e fa anche figo nelle foto a volte.

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Se le ottiche sono super importanti, vale anche la pena di discutere del campo visivo, che è fondamentale sia per la sicurezza che per le performance. Quando abbiamo utilizzato maschere con un campo visivo un po’ più largo, abbiamo avuto problemi di interferenza con il casco.

Non ci piace sembrare riduttivi, ma la recensione di una maschera è giusto che sia piuttosto semplice. O funzionano e vanno bene, oppure sono pessime, e ti chiedi a che cavolo stesse pensando il progettista. Questa è stata la nostra sensazione riguardo a molte maschere, mentre questa ha dimostrato di essere un top di gamma. La Racecraft è rimasta asciutta e non si è appannata con freddo e umidità, nemmeno quando eravamo super sudati.

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Ultimo ma non ultimo, ci è piaciuta molto esteticamente. Linee pulite e nette, senza grafiche eccessive. Un sacco di belle colorazioni e di opzioni per le lenti sono disponibili per adattarsi a ogni casco e abbigliamento.

In definitiva, questa maschera ci è veramente piaciuta. Nel corso degli anni abbiamo provato tonnellate di maschere, tra cui Spy, Scott, Oakley, Smith e probabilmente molte altre che abbiamo scordato. Riteniamo che alcune altre compagnie producano maschere di pari qualità, ma costano il doppio. Queste sono di gran lunga la migliori maschere per questo importo, specialmente se ti fermi a considerare che sono accessoriate di tutto quello di cui hai bisogno. Per chiudere il cerchio, la migliore caratteristica della Racecraft è che non ti accorgi di averla indosso quando guidi. Nemmeno nelle condizioni più critiche. Questo le posiziona sicuramente in cima alla nostra lista.

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