Utilizzo del reggisella telescopico

Sta ormai diventando un accessorio fondamentale per molti di noi. Da chi pratica gare di enduro a chi ama divertirsi in discesa nei propri giri escursionistici. Il fatto di poter abbassare la sella “da remoto” è stata una delle innovazioni più apprezzate degli ultimi anni ed è facile capire il perchè. Il mio pensiero al riguardo è anzi che i cannotti andranno sempre più in questo senso e si potranno vedere a breve anche sviluppi sul tema e alleggerimenti per le discipline dell’xc e delle granfondo (voci di corridoio mi dicono che se ne vedono già alle partenze tra gli amatori). Avere la sella bassa è certamente un bel salto di qualità per le discese tecniche, così come quelle veloci dove dobbiamo guidare. Il ragionamento che voglio però fare con voi oggi non analizza solo queste situazioni “ovvie”, ma vuole essere un’analisi sulle situazioni in cui conviene avere la sella alta e quelle in cui la sella deve rimanere rasoterra.

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Sella alta vs sella bassa

Dedicherò un intero articolo alla guida con questi due approcci, per ora mi basta analizzare quando è meglio utilizzare un settaggio rispetto all’altro.

La tradizione vuole che in salita si tenga la sella alta, in discesa la sella bassa, punto. Ovviamente un ragionamento del genere aveva senso nel momento in cui il modo più rapido di abbassarla era fermarsi, aprire lo sgancio rapido, abbassare/alzare di quanto desiderato, controllare che la sella fosse dritta, serrare il q.r. e ripartire. Comandando tutto da remoto il gioco si può fare più interessante e possiamo davvero andare a ricercare il migliore assetto in ogni situazione. Ecco che quindi dei tratti in discesa particolarmente scorrevoli potranno essere affrontati a sella alta per poter riposare le gambe o scioglierle in caso di discesa lunga. Sappiamo infatti che lo sforzo “isometrico – esplosivo” che abbiamo in discesa tende ad imballarci le gambe, farle girare a vuoto a sella bassa serve solo a farci male ad articolazioni e ad imballarcele ancora di più, farlo con la sella ad altezza giusta può avere senso per ridarci un po’ di freschezza. Stesso discorso per i “falsopiani” in discesa che troviamo spesso sui percorsi collinari o pre-montani. Se non presentano particolari difficoltà tecniche può aver senso scendere seduti guidando la bici e avendo la possibilità di non “cuocerci” le gambe rimanendo fermi in piedi per qualche minuto (mi raccomando però che anche da seduti dobbiamo caricare l’anteriore piegando le braccia… ne parleremo nell’articolo su sella alta vs sella bassa ma ci tenevo ad anticiparlo già da ora). Con il telescopico infatti ci basterà abbassare la sella in caso di curve strette, zone tecniche ecc ecc, riducendo così al minimo il dispendio di energia.

 

Anche qui siamo abbastanza nel banale per chi usa da un po’ di tempo il cannotto telescopico.

Vediamo invece la situazione opposta, quando ha senso usare la sella bassa in salita?

Nel tecnico, su gradoni molto accentuati e in tutte le condizioni in cui ci troviamo a pedalare in piedi. Ovviamente se sto scattando su asfalto o sullo scorrevole e decido di alzarmi sui pedali solo perchè voglio aumentare il ritmo o sciogliere le gambe non avrà senso abbassare la sella, quello di cui sto parlando io sono tutte quelle situazioni nelle quali per forza di cose ci troviamo a dover alzarci in piedi per spingere di più o per superare zone tecniche. In questo caso infatti non avere l’intralcio della sella ci permetterà di variare più velocemente e con più efficacia il peso. Nelle foto potete vedere un gradone fatto in salita con sella alta e sella bassa. Potete notare come la sella alta vada a rompere le scatole in fase di salita del posteriore, lasciando ben poco spazio tra sella e sedere o addirittura colpendomi. In pratica se io avessi una perdita di grip improvvisa e volessi aumentare il peso sul posteriore non potrei arretrare perchè urterei la sella. In caso di sella bassa invece ho la libertà di movimento di arretrare, di abbassare il mio baricentro per aumentare il grip delle ruote. Inoltre, fattore non trascurabile sul tecnico, di poter muovere la bici sotto di me in modo molto più libero per andare a ricercare la linea ideale.

Questo tipo di approccio diventa davvero redditizio sulle salite viscide o molto ripide e tecniche, nelle qualli, come spiegato nei topic appositi, bisognerà stare attenti a non scaricare troppo il posteriore per scongiurare la perdita di grip. Ecco che avere più agio di muoverci può davvero fare la differenza anche in salita.

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Uso del cannotto telescopico.

Ora che abbiamo visto in quali situazioni utilizzare la sella alta e quella bassa (ma ci torneremo vedendo anche le differenze nella guida), vediamo come e quando azionare il cannotto. Normalmente i cannotti hanno 3 o più posizioni. Diciamo che a mio avviso quella centrale non ha tanto senso. Quello che voglio dire è che l’azione di alzare/abbassare è così rapida che ha poco senso lasciare il cannotto a metà, o tutto giù perchè la sella ci serve bassa, o tutto su per pedalare… abbiamo il telescopico apposta per non dover avere compromessi!

Importante sarà azionare il comando e far scendere la sella prima di arrivare al punto in cui abbiamo bisogno di non averla in mezzo… alle gambe diciamo.

Non è infatti tanto redditizio rischiare di entrare in una zona tecnica con ancora la sella in posizione da salita, sarà infatti molto difficile a quel punto poter azionare il comando e “sedersi”, visto anche che come abbiamo visto sedersi è un errore nelle discese tecniche e in generale in tutte quelle situazioni in cui ci servirà avere la sella bassa. Non abbiate timore di perdere tempo abassando la sella qualche metro prima dell’inizio della zona tecnica. Meglio viaggiare in sicurezza e con la sella bassa dove serve che guadagnare quel decimo di secondo con mezza pedalata in più (decimo che riperderete insieme a tanto altro tempo cercando di abbassare la sella nel tecnico invece che guidare!)

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Per quanto riguarda la salita possiamo indugiare anche un minimo perchè ovviamente non avremo la premura del nuovo assetto come succedeva prima. Se decidete ad esempio di rilanciare dopo una curva aspettate pure la fine del rilancio per alzare la sella, insomma finchè proprio non decidete che vi state sedendo è inutile azionare il comando, meglio lasciare la sella bassa in modo tale che non dia fastidio. Io normalmente aziono il comando remoto nel momento in cui, finito un rilancio, mi sto già sedendo, in questo modo arrivo il prima possibile a contatto con la sella e la seguo fino alla posizione giusta per la pedalata. Insomma me la prendo con calma perchè come già detto con i cannotti odierni non serve nemmeno un secondo a percorrere la corsa del telescopico, non avrò perciò bisogno di anticipare niente poiché in nessun caso sarà una perdita di tempo.

Per quanto riguarda i percorsi tipo saliscendi ho visto molti piazzare il cannotto a mezza altezza… poco furbo come già detto. Alta quando serve, bassa quando serve, tanto come già ripetuto più volte l’azione è veramente rapida.

 

 

Ingrediente segreto, disposizione del comando sul manubrio.

La logica vuole che si vadano a mettere i comandi necessari alla guida in ordine di utilizzo, e cioè i freni che sono i più utilizzati saranno molto accessibili, allo stesso modo il cambio ecc. Ovviamente tra bloccaggi delle sospensioni, cannotti telescopici e chissà quale altra diavoleria i manubri di molti stanno diventando più simili a cruscotti di auto con pulsanti e pulsantini. Il mio consiglio è di piazzare il cannotto in una posizione davvero accessibile, rinunciando magari ad avere così a portata di mano il bloccaggio della forcella o dell’ammo. Questi infatti vengono utilizzati in momenti di relativa calma, quello che dico è che se andiamo a bloccare/sbloccare le sospensioni siamo su un sentiero abbastanza liscio, dove cioè la presa sul manubrio non deve necessariamente essere super salda, dover perciò compiere qualche mm in più di strada per raggiungere il comando potrà essere perciò fattibile senza rischi. Come visto il cannotto telescopico viene usato invece proprio dove troviamo lo scassato e quindi sarà fondamentale averlo in una posizione che non ci costringa a muovere le mani dal manubrio e ci permetta di azionarlo anche in frenata.

 

Jack

 

Ps. A brevissimo usciranno le date dei corsi!!!! come anteprima posso dirvi che il comprensorio di Frabosa ha creduto in me offrendomi la possibilità di fare un corso nel week end di apertura. Anche Alpi Bike Resort ha deciso di rinnovare la collaborazione con me e dopo la settimana di Sauze D’oulx dello scorso anno quest’anno saliamo a 2 settimane e 2 week end tra sauze e Bardonecchia. Insomma tanta carne al fuoco, state sintonizzati per date e costi. Dovrei riuscire a fare uscire tutto entro questo week end!!!

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