Tutto quello che non deve mancare nella nostra officina

di Daniel Naftali

La prima cosa che bisogna procurarsi quando si inizia a far manutenzione alla propria bici è la giusta attrezzatura.



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Nell’articolo di oggi vedremo cosa non deve assolutamente mancare nella nostra officina per poter effettuare tutte le operazione di manutenzione di base alla nostra mountain bike.

Il kit base del meccanico

Le biciclette, per il montaggio e lo smontaggio di molti componenti, richiedono delle chiavi speciali di cui non si può fare a meno se si vuole iniziare a fare un po’ di manutenzione alla nostro amato mezzo.

Un meccanico professionista ha bisogno di una vastissima gamma di attrezzi per poter effettuare al meglio il proprio lavoro e poter intervenire su qualsiasi componente, sia vecchio che nuovo.

Un kit completo come quello qui rappresentato ha però un costo molto elevato, che raggiunge diverse migliaia di euro: un investimento che ha senso per un negozio, ma non per il privato.

Un meccanico amatoriale infatti non ha bisogno dell’attrezzatura completa, ma solamente di quelle che sono le chiavi più importanti. Un privato difficilmente si compra un kit di frese per il movimento centrale da 600€, frese che si usani 1 o massimo due volte nella vita di un telaio: nel caso ne dovesse aver bisogno si rivolgerà ad un meccanico professionista, pagando il dovuto ma sicuramente meno del costo dell’attrezzo.

C’è poi da considerare il discorso qualità: chi lavora tutti i giorni con la bici ha bisogno di attrezzi di elevatissima qualità che permettano di lavorare velocemente e durino nel tempo, il meccanico amatoriale invece si può accontentare della media gamma, spendendo naturalmente meno. Chiaramente non bisogna esagerare con il risparmio: prodotti scadenti rovinano i componenti e rendono difficili operazioni altrimenti semplici. Per cui va bene risparmiare, ma rimanendo sempre su prodotti di buona qualità.

Sebbene in commercio esistano già degli “starting kit” con i principali attrezzi per la bicicletta, non sempre questi set sono completi per le nostre mountain bike e spesso contengono attrezzi inutili, adatti a vecchi standard o alle bici da corsa. Immaginiamo però di essere un meccanico alle prime armi che non sa esattamente comprare. Quali Di che cosa avremo bisogno per poter montare e smontare completamente la nostra bicicletta ed effettuare tutte le operazioni di manutenzione? Lo vedremo qui di seguito.

Chiavi Allen o a brugola

Largamente utilizzate in ambito ciclistico, le chiavi Allen, esagonali o a brugola che dir si vogliano sono il primo attrezzo che non deve mancare in ogni officina. Non solo: sarebbe buona norma avere sempre con se duranti i giri in giro per i monti, un multi attrezzo tascabile con tutte le chiavi a brugola. Una vite allentata può sempre capitare…

Le misure più utilizzate in ambito ciclistico sono la 1,5-2-2,5-3-4-5-6-8 mm. In pratica bisogna averne un set completo. E’ estremamente importante, vista la loro frequenza di utilizzo, che si utilizzino chiavi di buona qualità. Una chiave buona non spana le viti e permette di svitare senza danni anche le viti più ostinate.

In officina consiglio di utilizzare chiavi a L con impugnatura in gomma. Le chiavi con la testa sferica (che consentono di svitare anche fuori asse) sono molto utili, ma bisogna prestare attenzione che quando si usa la parte sferica è facile spanare la testa delle viti.

Chiavi inglesi aperte

Anche le chiavi inglesi fanno parte dell’attrezzatura base che ogni officina deve avere.

Anche qui non ha molto senso risparmiare. I dadi sulle biciclette sono spesso realizzati in ergal o altri materiali delicati. Una chiave di buona qualità si incastra alla perfezione sul dado evitando di danneggiarlo. Una chiave scadente prende solo sugli spigoli, con il rischio di danneggiare l’esagono.

Le misure più utilizzate in ambito ciclistico sono:

10mm per i freni v-brake
13-14mm per i dadi degli assi delle ruote
15mm per i pedali

…e poi chiavi più grandi o più piccole per intervenire sulle sospensioni, ma qui non si parla più di meccanica di base.

Visto che le chiavi inglesi aperte servono per qualsiasi lavoretto, non solo in ambito ciclistico, consiglio di acquistare un set completo da 6 a 22mm.


Le chiavi chiuse sono anche un ottimo acquisto, specialmente quelle a bussola che, oltre a poter essere montate sulla dinamometrica, offrono un’ottima superficie di contatto con il dado, evitando di danneggiarlo. Sono estremamente utili quando si lavora su dadi bloccati o in ergal, per evitare di danneggiarli.

Pinze


Un paio di pinze di buona qualità devono sempre esserci in ogni officina. La loro funzione è molteplice: servono a tirare i cavi, a chiudere i cappucci per i cavi, a tagliare o rimuovere raggi rotti, ad estrarre le boccole dei mozzi…

Consiglio di avere almeno due paia di pinze. Uno più piccolo per i lavori di precisione ed una più grosso, quando serve maggiore forza.

Tagliaguaine e tagliacavi

L’operazione di sostituzione delle guaine e dei cavi è estremamente semplice, a patto che si abbia l’apposita tronchese per tagliare guaine e cavi.

Non so se vi siate mai cimentati nel tagliare una guaina senza l’apposito attrezzo: oltre ad essere un lavoro piuttosto lungo e rognoso, il risultato non è quasi mai un granchè. Il taglio risulta quasi sempre irregolare. Lo stesso si può dire dei cavi: se tagliati male, tendono a sfilacciarsi rendendo un’operazione semplice come quella di inserimento nella guaina un vero calvario.

Per questo motivo tagliaguaine e tagliacavi sono due attrezzi indispensabili in officina. Spesso taglia cavo e taglia guaine sono integrati in un’unica pinza, rendendo necessario l’acquisto di un unico attrezzo. Consiglio di lasciar perdere i prodotti cinesi o super economici perché non tagliano bene. Non è necessario avere una tronchese da 40-50€ (può servire ad un negozio che la usa ogni giorno), ma per lo meno averne una di media qualità è necessario per fare un buon lavoro.

Smagliacatena

Fondamentale per riparare o accorciare una catena nuova, lo smaglia catena fa parte di quelli attrezzi indispensabili che bisognerebbe portare sempre con se.

Sebbene sul mercato esistano degli smaglia catena a pinza da officina, molto rapidi da usare, per il meccanico occasionale un banalissimo smaglia catena a vite è sufficiente.

Se non volete spendere troppo è possibile comprarne uno leggero e smontabile, come quello in foto, in modo che lo si possa portare agevolmente con se durante le uscite.

Pinza per false maglie


Sebbene in passato non fosse un attrezzo fondamentale, oggi con l’avvento delle false maglie Sram Powelock 10V la sua utilità si è rivalutata. Le false maglie Powerlock sono infatti estremamente dure da aprire, anche con le pinze normali.

Se comunque volete risparmiare, si può fare a meno di acquistare quest’attrezzo, utilizzando in alternativa la procedura che avevamo descritto in questo articolo: http://www.mtb-forum.it/community/fo…d.php?t=213642

Chiavi Torx

Molto simili alle chiavi a brugola, le chiavi torx invece che un innesto esagonale utilizzano un innesto a stella.

Le chiavi Torx hanno il vantaggio di offrire una resistenza maggiore allo spanamento della vite, grazie alla maggior superficie di innesto. Vengono quindi utilizzate in tutti quegli ambiti in cui la vite è particolarmente piccola, va serrata con una discreta forza oppure si utilizzano prodotti frena filetto (viti dei dischi, viti di attacchi manubrio, collarini manubrio, ecc.).

Anche in questo caso è importante avere delle chiavi di discreta qualità che assicurino un innesto preciso ed una robustezza adeguata. In giro ci sono delle porcherie cinesi la cui testa si spezza non appena la vite è un minimo bloccata… Sono soldi buttati!

Le misure più utilizzate sono:

T10: utilizzata sui freni, specialmente per i tappi di spurgo.
T15: utilizzata su alcuni collarini freno (formula ad esempio)
T25: utilizzata sulle viti dei dischi 6 fori e sugli attacchi manubrio
T30: utilizzata sulle viti delle bussole delle guarniture.

Insomma, serve praticamente un set completo…

Chiavi per il pacco pignoni: frusta e chiave per la ghiera della cassetta


Indispensabili per montare e smontare la cassetta, queste chiavi sono necessarie anche quando si intende intervenire sul mozzo, operazione che quasi sempre richiede lo smontaggio della cassetta.

La chiave a frusta non serve ad altro che a tenere fermo il pacco pignoni mentre si svita con l’apposita chiave la ghiera della cassetta. La frusta volendo si può anche auto costruire, ma non ne vale la pena visto il costo esiguo che ha questo attrezzo.

Per quanto riguarda la chiave per la ghiera, bisogna invece prestare attenzione quando si procede con l’acquisto. Innanzitutto esistono due chiavi, una per standard Campagnolo (usata sulle bici da corsa) ed una con standard Shimano, che è quella che si utilizza in mountain bike sia per Sram che per Shimano. La stessa chiave serve anche a stringere la ghiera dei dischi Center Lock.
Poiché alcuni mozzi (gli Hope Pro II ad esempio) hanno la boccola riduttrice molto ingombrante, quasi a filo della ghiera, non tutte le chiavi si riescono ad innestare senza rimuovere la boccola. Se avete un mozzo con questa caratteristica, vi consiglio di assicurarvi che la chiave sia sufficientemente sottile, altrimenti ogni volta vi toccherà rimuovere la boccola riduttrice rendendo più lungo il lavoro.

Chiavi per il movimento centrale

Per poter montare e smontare il movimento centrale servono delle opportune chiavi. Nel caso di movimenti centrali a calotte esterne, le chiavi necessarie sono le seguenti:

Una chiave per le calotte ed una chiave per il tappo di plastica della pedivella SX delle guarniture Shimano.

Se la chiave per il tappo di plastica è una sola e costa pochi euro o spesso è integrata in altri attrezzi, di chiavi per le calotte ne esistono moltissimi tipi. Personalmente sconsiglio le chiavi aperte, se non per situazioni di emergenza. La chiave chiusa, come quella in foto, si innesta infatti su tutta la superficie della calotta distribuendo lo sforzo (molto elevato, specialmente se il movimento centrale è grippato) in maniera uniforme su tutta la dentatura, evitando quindi di segnare la calotta. Inoltre le chiavi aperte, sotto forte sforzo, si piegano e la chiave scappa, danneggiando talvolta in maniera irreparabile la calotta. Non dimentichiamoci poi che le chiavi chiuse presentano quasi sempre l’attacco per la chiave dinamometrica da ½ pollice.

Per i vecchi movimenti centrali interni e per le vecchie guarniture a perno quadro, servono invece altri due attrezzi:

Sopra vediamo l’estrattore per guarniture e sotto la chiave per movimenti centrali interni.

Ormai questo tipo di guarniture e movimenti centrali si trova solo su bici di bassa gamma o particolarmente vecchie. Non si tratta quindi di attrezzi che è fondamentale avere, a meno che non siano necessari sulla propria bici.

Martello


Secondo alcuni il miglior amico del meccanico, il martello è un altro strumento da avere assolutamente in officina.

Il martello di acciaio spesso è un po’ troppo aggressivo quando si lavora sulle biciclette, per cui consiglio di procurarsi un martello in plastica magari appesantito con sabbia, come quello nella foto.

Chiave dinamometrica


Di fondamentale importanza quando si opera su componenti light o in carbonio, la chiave dinamometrica è un costoso strumento che però bisognerebbe avere se si vogliono fare le cose per bene.

Qui in figura è rappresentata una chiave specifica per biciclette che ricopre la gamma da 2 a 16 Nm di coppia. A questa va aggiunta una seconda chiave che arrivi ai 40 Nm di movimento centrale e ghiera della cassetta.

Per approfondire l’argomento delle chiavi dinamometriche: http://www.mtb-forum.it/la-chiave-di…ndispensabile/

Tagliatubi e seghetto


Si tratta di un utilissimo strumento per tagliare manubri, cannotti forcella o cannotti reggisella con estrema facilità. Poiché sulle bici si lavora sempre su leghe di alluminio, non è fondamentale avere un taglia tubi di particolare qualità: l’alluminio è molto duttile e si taglia facilmente.

Se invece si devono tagliare componenti in carbonio, bisogna procurarsi uno seghetto con lama da 32 TPI ed una guida per il taglio.

Calibro


Uno strumento di misura di precisione, fondamentale per rilevare le misure al decimo di cannotti reggisella, scatole sterzo e calotte del movimento centrale, il calibro serve anche a misurare con precisione il sag e lo stato di usura di molti componenti (catena, dischi, ecc).

Chiavi a sogliola


Le chiavi a sogliola sono delle chiavi molto sottili che servono per poter regolare correttamente i mozzi a coni e sfere.

Se la nostra bici monta dei mozzi di questo tipo, allora si tratta di uno strumento da acquistare assolutamente. Se invece la nostra bici monta mozzi con cuscinetti sigillati, allora possiamo farne tranquillamente a meno: dobbiamo solo informarci se sono richieste chiavi specifiche per il nostro modello di mozzi, chiavi che però spesso vengono fornite con le ruote..

Il cavalletto

Ultimo, ma non per importanza, è il cavalletto da officina.

Il cavalletto è fondamentale per poter lavorare comodamente sulla propria bicicletta. Di cavalletti ne esistono di diverso tipo, ma quello più pratico da tenere in garage è il modello a trepiede con morsetto orientabile in modo che si possa fissare sull’obliquo o sul tubo sella.

Questo tipo di cavalletto ha il vantaggio di offrire la possibilità di orientare la bici come si vuole, rendendo facili operazioni che richiedono una precisa posizione della bici come lo spurgo dei freni. Inoltre è facilmente piegabile e può essere riposto comodamente in un angolo quando non lo si utilizza.

Inutile dire che un buon cavalletto dev’essere stabile e robusto. Purtroppo i cavalletti buoni costano, ma quelli scadenti si rompono e non assicurano un fissaggio stabile. Senza per forza andare su cavalletti da diverse centinaia di euro, per aver un buon prodotto per uso amatoriale ci si può rivolgere tranquillamente sulla media gamma. E’ però importante valutare la stabilità del cavalletto, magari vedendolo dal vivo.

Ricordiamoci poi che le operazioni che richiedono molta forza, come ad esempio smontare un movimento centrale grippato, vanno fatte con la bici a terra. Questo a meno che non si disponga di tavoli da lavoro che consentono di fissare la bicicletta.

Con questo è tutto, ora che sapete che cosa comprare non vi resta che preparare la lista della spesa!

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