[Test] Dartmoor: manubrio Nitro, manopole Icon, pedali Fever

di Daniel Naftali

Elk Distribution, distributore ufficiale di Dartmoor per l’Italia ci ha fornito da testare tre dei suoi prodotti:
Il Nitro, un manubrio da enduro-freeride-DH
Le Icon, una coppia di manopole con doppio lock on
I Fever, una coppia di pedali flat con pin intercambiabili



.

Si tratta di componenti da freeride-dh, ma che possono essere tranquillamente utilizzati anche per enduro visti i loro pesi piuttosto contenuti. Per questo motivo abbiamo montato la componentistica sulla Intense Tracer 2, la bici che uso abitualmente per pedalare e per le prime gare enduro di questa stagione.


In azione nella polvere dei sentieri sanremesi! Ph by Mauro del Vecchio

La prima cosa che salta all’occhio di questi componenti è l’aspetto estetico, estremamente curato. Non sappiamo se sia un caso o sia voluto, ma i componenti mandatici si abbinano alla perfezione al telaio della Intense, con manopole e pedali che richiamano il giallo del telaio e il manubrio che richiama il colore degli adesivi: l’effetto estetico è di sicuro effetto!

Tra l’altro il catalogo Dartmoor offre una vasto assortimenti di colori disponibili per i vari componenti: una vera manna per gli amanti del bike tuning e degli abbinamenti cromatici!

Dopo questa piccola parentesi sull’estetica (anche l’occhio vuole la sua parte), passiamo però al nocciolo del nostro test: come vanno questi componenti una volta sul campo?

Manubrio Nitro


Il manubrio Nitro è un manubrio da enduro-freeride-dh realizzato in alluminio 7075. Si tratta di un modello particolarmente leggero (peso di ca 320g non tagliato) e particolarmente largo: ben 780mm.

Il manubrio presenta un trattamento estetico simile alla cromatura. Il modello a noi fornitoci è di colore grigio scuro lucido, una sorta di grigio canna di fucile, non il solito silver polish che offrono numerose marche. Nulla insomma a che vedere con le classiche anodizzazioni ruvide. Molto gradevole alla vista, il trattamento superficiale non ha comunque dato nessun problema durante la fase di montaggio. Le grafiche facilitano la centratura sulla pipa e la sua regolazione. Non ci sono inoltre stati problemi nemmeno nel montaggio delle leve freno o dei collarini: anche senza stringere molto (per permettere alle leve di ruotare in caso di caduta) tutti i collarini stavano fermi al loro posto, senza ruotare, nonostante la finitura lucida.

Geometricamente il manubrio si presenta con angoli di backsweep ed upsweep piuttosto ridotti, rispettivamente pari a 9° e 5°. Si tratta insomma di un manubrio piuttosto dritto che favorisce quindi una posizione molto aggressiva nella guida, aiutando a tenere i gomiti larghi e le mani belle orizzontali, pronte a scaricare tutta la forza necessaria a garantire grip all’anteriore.

Il rise molto contenuto (0,5”) consente poi di abbassare ulteriormente la posizione di guida del rider, rendendo molto più facile caricare l’avantreno. Come tutti i manubri moderni naturalmente l’attacco per la pipa è di tipo oversize da 31,8mm.

Riguardo a rigidità, non possiamo che ritenerci soddisfatti: nonostante l’elevata larghezza il manubrio si è rivelato sempre rigido e preciso, anche nelle situazioni più estreme come pietraie e rock garden.

Un manubrio da 780mm per enduro potrebbe far storcere il naso a qualcuno ed a dirla tutta anche noi eravamo un po’ scettici all’inizione. Ad ogni modo abbiamo però voluto eseguire il test senza tagliarlo, scelta che non si è rivelata così sbagliata. Devo dire che sul campo è stata infatti una piacevole sorpresa! Sui sentieri la sensazione di stabilità e precisione nella guida, specialmente sullo scassato, è veramente notevole. La bici risulta molto stabile, specialmente sulle pietraie o nei passaggi sconnessi, dove il manubrio largo aiuta a mantenere direzionalità. Stringi la presa, punti dritto e molla i freni: la bici segue la traiettoria senza scomporsi.

Nel guidato e nello stretto l’ingombro si fa un po’ sentire e all’inizio bisogna prendere le misure… Non a caso, durante le prove della Superenduro di S. Remo, al passaggio all’interno dello stretto tunnel della PS1, ho avuto un incontro ravvicinato con il muro in pietra.

Ad ogni modo il manubrio può essere accorciato tranquillamente. Verso le estremità sono presenti delle tacche di riferimento per poter tagliare con precisione ed ottenere la larghezza desiderata. Il manubrio poi mantiene il suo diametro in maniera costante anche verso il centro: in questo modo non ci sono problemi di fissaggio di manettini e leve anche a manubrio accorciato.

Riguardo alla durabilità possiamo dire che il trattamento superficiale si è rivelato piuttosto robusto. Dopo un mese e mezzo di utilizzo continuo l’unico segno sul manubrio è un piccolo graffio da trasporto. Fascette, orologi, placche porta numero, cadute non hanno scalfito in alcun modo questo componente.

DATI TECNICI:

Modello: Nitro
Rise: 0,5”
Backsweep:
Upsweep:
Diametro centrale: 31,8mm (standard oversize)
Peso: 320g ca non tagliato
Prezzo: 69€

Manopole Icon


Le manople Icon sono una coppia di manopole con doppio collarino di chiusura in alluminio. Nel collarino esterno è integrata una placca che svolge la funzione di paramanubrio, evitando così di dover aggiungere tappi in plastica e fornendo inoltre una protezione aggiuntiva in caso di caduta.

Queste manopole sono disegnate per essere piuttosto ampie. La loro larghezza è infatti di ben 15cm da collarino a collarino, mentre la parte in gomma misura 13cm.

Questa caratteristica nasce dalle esigenze dei dirt rider: nell’eseguire trick come il barspin, serve una manopola ampia per facilitare la presa quando si riafferra il manubrio. In realtà questa caratteristica può tornare utile anche in altri ambiti… Personalmente ho sfruttato la maggior larghezza di queste manopole per poter cambiare posizione alle mani durante le salite. Nell’affrontare tratti di salita a ritmo sostenuto molto spesso impugnavo le manopole nella loro parte interna, in modo da chiudere leggermente l’impugnatura sul manubrio. Una particolarità che può tornare utile quando si utilizzano manubri molto larghi anche per pedalare.
Nonostante la maggior larghezza però non ho incontrato particolari problemi nel posizionare le leve freno ed i manettini.

Il diametro delle manopole di 32mm è piuttosto abbondante e rende queste manopole particolarmente adatte a rider con le mani grosse.

La gomma si è rivelata della giusta durezza: morbida in superficie, con un elevato grip, (grazie anche al disegno a lamelle) e più dura sotto, in modo da garantire una presa salda e sicura. Anche come durabilità ci sono sembrate molto buone: nonostante le abbia usate spesso senza guanti (in salita non li uso), le manopole sono ancora in ottimo stato e neanche il sudore le ha rovinate, cosa che invece succede con altri tipi di gomma.


Il para manubrio in alluminio con la scritta stilizzata ha un design molto moderno ed azzeccato. Peccato solo che si rovini un po’ quando si appoggia la bici per terra o contro un muro…

Unica pecca, se così la vogliamo chiamare, riguarda il collarino esterno ed in particolare il paramanubrio. Innanzitutto essendo in alluminio anodizzato, in caso di caduta o se si appoggia la bici da qualche parte si rovina facilmente. In secondo luogo il bordo esterno non è molto arrotondato e se durante una caduta il manubrio si dovesse piantare da qualche parte, il risultato non è dei più piacevoli, anche se piantarsi una manopola da qualche parte non è certamente una bella esperienza indipendentemente dalla forma del paramanubrio.

DATI TECNICI:

Modello: Icon
Larghezza: 15cm esterno, 13cm impugnatura in gomma
Diametro: 32mm
Peso: 140g ca
Prezzo: 19,90€

Pedali Fever

I pedali Fever sono un paio di pedali flat con pin intercambiabili, completamente smontabili e revisionabili.

I pedali sono ricavati da un unico blocco di alluminio forgiato e poi alleggerito al CNC. Sono dotati di 8 pin intercambiabili, asse in acciaio, cuscinetti e boccole sostituibili. Elk Distribution ci ha tra l’altro fornito anche una coppia di assi e di cuscinetti, sia per farci vedere come sono fatti dentro, sia per sottolineare che sono disponibili tutti i ricambi necessari a ricostruire il pedale in caso di bisogno. Una caratteristica non sempre così scontata, visto che alcuni prodotti simili non sono revisionabili e spesso è difficile reperire i pezzi di ricambio.

La caratteristica principale di questi pedali è che sono piuttosto sottili (16mm). Questo ha un duplice vantaggio:

innanzitutto abbassa il baricentro del rider, seppur di pochi mm. Personalmente però devo dire che non ho notato alcuna differenza rispetto ad altri pedali, probabilmente perché una differenza di pochi mm non crea effetti particolarmente evidenti nella guida.
In secondo luogo riduce l’ingombro del pedale, riducendo il rischio che impatti contro pietre, sassi, radici o altri ostacoli, quello che secondo me è il vero vantaggio di un pedale sottile.


I pedali visti di profilo hanno una caratteristica forma ad onda.

La piattaforma è discretamente ampia (90x100mm) ed è posizionata estremamente vicino alla pedivella. Questo può essere un bene per chi utilizza i flat per pedalare: in questo modo il piede si trova molto vicino alla pedivella ed al telaio, migliorando la resa in pedalata. Specialmente su bici con movimento centrale da 83mm, questa è una caratteristica che è sicuramente apprezzata dai pedalatori.

In quanto a grip invece non siamo rimasti particolarmente colpiti. Probabilmente la struttura molto vuota non aiuta, così come la piattaforma curva. Nel complesso abbiamo riscontrato un grip medio sui pedali, superiore ad alcuni modelli, inferiore ad altri. Ottima invece l’evacuazione del fango.

Personalmente li vedrei molto adatti come pedali da AM-enduro, più che da FR-DH. Il fatto che la piattaforma sia molto vicina alla pedivella, se da un lato è un aiuto in pedalata, durante le discese consente meno margine nel posizionamento del piede che deve essere appoggiato con maggior precisione rispetto ad altri modelli. Il loro peso contenuto poi li rende molto adatti ad un uso pedalato.


3, 2, 1… via! Dallo scassato sanremese ai lisci sentieri di Coggiola…

Riguardo a robustezza, la struttura del pedale si presenta bella massiccia, in unico blocco. Nonostante il peso ridotto, la piattaforma è veramente spessa: romperla non dev’essere un’impresa semplice. Unico inconveniente incontrato è stata la perdita di un pin a causa dell’impatto contro una roccia. Un inconveniente comune per qualsiasi pedale flat…

DATI TECNICI:

Modello: Fever
Spessore: 16mm
Dimensioni piattaforma: 100x90mm
Peso: 380g ca
Prezzo: 89€

Storia precedente

Nelle miniere di Montevecchio

Storia successiva

SuperEnduro Sprint, Alex Lupato si ripete

Gli ultimi articoli in Test