Nino Schurter in azione in Sudafrica

26, 27.5, 29 pollici. E adesso cosa facciamo?

Nino Schurter in azione in Sudafrica. Foto di Hoshi Yoshida.

Sabato scorso Nino Schurter ha pensato bene di vincere la prima prova di coppa del mondo di XC su una Scott da 27.5 pollici, catapultando il mondo della mountain bike in un dilemma: quale bici va meglio, la 26, la 27.5 o la 29 pollici?

Comincio con il dire che, secondo me, nessuna bici va meglio delle altre, perché dipende dove la si usa e sopratutto come la si usa. Personalmente ho una 26″ con cui faccio enduro/freeride e una 29″ con cui pedalo molto in salita e mi diverto su sentieri non difficili.



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Teoricamente con la 27.5″ si sarebbe trovata la giusta via di mezzo che fa dimenticare i difetti delle ruotone e quelli delle ruotine. Teoricamente. In pratica ci troviamo con un nuovo standard che ci incasina la vita non poco. Basta che io vada giù in garage per vedere un polpettone di ruote, gomme e camere d’aria incompatibili le une con le altre. Ad ogni uscita devo pensare quale camera d’aria ho infilato nello zaino. Che palle. Già ad avere solo una 26 si fa fatica a stare dietro a perni passanti, forcelle coniche e movimenti centrali, in perenne evoluzione.

E ora Schurter ha pensato bene di vincere su una 27.5 pollici. Non ne ho mai provata una ma, al contrario delle 29, dove una prova mi incuriosiva, adesso proprio non mi viene voglia di salire su una 27.5 e provare a notare le differenze con gli altri due standard. È relativamente difficile notare le differenze fra una 26 e una 29 biammortizzata (le front non fanno per me), figuriamoci una 27.5. Ma davvero si crede che il biker medio possa trarre tutti questi benefici da un’ulteriore diametro delle ruote? Se si, chi lo crede? Qualche ufficio di marketing di qualche azienda che ha mancato il trend delle 29 pollici? O qualche invasato che vuole dimostrare di saperla più lunga? O forse le 27.5 sono davvero la dimensione giusta delle nostre ruote: meno flessibili e pesanti delle 29, ma più stabili delle 26?

Non lo so. So solo che già mi viene male a pensare alla prossima Eurobike, dove mi vedo con metro alla mano tentando di capire che tipo di bici io abbia davanti. Ma forse, in fondo, mi terrorizza immaginare il mio garage invaso da un ulteriore standard.

Voi cosa ne dite?

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