Five Crazy Down: nuove proposte in Alta Rezia

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Nei giorni scorsi siamo andati a mettere il naso nella media Valtellina, per scoprire le nuove proposte sviluppate in conclusione del progetto Interreg “Alta Rezia Evolution”, di cui già l’anno scorso si era parlato su mtb-forum.
Dei 5 percorsi (“Five Crazy Down“), presentati alla stampa e agli addetti ai lavori attraverso un educational della durata di tre giorni, 2 sono già ben noti ai più: si tratta della Tornantissima e della discesa dal Col d’Anzana, da diversi anni highlights della zona. Finalmente completati con cartellonistica e segnaletica dedicata alla mountain-bike, ai sentieri è stato rifatto anche il maquillage. Se per il trail italo-elvetico la sostanza non cambia, per la Tornantissima il trucco è stato più pesante. Il sentiero militare che eravamo abituati a percorrere oggi è più largo e alla portata di tutti, con raggi di curvatura addolciti e un fondo più scorrevole. Se è lecito chiedersi se valeva la pena intervenire così su un tracciato comunque di valore storico, lascio anche stabilire a voi se alle vostre ruote grasse piace più oggi o la versione precedente.
Ma veniamo agli altri percorsi: anni fa Guido Bellesini, noto esponente del CAI Lombardo, aveva suggerito ai bikers locali proprio il tracciato che oggi conosciamo come Tornantissima. Ha regalato adesso lo spunto per recuperare un altro percorso militare destinato altrimenti all’oblio e zigzagante sul monte Storile, ossia sul versante opposto a quello del monte Varadega. Il tracciato si raggiunge attualmente con una salita tutta pedalabile ma faticosa, che regala però begli scorci sul territorio circostante e sulla splendida Val Grosina. Il Comune di Grosio sta nel mentre completando una strada piuttosto ciclopica (avremmo apprezzato un sobrio restyling del sentiero esistente, ma..) che permetterà il collegamento con Eita, e quindi con il Passo Verva e la Val Viola, dando spunti per giri e attraversate anche di più giorni.



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La discesa nella porzione più in quota è piuttosto semplice; dopo un primo tratto su stradina sterrata, l’originario aspetto riemerge, e si apprezzano gli imponenti lavori realizzati in tempo di guerra per garantire il transito su questa mulattiera, sostenuta da grossi muri in pietra.

Ultimi sforzi per Corrado Spada, Mathieu and c.

La mulattiera militare

Angelo (Alptrek.it) on the way down

Tornante dopo tornante “la Grosina” si stringe e si fa anche più divertente, con qualche tratto a maggior pendenza e qualche curva più serrata, sempre ben fattibile in sella.

Angelo (Alptrek.it)  in azione

Il sentiero pulito di fresco

L’ultima sezione, quella meno emozionante, segue stradine e mulattiere più docili che raggiungono il fondovalle presso Grosio.
Consigliata a chi ama i percorsi all-mountain senza eccessive difficoltà tecniche e i bei paesaggi montani.

Un’altra proposta interessante in termini paesaggistici è quella ben nota ai bikers locali che si snoda fra Tirano e i laghetti di Schiazzera, sul versante retico.

Nicola Giacomelli poco oltre il Rifugio Schiazzera

Mauro (Guida MTB Livigno.eu)  in azione

Angelo Galbiati e la sua grinta

Una lunghissima salita, su strada in buona parte sterrata, è appetibile ai pedalatori più accaniti, mentre “meccanizzare” l’intero percorso ha forse poco senso, se non volete uscirne shakerati come è successo a noi… Ormai da anni il sentiero che scende verso Baruffini necessitava di una bella pulizia, e finalmente è ben godibile nelle sue prime serie di bei tornanti.

In discesa, sul bel sentiero della sezione a maggior quota

Mauro e Fabrizio (Guide MTBLivigno.eu) on the turn

Un tornante tira l'altro..

Poco più a valle questo trail lascia però spazio ad una sequenza di carrarecce sterrate, mulattiere lastricate e ad alcuni collegamenti su asfalto. In sostanza un percorso adatto a chi alla discesa su sentiero preferisce alternative più easy, con difficoltà grosso modo superabili con una front da cross-country.

Un tratto di mulattiera nella parte bassa dell'itinerario

Infine, l’ultimo tracciato dei 5 proposti si inoltra nel versante boscato che scende dalla zona di Trivigno, dalle pendici del monte Padrio. In questo caso il valore paesaggistico è più modesto, vista la copertura forestale, e a una lunga salita su asfalto da Tirano fa seguito una discesa composta da strade sterrate (in prevalenza), sentieri divertenti, mulattiere lastricate ed asfalto. Per fortuna la segnaletica consente abbastanza agevolmente di non perdersi in questo intricato itinerario, che piacerà maggiormente a chi sta iniziando a divertirsi in discesa, non richiedendo per farlo tracciati tecnici.

Tutte le Five Crazy Down sono proposte con shuttle per superare i dislivelli in salita, ma nella maggior parte dei casi qualche colpo di pedale è comunque necessario. Chi volesse dare sfogo alle proprie gambe può consultare le mappe presenti nel sito www.fivecrazydown.com, dove potete cercare anche ulteriori info circa i dislivelli e le tracce gps dei giri.
Buttate un occhio anche sul sito del Consorzio Turistico Terziere Superiore della Valtellina per pacchetti e supporto ai tour.
Infine, potete anche appoggiarvi per tour guidati alle guide locali di http://www.obiettivo-avventura.com/ o di Valtellina Mountain-bike o alle principali guide/strutture dell’Alta Valle, in parte presenti all’Educational, fra cui Angelo di Alptrek.it, Mauro e Fabrizio di mtblivigno.eu, Danilo Martinelli di bormiobike.it, Alessandro dell’Hotel Astoria di Livigno e Nicola Giacomelli.

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