bike yoke Barmate

[First ride] Bike Yoke presenta il suo primo manubrio: il Barmate

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Bike Yoke, azienda tedesca famosa più che altro per i suoi reggisella telescopici, oggi presenta il suo primo manubrio chiamato Barmate, con l’idea che fosse comodo, malgrado l’attacco da 35mm.  L’ho montato ieri sulla Forbidden Druid e ci ho fatto un primo giro, state sintonizzati per il test vero e proprio, intanto eccovi i dettagli.

È dispobile sia in alluminio che in carbonio, con una differenza di prezzo notevole: 89€ il primo, 270€ il secondo, passando per i 99€ della versione bicolore in alluminio. È il Barmate in carbonio che però fa la differenza sulla comodità, perché solo con questo materiale Bike Yoke riesce ad ottenere una flessione verticale che va ad assorbire le piccole vibrazioni provenienti dal terreno. La forma dove il manubrio si assottiglia è leggermente schiacciata, proprio per la flessibilità.


bike yoke Barmate

Sul punto dove si va a serrare l’attacco manubrio, le manopole e i collarini dei freni/cambio sono stati inseriti dei rinforzi in titanio, destinati a distribuire la forza di serraggio su un’area più grande per evitare rotture in caso di un’errata coppia.

BikeYoke dice di avere un problema con l’attuale denominazione della geometria del manubrio: diversi valori di upsweep/backsweep aggiungono o sottraggono di fatto una certa quantità di stack e di reach alla bici, a seconda della geometria del manubrio stesso e della posizione di rollio scelta dall’utente, motivo per cui i tedeschi danno dei valori di Stack e Reach al loro Barmate. BikeYoke propone di misurare dalla vite di precarico dell’attacco manubrio al centro del manubrio, sull’asse X per il reach e sull’asse Y per lo stack. Il sito pubblica una serie di dati relativi all’ampiezza delle possibili rotazioni del manubrio, dando un’idea abbastanza precisa di come la vostra configurazione influenzerà l’adattamento e la maneggevolezza della bicicletta.

Da un lato, il concetto di BikeYoke è sensato, ma le cose iniziano a diventare piuttosto confuse quando si guarda al Barmate 65 o 50. CXhi è abituato al tipico metodo di misurazione del rise si aspetta che questo sia piuttosto alto, ma ricordatebi che 65 o 50 si riferiscono allo stack del manubrio; il rise è compreso tra 30 e 40 mm per il Barmate 65 e tra 15 e 25 mm per il Barmate 50.

Specifiche

Qui potete vedere cosa Bike Yoke intende con Stack, paragonato al classico Rise.

Prime impressioni

Ieri ho fatto un giretto senza grosse pretese, visto il meteo, ma con alcune discese molto scassate. Ho provato il Bike Yoke Barmate alla sua larghezza originale di 800mm, ma appena sono tornato in sede l’ho accorciato a 780mm, cioé la misura che preferisco. Si può tagliare fino a 750mm, operazione semplice grazie alle tacche presenti sulle sue estremità.

Ho bisogno di qualche uscita per trovare la posizione giusta di un manubrio nuovo per quando riguarda il suo rollio, ovvero quando “verso di me” guardano le sue estremità, e ieri ho notato di avere troppo backsweep. Dunque un’altra operazione che ho fatto al mio ritorno è stata quella di girarlo un po’ in avanti.

bike yoke Barmate

La valutazione della comodità del Barmate è stata complicata da delle nuove manopole e da un nuovo attacco manubrio che vi presenterò fra qualche ora, motivo per cui dovete pazientare per un verdetto definitivo. In ogni caso, la prima impressione è quella di un prodotto molto ben curato nei dettagli e che spero mantenga le sue promesse di evitare avambracci gonfi e mani doloranti.

Bike Yoke

Commenti

  1. DoubleT:

    sinceramente... di questa recensione e di quella dell'attacco manubrio non è che si capisce tanto

    posseggo il revive... assolutamente perfetto poi ho anche acquistato la sagma... soldi buttati nel cesso
    I telescopici sono il loro core business e si sa.
    Però, sulla Sagma... Perché soldi buttati? Mai provata e nemmeno vista in giro, solo curiosità.
    Qui il manubrio va detto che sono riusciti a farlo originale e funzionale. Nessuno dà così tanti riferimenti serigrafati e non so quanti mettano la retina di titanio a rinforzo del tubo dove serve. Insomma, sembra perlomeno qualcosa un po' fuori dal coro come soluzioni tecniche e questo è di per sé apprezzabile.
  2. albatros_la:

    I telescopici sono il loro core business e si sa.
    Però, sulla Sagma... Perché soldi buttati? Mai provata e nemmeno vista in giro, solo curiosità.
    Qui il manubrio va detto che sono riuscito a farlo originale e funzionale. Nessuno dà così tanti riferimenti serigrafati e non so quanti mettano la retina di titanio a rinforzo del tubo dove serve. Insomma, sembra perlomeno qualcosa un po' fuori dal coro come soluzioni tecniche e questo è di per sé apprezzabile.
    domani nuova Sagma 3D con first ride (a me piace)
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