La Rampage ha preso la direzione sbagliata?

Mancano due giorni alla diretta più seguita dell’anno, quella della RedBull Rampage, visibile dalle 18:00 ore italiana su MTB Mag. I riders stanno costruendo le loro linee da tempo, ormai, e oggi è il primo giorno in cui i nostri due inviati possono postare le foto di quello che è stato fatto e dei primi tentativi di discesa. A dir la verità uno dei due, Simon Silver, è sul posto già da una settimana, perché fa parte della “digging crew” di Tyler McCaul. A tal proposito si è acceso il solito dibattito se abbia un senso lavorare nel deserto in questo modo:



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Il veterano Cedric Gracia la pensa diversamente, come potete sentire da questo video. Il francese dice che “ai suoi tempi” si arrivava sul posto 2-3 giorni prima, si preparavano i salti e gli atterraggi con qualche colpo di badile, e si viveva con la consapevolezza che si potesse cadere. Inoltre oggigiorno si tratterebbe più di una competizione slopestyle che di una freeride, visto che si dà un certo peso ai trick.

Forse Cedric dimentica che la differenza fra il riding del 2003, l’unica volta che vinse la Rampage, e quello di oggi è immensa, così come sono immensi i salti e super ripide le linee degli ultimi anni. Niente di ciò sarebbe possibile se non si preparassero le linee a dovere, in particolare gli atterraggi. Inoltre le bici hanno fatto passi da gigante rispetto ad una decina di anni fa.

Cosa ne pensate? È solo il tipico protestare di un “vecchio” o dovrebbe essere tutto più randagio, con la conseguenza che non vedremmo il riding progredire se non a costo di cadute anche gravi?

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