Le 5 bici da DH più longeve parte 5: Trek Session

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Siamo arrivati all’ultimo episodio di questa breve serie di articoli con cui abbiamo ripercorso la storia delle 5 bici più longeve che correreanno in DH WC 2023. La protagonista di questo articolo è la più giovane tra i 5 modelli storici che hanno segnato l’era moderna del downhill, la Trek Session. Dal design iconico, nella sua sobrietà, al punto di aver ispirato molte bici a venire e il conseguente mantra “looks like a Session”, la bici da DH di Trek ha portato al successo numerosi top rider durante la sua carriera in World Cup. La prima Trek Session DH vede la luce nel 2008. Eredita il nome dalla Session 10, un modello da freeride con 10 pollici di escursione con la quale ha in comune niente altro che il nome poiché Trek dedica a questo nuovo modello una serie di dettagli che la distinguono sia dalla Session 10 che dalla maggior parte delle bici da DH di quegli anni.



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Su un telaio in alluminio molto leggero, la Session DH introduce il sistema di sospensione quadrilatero full floater con snodo ABP, tanto semplice quanto efficace e certamente innovativo a suo tempo, che sviluppa un’escursione di 200mm. Per il suo ingresso in pompa magna nel mondo della DH, Trek ha ingaggiato il super manager Martin Whiteley per dare vita al team Trek World Racing per il quale nel 2009 sono stati arruolati atleti del calibro di Justin Leov, Tracy Moseley, Andrew Neethling. ai quali nel 2011 si è aggiunto Aaron Gwin. Numerosi i podii nel 2009 mentre nel 2010 Tracy porta la Session al titolo iridato a Mont-Sainte-Anne e nel 2011 sia Tracy che Aaron vincono la overall di World Cup.

Forte dei successi del Trek World Racing, Trek affronta il primo aggiornamento della Session e a fine 2011 presenta il nuovo telaio in fibra di carbonio con il quale il team correrà la stagione 2012. Le caratteristiche principali restano simili alla precedente versione ma oltre al risparmio di ulteriori 800 grammi su un telaio già particolarmente leggero, la nuova Session DH offre 10mm di escursione in più e un ampio range di regolazione delle geometrie con un angolo di sterzo che va dai super aggressivi 62.5 gradi ai molto conservativi 65.4. Sulla nuova Session, Gwin ripete l’eccellente stagione vincente dell’anno precedente e torna a vincere il circuito di World Cup, diventando l’atleta di riferimento. Un pesante ingaggio da parte di Specialized gli fa abbandonare il Trek World Racing che per colmare il vuoto ingaggia un nuovo roster di atleti con Brook MacDonald, George Brannigan, Greg Williamson e un giovane Laurie Greenland che si affiancano a Neko Mulally.

Nel 2014 la Session riceve l’aggiornamento di rito che ha coinvolto tutte le principali bici da DH in quell’anno con il passaggio al formato ruota 27.5 pollici. Il telaio viene modificato molto poco, lavorando prevalentemente sulla biella e sul dimensionamento del carro. Lo scopo principale era quello di adeguare la bici al nuovo formato ruote senza stravolgerla, replicando il più possibile l’assetto vincente del modello precedente con ruote da 26 pollici. Su questo telaio il Trek World Racing ottiene buoni risultati ma nessuno degli atleti ottiene vittorie significative. I risultati migliori arrivano invece in ambito junior dove Greenland vince sia coppa che mondiali nel 2015.

Il 2016 porta una ventata di aria nuova con un cambio totale di atleti e di management del team grazie alla partnership con la famiglia Atherton. Il nome del team passa da Trek World Racing a Trek Factory Racing e Gee, Rachel e Dan sembrano trovarsi molto a loro agio con le bici del Winsconsin. A metà stagione iniziano a usare il nuovo modello che hanno aiutato a sviluppare con l’obiettivo di avere un telaio ancora più rigido ma soprattutto in previsione di montare il formato ruota da 29 pollici che Trek stava studiando già dal 2009 ma che ha lasciato in sospeso in attesa che ci fossero componenti da DH dedicati al nuovo formato. Nella foto di seguito vediamo proprio il primo prototipo di Session 29 del 2009, sempre con ABP ma con ammortizzatore posizionato verso l’alto per esigenze di spazio e con “soli” 180mm di escursione.

Nasce così la nuova Session DH, inizialmente per ruote da 27.5 e pochi mesi dopo, a inizio 2017, anche da 29 pollici. Il telaio mantiene inalterato il design tradizionale della Session ma con forme più lineari e sezioni massicce. Il sistema di sospensione ABP abbandona l’ancoraggio full floater dell’ammortizzatore e le geometrie diventano più lunghe e basse e con angolo sterzo ancora più disteso, sempre regolabili tramite flip chip (Mino Link) e calotte della serie sterzo. Mentre Gee è un po’ in calo rispetto alle sue stagioni migliori, Rachel diventa letteramente inarrestabile e inanella la sua celebre “stagione perfetta”, con il 100% di vittorie in World Cup (e di conseguenza la overall) e con il suo quarto titolo iridato, il secondo in Val di Sole. Nel 2018, ultima stagione con il Trek Factory Racing, Rachel guadagna nuovamente la overall di World Cup e l’oro ai mondiali di Lenzerheide.

A fine 2018 gli Atherton si separano da Trek per fondare il proprio marchio di bici. Il Trek Factory Racing ingaggia le giovani promesse Reece Wilson e Charlie Harrison e conferma il forte junior Kade Edwards, ormai elite. Il team ora è gestito direttamente da Trek e fino alla fine della stagione 2020 utilizza la versione da 29 pollici della Session, sia con entrambe le ruote da 29 che sperimentando le prime configurazioni mullet con cui vince nuovamente un titolo mondiale nel 2020 a Leogang con Reece Wilson. Nel 2021 si aggiunge al Trek Factory Racing il fuoriclasse francese Loris Vergier mentre Valentina Höll passa a Trek con il suo team che diventa RockShox Trek Race. Contestualmente Trek presenta la nuova Session, una versione squisitamente race che raccoglie diverse feature attualissime che per il brand del Winsconsin rappresentano in qualche modo un ritorno alle origini, come per esempio il fulcro alto (non altissimo rispetto ad altre competitor) con conseguente rinvio della catena.

Il telaio è in alluminio idroformato, il formato ruote può essere scelto tra 29 pollici e mullet e le geometrie sono decisamente race, regolabili tramite il tradizionale Mino Link. Il sistema di sospensione da 200mm di escursione, al netto del punto di infulcro, è comunque un quadrilatero single pivot con ABP e la curva di compressione può essere variata su due posizioni, più o meno progressiva, tramite un flip chip dedicato. Su questa bici Vali Höll vince la overall di World Cup nel 2021 e il suo primo titolo iridato a Les Gets nel 2022 dove Vergier ottiene la medaglia di bronzo, dopo essersi piazzato al secondo posto della overall.

In questo percorso evolutivo di ben 16 anni, la Session è chiaramente la bici che più di tutte quelle coinvolte in questa serie di articoli è rimasta fedele a se stessa con piccoli e costanti aggiornamenti che l’hanno resa una delle bici più titolate e vincenti nella storia della DH. Per il 2023 il Trek Factory Racing ha confermato Loris Vergier e Reece Wilson, affiancandogli i giovani atleti Kade Edwards e Bodhi Kuhn, mentre nel RockShox Trek Race è il rookie Tegan Cruz ad affiancare la campionessa del mondo Valentina Höll.

 

Commenti

  1. Sono il solito noioso malato di dh; la session con cui Wilson vinse il mondiale a Leogang era sì il modello 29" ma Wilson vinse con una versione mullet custom. Buone ridate a tutti
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