L’importanza della lunghezza del carro posteriore in relazione alla taglia

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Durante il test della Canyon Lux Trail, una bici che sto usando assiduamente anche in queste settimane, ho notato come l’anteriore tenda ad alzarsi facilmente quando arrampico su una rampa ripida. Devo spostare il busto in avanti e lavorare di più con il corpo per mantenere la ruota davanti incollata al terreno e dunque avere la direzionalità per evitare che la bici mi porti dove voglia lei. Visto che avevo provato anche il modello Lux WC in taglia M un anno fa, sono andato a fondo al problema, dovuto secondo me alla lunghezza del carro, che rimane costante fra tutte le taglie in entrambi i modelli. Potete constatarlo facilmente dando uno sguardo alle quote geometriche che trovate qui.

Chainstay length (= lunghezza del fodero basso) è la misura che ci interessa, e che rimane identica addirittura dalla taglia XS fino alla XL, con lo stesso diametro di ruota da 29 pollici. Anche senza pedalare la bici, è chiaro che il comportamento di una XS sia notevolmente diverso da una XL, visto che il carro rimane identico. La XS sarà ben piantata a terra in salita e nello stretto sarà più difficile da girare visto che, in proporzione alla lunghezza complessiva della bici, il carro sarà ben più lungo rispetto ad una XL. Su quest’ultima avremo un anteriore che si alza facilmente in salita, come ho avuto modo di constatare con la taglia L che ho in prova, e una MTB molto più agile nelle curve strette (e più facile da impennare e bunny hoppare)



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La soluzione è semplice e non dovrebbe portare alla bancarotta nessun marchio: progettare almeno due lunghezze di carro per modello di bici. Ci sono aziende che lo fanno già da tempo, come Transition, investendo in due stampi per bici (S-M e L-XL), se questa è in carbonio. Una spesa che verrà poi divisa sui migliaia di prodotti venduti.

La vostra mountain bike ha un carro che varia a seconda della taglia?

Commenti

  1. marco:

    Leggi tutto...
    Non sono d'accordo in toto con la tua conclusione. Si un carro di lunghezza diversa può influire sulla manegevolezza questo si, anche perchè modifica anche il passo, però secondo me non influisce sul non impennarsi della bici. Le ultime 3 che ho provato, la Rockrider 900S la Orbea Oiz e la Olympia F1-X avevano la prima il carro da 446 molto più lungo delle altre 2 e uguale per tutte le misure, la seconda il carro da 432 uguale per tutte le taglie e la terza carro differenziato 430 S e M e 435 L e XL. Quindi io ho usato un carro nei 3 test da 446, 432 e 435. Delle 3 quella che andava meglio sulle rampe era la Oiz e quella che andava nettamente peggio era la Rockrider pur avendo un carro nettamente più lungo delle altre due.
    Io credo che in quell'aspetto specifico quel che più conti, oltre al comportamento dell'ammo che non deve affondare troppo spostandoti indietro, sia la verticalità o meno del tubo sella. Non a caso era di 76.5 sulla Oiz, 75.5 sulla Olympia e appena 73 (roba d'altri tempi) sulla RR. E in generale, a parità del resto, un carro più lungo, piuttosto che accorciarlo sulle taglie piccole dovrebbe essere di ausilio sulle grosse pendenze di fatto spostando, per quanto poco il peso più avanti sul complesso bici.
  2. samuelgol:

    Non sono d'accordo in toto con la tua conclusione. Si un carro di lunghezza diversa può influire sulla manegevolezza questo si, anche perchè modifica anche il passo, però secondo me non influisce sul non impennarsi della bici. Le ultime 3 che ho provato, la Rockrider 900S la Orbea Oiz e la Olympia F1-X avevano la prima il carro da 446 molto più lungo delle altre 2 e uguale per tutte le misure, la seconda il carro da 432 uguale per tutte le taglie e la terza carro differenziato 430 S e M e 435 L e XL. Quindi io ho usato un carro nei 3 test da 446, 432 e 435. Delle 3 quella che andava meglio sulle rampe era la Oiz e quella che andava nettamente peggio era la Rockrider pur avendo un carro nettamente più lungo delle altre due.
    Io credo che in quell'aspetto specifico quel che più conti, oltre al comportamento dell'ammo che non deve affondare troppo spostandoti indietro, sia la verticalità o meno del tubo sella. Non a caso era di 76.5 sulla Oiz, 75.5 sulla Olympia e appena 73 (roba d'altri tempi) sulla RR. E in generale, a parità del resto, un carro più lungo, piuttosto che accorciarlo sulle taglie piccole dovrebbe essere di ausilio sulle grosse pendenze di fatto spostando, per quanto poco il peso più avanti sul complesso bici.
    3 gradi sull'angolo sella spostano parecchio il baricentro: se consideriamo un'altezza sella di 75cm, 3 gradi equivalgono a circa 3.5 cm di arretramento quindi all'atto pratico è come avere un carro molto più corto da seduti
  3. samuelgol:

    E infatti se è come avere un carro più corto da seduti unendo la cosa al fatto che la bici con angolo73 sulle rampe tendeva a impennare di più si avvalora la mia idea che con carro più lungo si perde si in manegevolezza del mezzo ma sulle rampe si va meglio. Credo che sulle rampe si vada meglio se il corpo è spostato più avanti. Se bisogna sposare il biker si altera la buona spinta sui pedali, se il tubo sella è molto dritto il peso è in avanti non si impenna e si spinge bene sui pedali perchè si resta nella posizione corretta. Questa è stata la mia sensazione sulla Orbea. La migliore delle 3 bici che ho citato in salita.
    ciò non toglie che a parità di inclinazione del tubo sella, la bici col carro più corto si impennerà prima, e questo è il punto dell'articolo
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