[Test] Nuova corona Ovale Race Face Cinch

Oggi Race Face presenta le sue nuove corone ovali che noi abbiamo potuto provare durante le scorse settimane. Oltre ai dettagli sui nuovi prodotti, siamo così in grado di dirvi come vanno.



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Caratteristiche

Compatibile con tutte le trasmissioni a 10, 11 o 12 velocità.
Dentatura: 28t, 30t, 32t, 34t.
Angolo fra guarnitura e diametro più largo della corona (misurato in senso antiorario): 112.5°.
Percentuale “ovale”: 10%, cioé il diametro della corona varia dal 95% al 105% rispetto ad una rotonda.
Denti a larghezza variabile per ritenere la catena.
Compatibile con mozzo superboost semplicemente girando la corona.
Materiale: alluminio 7075.
Compatibile con tutte le guarniture Race Face Cinch (anche quelle con powermeter Cinch)
Peso rilevato: 72 grammi
Istruzioni per il montaggio
Prezzo corona: 64.90 Euro

Sul campo

Ho montato la corona ovale Race Face su una Pivot Mach 5.5. La trasmissione è una Shimano XT 1×11 con pacco pignoni 11-46, il numero di denti della corona è di 34. Quello che salta subito all’occhio è il fatto che non sia estrema, cioé non richiede di lungo un periodo di adattamento prima di farci l’abitudine. Sulle corone ovali si potrebbero scrivere dei trattati, in particolare sulla loro efficacia in fase di pedalata. Personalmente trovo che mi aiutino a dare quel colpo di pedale che mi permette di superare lo strappo ripido, in particolare quando la cadenza è bassa e la forza da imprimere tanta. La RF Cinch non fa eccezione, anche perché, con la rapportatura piuttosto dura 34×46, quando mi trovo sul ripido spesso ho una cadenza bassa ed ogni aiuto è il benvenuto per superare l’eventuale ostacolo.

Nelle salite costanti e scorrevoli l’influenza della corona ovale Race Face è trascurabile, nel senso che non ho notato nè effetti positivi né negativi. In discesa la ritenzione della catena è ottima: non è mai caduta, malgrado io non monti un guidacatena.

Il montaggio è molto semplice, trattandosi di un direct mount: basta svitare la ghiera che la fissa alla guarnitura, cambiare la corona, riavvitare, ed il gioco è fatto. Non so dirvi molto sulla sua durabilità, perché un paio di settimane non sono sufficienti per giudicarla ma, trattandosi di alluminio (e di un monocorona), non credo duri in eterno.

Mi sento di consigliarla a chi vuole provare a stare in sella il più possibile anche sui passaggi tecnici in salita. Un aiuto lo dà, e in quei casi può fare la differenza fra lo spingere e superare l’ostacolo.

Race Face 
DSB Bonandrini

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