[Test] Ruote Cyp SixSigma 27.5 Enduro

Niente paura, è del tutto normale che il nome di queste ruote non vi dica (ancora) niente. Si tratta di ruote assemblate in provincia di Varese da Davide di CYPspace.com, negozio che trovate anche nel nostro mercatino.

995947_569993003057122_187497583_n[1]



.

Quelle in test sono due ruote in alluminio con canale interno da 25mm, pensate per l’enduro. Ecco i dati salienti:

Cerchi: Ryde – Trace Trail – 25.
Mozzi: Hope Pro 2 Evo.
Raggi: Sapim Race 2.0/1.8/2.0 (32 raggi ant. e post con incrocio in 3a).
Nipples: Sapim in alluminio da 14 mm.
Canale interno: 24,8mm, esterno 28,5mm.
Peso massimo del rider: 100 kg.
Peso della coppia: 1.690g (comprese valvole e nastro).
Prezzo al pubblico: 590€

IMG_1652

Come potete vedere dalle specifiche, si tratta di ruote assemblate con componenti provenienti da diverse aziende. I cerchi sono dell’olandese Ryde, i mozzi sono della britannica Hope mentre i raggi sono della belga Sapim. Se si considera che il montaggio, la vendita e l’assistenza sono italiane, si può dire che si tratti di un prodotto europeo.

Le abbiamo usate per tutto l’inverno sull’ormai consueta Santacruz Bronson, in condizioni che andavano dal secco polveroso al fango assassino di Pogno. Come gommatura abbiamo montato prevalentemente dei Maxxis High Roller da 2.3″con protezione laterale Exo, latticizzati. I cerchi sono arrivati nastrati e dotati di valvola.

IMG_1651

Il montaggio della gomma latticizzata avviene velocemente e senza problemi di tallonamento. Dobbiamo anche dire che non abbiamo bucato una volta in oltre tre mesi d’utilizzo.

I cerchi hanno tenuto bene alla numerose uscite e alle tante sassate prese. A parte qualche graffio, non ci sono bozzature degne di nota e la centratura é rimasta ineccepibile. Considerando le pressioni usate (di norma 2.0 bar dietro e 1.8 davanti) e qualche “pizzicata” su delle rocce, siamo rimasti piuttosto sorpresi dalla buon tenuta delle Cyp.  Bisogna dire che il cerchio è asimmetrico, cosa che aiuta a tenere una bella tensionatura.

IMG_1653

I mozzi Hope, dal canto loro, non sono una sorpresa e si sono confermati scorrevoli e affidabili pur dovendo lavorare molto spesso in condizioni di bagnato. Se pensate al bagno di fango di Pogno, unito al fatto che non li abbiamo mai aperti per fare manutenzione durante lo scorso umidissimo inverno, si possono promuovere a pieni voti.

Dal lato tecnico, il mozzo posteriore é un 4 ratchet con 40 punti di ingaggio, che corrispondono a 9° di movimento della pedivella prima che questa metta in moto la ruota. Non é un valore record, ma la cosa é difficile da notare anche quando si rilancia in uscita da qualche tornantino molto stretto.

IMG_1654

A livello di rigidità non siamo ai livelli di un paio di cerchi in carbonio (prima montavamo gli SRAM Roam 60), ma neanche a livello di prezzi le due cose sono comparabili. Però le Cyp fanno bene il loro lavoro, e si fanno apprezzare per il canale interno di quasi 25mm, per il maggior sostegno che questa larghezza dà alla gomma pur usando pressioni più basse del solito.

Inoltre questa larghezza ci piace perché non é tale da deformare la gomma, squadrandola.

IMG_1655

Conclusioni

Le Cyp ci hanno convinto per la loro qualità complessiva e per l’oculata scelta dei componenti tutti prodotti da aziende europee. Per un prezzo onesto si acquistano un paio di ruote con assistenza diretta da un negozio presente nel nostro mercatino. Consigliate!

IMG_1657

 

wheelstands

Storia precedente

[Spyshot] Specialized Enduro 27.5 in arrivo?

Storia successiva

Rocky Mountain Blizzard con forcella RS Bluto RL

Gli ultimi articoli in Test