Trasmissioni 10V: il futuro?

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Da un anno a questa parte sono state introdotte sul mercato le trasmissioni a 10 velocità per la MTB. Le trasmissioni 10V erano fino a qualche anno fa utilizzate solo sulle biciclette da corsa, mentre per le MTB il numero di pignoni utilizzati come tutti ben sappiamo era solo di 9 al massimo. Vedremo in questo articolo di analizzare quali sia l’utilità di una trasmissione 10V in ambito MTB e di cercare di capire perché il mercato si stia muovendo sempre di più verso questa nuova soluzione.



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10v e 9v: cosa cambia?

Cominciamo col partire dal presupposto che per una trasmissione 10V non sono richieste particolari caratteristiche dalla ruota libera e dalla scatola movimento centrale e che i normali mozzi e movimenti centrali utilizzati per le 9v sono pienamente compatibili. Insomma per passare al 10v non bisogna ne’ cambiare il mozzo, ne’ tanto meno avere un telaio predisposto.


Per quanto riguarda il pacco pignoni infatti l’ingombro di un 10v e di un 9v è esattamente lo stesso. Quello che cambia è la distanza tra i pignoni, minore nel 10v. Questo quindi permette di montare pacchi pignoni 10v su qualsiasi ruota libera 9v.


Conseguenza della minore distanza dei pignoni sulle cassette 10v è che la catena deve essere più stretta. Le catene 10V sono infatti specifiche e non possono essere utilizzate catene 9v in quanto troppo larghe, neppure catene 10V da strada. Per ottenere una catena più stretta, nel 10V da mtb è stato ridotto l’ingombro laterale delle maglie esterne di 0,7mm. Teoricamente questo è un vantaggio in quanto la superficie di contatto pin-rullino rimane la medesima delle catene 9V e questo non dovrebbe comportare problemi di maggiore usura.


Per quanto riguarda la guarnitura e in particolare le corone, essendo la catena più stretta è possibile avvicinare maggiormente le corone, riducendo lo spazio tra le stesse. Anche i pin e le rampe che facilitano la cambiata sono leggermente differenti per lavorare meglio con le catene 10V.

Tuttavia rimane la piena compatibilità delle guarniture 9v con catene 10v essendo il passo della catena uguale. Il maggior spessore delle corone non è un problema per la catena. Naturalmente si perdono i vantaggi legati alla maggior vicinanza delle corone e una cambiata che potrebbe risultare un po più rumorosa, non essendo le corone, in particolare i pin e le scanalature, ottimizzate per catene 10V. Catene 10v sono altresì compatibili con la guarnitura Hammershmidt.

Per quanto riguarda il deragliatore anteriore, regolando opportunamente i fine corsa è possibile utilizzare anche un deragliatore 9V con manettino 9v.

Naturalmente l’utilizzo di 10 pignoni posteriori richiede l’utilizzo di deragliatori posteriori e manettini dedicati. In particolare il deragliatore dovrà avere una capacità adeguata e tollerare pignoni da 36 denti. Il manettino dovrà avere degli scatti più ravvicinati per adattarsi ai pignoni più ravvicinati.

Il grosso vantaggio delle trasmissioni 10V ad ogni modo è dato dalla presenza di un pignone in più. Il pignone in più permette di ridurre il gap tra un rapporto e l’altro, rendendo più uniforme la distribuzione dei rapporti sulla cassetta (cassette 10V 11-32), oppure può essere utilizzato per aggiungere un rapporto da 36 (cassette 10V 11-36) aumentando il range di rapporti disponibili sui pignoni ed ottimizzando la trasmissione per guarniture doppie. Di contro l’utilizzo di un pignone da 36 stressa maggiormente la ruota libera. Conviene quindi assicurarsi della compatibilità del mozzo con pignoni di questo diametro.

29er e 10 velocità

Sicuramente grossi vantaggi dall’introduzione del pacco pignoni 11-36 possono essere riscontrati dai possessori di bici 29er. In molti lamentavano della maggior durezza dei rapporti dovuta al maggior diametro delle ruote, in particolare dell’assenza di un rapporto paragonabile al 22-32 o 22-34 delle 26, rapporto che se per gli agonisti è inutile, per l’utilizzatore amatoriale in molte situazioni è fondamentale. Si ricorreva allora all’utilizzo di corone anteriori speciali da 20 denti, che tuttavia rendevano difficoltoso l’utilizzo di guarniture doppie che permettessero di ottenere rapporti più duri senza bisogno della 3° corona.
Con l’introduzione del pacco pignoni da 36 si può ottenere un rapporto analogo al 20-34 con corona da 22 denti. Questo permette quindi di abbinare una corona da 36 denti, ottenendo con il 36-11 un rapporto con uno sviluppo metrico di un 42-13 che su una 29er è più che sufficiente anche per le discese asfaltate più veloci.

Come possiamo vedere dal grafico, con l’utilizzo della doppia 22-36 e di un pacco pignoni 11-36, si ottiene una copertura completa della gamma dei rapporti, dai più duri ai più agili. Non è neppure necessario ricorerre a particolari incroci: la gamma risulta completamente coperta anche senza utilizzare i 3 pignoni più grossi col 36 e senza utilizzare i 3 pignoni più piccoli con il 22.
Inoltre la differenza di rapporto tra un pignone e l’altro con la corona da 22 è molto piccola. Di conseguenza il rider ha la possibilità di scegliere il rapporto ideale su ogni tipo di salita, ottimizzando la resa della pedalata.

Configurazioni 10v

Vediamo ora di analizzare le diverse configurazioni che si possono ottenere con la trasmissione a 10 velocità, confrontandole con due configurazioni 9V “standard”.

TRASMISSIONE 9V: TRIPLA 22-32-44 CON PACCO PIGNONI 11-32

Prima di tutto vediamo di analizzare una configurazione 9V molto utilizzata in XC e per escursionismo: guarnitura tripla 22-32-44 con pacco pignoni 11-32.

Come possiamo vedere dal grafico è possibile ottenere una gamma di rapporti estremamente varia dal 4 allo 0,69. La gamma di rapporti è molto completa, non è necessario incrociare eccessivamente per ottenere tutti i rapporti, basta applicare la regola del 5 (utilizzare con la corona grande i 5 rapporti più duri, scartando i 4 più agili; con la corona media i 5 rapporti intermedi, scartando i primi e gli ultimi 2; con la corona piccola i 5 rapporti più agili, scartando i 4 più lunghi).
Da notare quindi come ben 4 rapporti delle corone non vengano utilizzati in quanto sarebbero inutili doppioni.

TRASMISSIONE 10V 3×10: TRIPLA 24-32-42 CON PACCO PIGNONI 11-34

Si tratta di una soluzione 3×10 proposta da Shimano e altri produttori sulle sue trasmissioni 10v. Obiettivo di questa configurazione è di offrire rapporti molto ravvicinati e ridurre al minimo gli incroci. La corona più grande rispetto alle classiche trople 9v è stata ridotta a 42 denti, quella più piccola aumentata a 24. La corona intermedia è rimasta invariata.
La gamma di rapporti risulta quindi coperta dal 42-11 (3,82 contro i 4 del 44-11) allo 0,67 del 24-36, pressoché analogo ad un 22-34.

In questo caso la copertura della gamma completa si ottiene utilizzando i primi 5 pignoni con il 44, i 6 pignoni centrali con il 32 e gli ultimi 5 pignoni più agili con il 24.
Risultano infatti presenti moltissimi rapporti doppi, aspetto che sottolinea come le trasmissioni 10V diano il loro meglio abbinate a guarniture doppie.

TRASMISSIONE 9V: DOPPIA 22-36 CON PACCO PIGNONI 11-34

Configurazione largamente usata in AM ed enduro, permette di avere una gamma di rapporti piuttosto ampia, dal 3,27 del 36-11 (che corrisponde ad un 44-13, perdendo quindi un solo rapporto lungo rispetto una guarnitura tripla 44-32-22), allo 0,65 del 22-34.

Come si può vedere dal grafico per ottenere una copertura completa dei rapporti bisogna utilizzare la corona da 36 per tutti i rapporti tranne per i 2 più agili, mentre la corona da 22 va utilizzata sui 6 rapporti più agili, trascurando quindi i 3 più lunghi.
Si può quindi notare che per ottenere tutti i rapporti, bisogna sfruttare buona parte del pacco pignoni con entrambe le corone. Inoltre la corona da 36 è sensibilmente più grossa di quella da 22 e la cambiata non è sempre molto rapida.

TRASMISSIONE 10V: DOPPIA 24-36 CON PACCO PIGNONI 11-36

Configurazione destinata a sostituire la configurazione 9v del punto precedente, ovvero doppia 22-36 con pacco pignoni 11-34, questa configurazione trova il suo campo di utilizzo in ambito AM, Enduro e FR.

Come possiamo vedere dal grafico, la gamma di rapporti coperta varia dal 36-11 (3,27) come nel caso precedente, al 24-36 che con un rapporto di 0,67 corrisponde praticamente ad un 22-34 (0,65).

La copertura della gamma tuttavia si può ottenere senza utilizzare i 3 rapporti più agili con la corona da 36 e senza utilizzare i 4 rapporti più lunghi con la corona da 24. Insomma si risparmiano un paio di incroci.
La differenza maggiore rispetto alla configurazione precedente è tuttavia che la corona da 24 è un pochettino più grossa di quella da 22, il che rende la cambiata più efficiente.

Inoltre grazie ai pignoni più ravvicinati sarà possibile utilizzare la corona da 36 anche per rapporti più agili senza incrociare eccessivamente, permettendo al rider anche sui rilanci o sugli strappi in salita di non dover scendere sul 24 (il 36-36 per brevi strappi è più che sufficiente), senza contare il fatto che i telai sono sempre ottimizzati per corone da 32-36 denti.

GUARNITURE DOPPIE: 10V CONTRO 9v.

Vediamo ora di analizzare due configurazioni di guarnitura doppia per XC, una 9v ed una 10V. Le due configurazioni sono:
– 9V: guarnitura 26-42 e pacco pignoni 11-32
– 10V: guarnitura 42-28 e pacco pignoni 11-36

Dal grafico si nota subito come la configurazione 10V offra un rapporto minimo leggermente più agile rispetto alla configurazione 9v (0,78 contro 0,81). Il rapporto più lungo rimane sempre il 42-11 (3,82).

Quello che è invece interessante notare è come con la configurazione 10V sia possibile non utilizzare i 3 rapporti più esterni, mentre con la configurazione 10V si debba incrociare fino al terz’ultimo pignone.
Se a questo si aggiunge che il gap tra 28 e 42 è minore di quello 26-42, si capisce che in questo caso la configurazione vincente è quella 10V.

HAMMERSHMIDT E 10V.

L’utilizzo di trasmissione 10V porta notevoli vantaggi anche sui sistemi con trasmissione Hammershmidt. Vediamo di analizzare la configurazione Hammershmidt con corona da 24 (rapporto 24-38) e pacco pignoni 11-36 10V.

Ricordiamo che l’Hammershmidt permette di utilizzare qualsiasi pignone con entrambi i rapporti e che sul rapporto moltiplicato (nel nostro caso il 38) il meccanismo genera degli attriti che possono essere fastidiosi in salita. Risulta quindi evidente che il 10V comporta un notevole vantaggio per questo tipo di trasmissione.

Innanzitutto con la corona da 24 e il pacco pignoni 11-36 10V tutta la gamma dei rapporti utilizzati in salita può essere coperta dal rapporto diretto, senza il problema degli attriti del rapporto moltiplicato.
Inoltre si amplia la gamma dei rapporti disponibili. Il 24-36 è infatti pressoché analogo ad un 22-34 e si aggiunge un rapporto più duro, il 38-11 che torna utile per rilanciare sulle discese più veloci o per aumentare la velocità di trasferimento nei tratti in piano.

Un duplice vantaggio quindi che migliora il rendimento di questa guarnitura con cambio interno.

MONOCORONA E 10V.

Molto utilizzato in ottica enduro race (gare Superenduro e Megavalanche), il monocorona anteriore (solitamente con denti da 32 a 36) trae parecchi vantaggi se abbinato ad una cassetta 10V 11-36. Oltre ad una riduzione di peso dovuta all’assenza delle corone, del manettino, della guaina e del deragliatore, questa configurazione risolve anche il problema della caduta della catena, che in gara è particolarmente critico. Di contro, dovendo utilizzare una corona ottimizzata per la discesa (denti da 32 a 36) vengono a mancare dei rapporti per i trasferimenti o per gli strappi in salita nelle prove speciali o nella gara. In questo viene in aiuto il 10V che con il maggior range di rapporti disponibili sulla cassetta, ed in particolare grazie al pignone da 36, permette di aggiungere un rapporto più agile rispetto ad un pacco pignoni 9V.

Analizziamo il caso di un monocorona da 34 e pacco pignoni 10V.

Il rapporto 34-11 (3,09) è più che sufficiente per rilanciare anche nei tratti più veloci della discesa, mentre il rapporto 34-36 (0,94) è sufficiente a superare gli strappi in salita presenti lungo la gara. Nei trasferimenti e sulle salite lunghe naturalmente vengono a mancare tutti i rapporti più agili della corona piccola e su tratti di salita ripida e lunga, a meno di non avere molto allenamento, potrebbe essere necessario spingere (problema secondario in gara dove le salite sono corte, ma non trascurabile per un uso AM dove le salite possono essere lunghe e ripide). Il 36 posteriore viene comunque d’aiuto in queste situazioni.

Naturalmente a seconda della gara è consigliabile scegliere la corona adeguata. In una gara con discese scorrevoli e veloci una corona da 36 o addirittura 38 denti può rivelarsi ottimale, in una gara con discese lente, tecniche e tortuose, con trasferimenti o strappi in salita ripidi, una corona da 32 può essere preferibile.

Considerazioni.

Dopo aver analizzato le varie configurazioni 9V e 10V, immagino che ognuno abbia tratto le sue conclusioni.

Vantaggi ce ne sono, sicuramente, soprattutto per quanto riguarda le configurazioni 2×10. Le configurazione 3×10, con tripla anteriore e 10 pignoni posteriori, invece non comportano particolari vantaggi rispetto ad un 3×9, a parte una miglior distribuzione dei rapporti con pacco pignoni 11-32. Insomma il 10v da il suo meglio con una doppia.

Ad ogni modo ci sono alcune considerazioni da fare riguardo alle trasmissioni 10V. Innanzitutto la prima riguarda l’usura dei pignoni. Se la catena non dovrebbe usurarsi più di una 9v, come visto nel primo paragrafo, diverso è il discorso dei pignoni e delle corone, che sono più stretti.
Seconda cosa riguarda il deragliatore posteriore. Essendo minore la distanza tra i pignoni, tra uno scatto e l’altro il deragliatore compie uno spostamento inferiore. Come si comporta il deragliatore in caso di urto (caduta o il classico ramo tra i raggi)? Manterrà la regolazione, o al minimo imprevisto la cambiata non sarà più efficiente?

Sono tutte domande che, giustamente, vengono sollevate dagli scettici e a cui solo con una prova sul campo potremo dare una risposta.

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