Frenafiletti: un utile alleato!

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Viti che si allentano, parti che prendono gioco e poi si rovinanto… Un problema piuttosto comune a tutti i riders che in certe situazioni si può trasformare in un potenziale rischio per la sicurezza.



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Le nostre MTB sono soggette a forti vibrazioni, per cui le viti tendono a svitarsi, ma esistono in commercio dei prodotti specifici per arginare il problema, i cosiddetti frenafiletti. In questo articolo vedremo di capire di cosa si tratta e su quali componenti vanno utilizzati.

Che cos’è il frenafiletti?

Il frenafiletti, conosciuto anche con il nome commerciale di “Loctite”, dal nome di uno dei principali produttori, è un adesivo anaeoribico che ha il compito di prevenire lo svitamento accidentale della vite.

Il funzionamento è piuttosto semplice e si basa sulle proprietà chimiche del prodotto. Il frenafiletti va applicato nella zona di contatto tra filetto e madrevite, solitamente sulla vite. E’ generalmente composto da sostanze polimeriche a base di metacrilato, un polimero che polimerizza con una reazione anaerobica. Il frenafiletti va quindi a posizionarsi tra filetto e filettatura, nella naturale intercapedine che c’è tra i due.

Una volta a contatto con il metallo, in assenza di aria (e quindi di ossigeno), il metacrilato indurisce o meglio polimerizza, realizzando un film plastico estremamente resistente allo svitamento.

Il frenafiletti è un fluido tixotropico. Tixotropico è un fluido non newtoniano caratterizzato comportamento particolare. Questi fluidi infatti presentano una viscosità variabile nel tempo. Se si applica una sollecitazione impulsiva, di breve durata, questi fluidi presentano un’elevata viscosità. Se invece la sollecitazione è applicata per un periodo di tempo più lungo, la viscosità diminuisce. Questa caratteristica è alla base del funzionamento dei fluidi frenafiletti. In caso di reazioni impulsive e di breve durata, come possono essere ad esempio le vibrazioni o i colpi, il frenafiletti oppone un’elevata resistenza, ma allo stesso tempo il prodotto è in grado di fluire e di penetrare correttamente poiché si tratta di movimenti lenti nel tempo.

In commercio esistono frenafiletti permanenti (che assicurano un fissaggio pressoché permanente) e frenafiletti rimovibili, che sono quelli utilizzati per le nostre mtb.

Frenafiletti: quanti prodotti!

Il mercato offre una quantità veramente vasta di prodotti frenafiletti. Esistono centinaia di prodotti diversi, ognuno destinato ad una particolare applicazione e con caratteristiche differenti.

Il frenafiletti viene solitamente venduto in piccole bottigliette sotto forma liquida, ma esistono anche degli stick gelatinosi in cui il prodotto è praticamente allo stato solido. Gli stick ritornano particolarmente utili in quelle applicazioni in cui non si vuole sporcare la vite e si vuole un’applicazione precisa; le bottigliette invece hanno dalla loro un’estrema semplicità di utilizzo, senza contare che in forma liquida il frenafiletti si distribuisce naturalmente in maniera uniforme sul filetto da trattare.


Frenafiletti in stick: ricorda moltissimo le colle che usavamo da bambini!

Come abbiamo detto in precedenza, in commercio esistono centinaia di prodotti frenafiletti, per diverse applicazioni. E’ tuttavia possibile identificare tre famiglie di prodotti, in base alla loro resistenza meccanica. Con il termine “resistenza meccanica” si intende la resistenza che questi prodotti offrono quando svitati con utensili tradizionali, senza cioè l’uso di calore. Il calore infatti tende ad ammorbidire il polimero ed a facilitare la rimozione della vite.

Le diverse categorie che identificano la tenacità del frenafiletti, sono solitamente facilmente identificabili con dei colori standardizzati (verde, blu e rosso), tanto più che spesso si parla di “frenafiletti blu” o di “frenafiletti rosso”.

FRENAFILETTI DEBOLE (VERDE)

Il frenafiletti verde è quello più debole. E’ caratterizzato da una bassa resistenza meccanica (è sufficiente una coppia di 10 Nm per allentare la vite) e da un elevato potere penetrante.

Per queste sue caratteristiche viene solitamente utilizzato nelle accoppiate press fit, qualora il valore di interferenza non sia sufficiente a garantire il corretto fissaggio delle due parti. Si può utilizzare su calotte del movimento centrale, cuscinetti sigillati (avendo cura di non sporcare la guarnizione in gomma) o calotte della serie sterzo oppure nel caso non si voglia utilizzare un prodotto troppo tenace.

FRENAFILETTI MEDIO (BLU)

Il frenafiletti blu è quello di durezza intermedia. La coppia necessaria per allentare la vite è di ca 12 Nm e si tratta del prodotto che viene più utilizzato sulle biciclette.

Venduto in stick o in forma liquida, questo tipo di frenafiletti è particolarmente indicato per prevenire lo svitamento di ogni tipo di vite delle nostre biciclette, dalle viti dei dischi a quelle del manubrio.
Ricordiamoci però che il frenafiletti non va usato sempre. Approfondiremo questo aspetto in seguito.

FRENAFILETTI FORTE (ROSSO)


Il frenafiletti rosso è quello più tenace, tanto che può essere pensato come un prodotto pressoché permanente. La coppia necessaria per rompere il film da esso creato è di ca 25Nm, un valore piuttosto elevato.

Non ci sono particolari motivi per utilizzarlo in ambito ciclistico, anzi il suo utilizzo è sconsigliato per la sua eccessiva tenacità. Essendo infatti le viti ed i componenti delle nostre biciclette piuttosto leggeri e realizzati spesso in alluminio, questo prodotto bloccherebbe con troppa forza le viti, con il rischio di non poterle più rimuovere a freddo senza danneggiare la testa.
Viene invece utilizzato in applicazioni meccaniche, ad esempio per bloccare le viti dei basamenti dei motori (soggette ad elevate vibrazioni), ma li si tratta di viti piuttosto grosse ed in acciaio.

Come applicare il frenafiletti

L’applicazione del frenafiletti, che esso sia in stick o liquido, è estremamente semplice. Vediamo però alcuni accorgimenti utili per garantire il miglior risultato.

1) Pulizia vite: prima di procedere all’applicazione del prodotto è necessario pulire accuratamente la vite con alcool (va bene del normale alcool denaturato). La presenza di particelle di sporco o di contaminati untuosi quali grassi ed oli, può ridurre l’effetto di adesione del frenafiletti al metallo.

Quando la vite è completamente pulita, si può procedere all’applicazione del prodotto.

2) Applicazione del prodotto: si procede quindi con l’applicazione del prodotto. Si applica una semplice goccia di prodotto nella parte di filetto che ci interessa bloccare. Non dobbiamo cospargere l’intero filetto, la vite si rivelerebbe poi difficile da svitare, ma semplicemente applicare una goccia dove la vite fa presa nel filetto. Troppo frenafiletti è inutile, sporca semplicemente. Nel caso delle viti freno ad esempio applicheremo il frenafiletti solo in punta, dove la vite va ad avvitarsi nel filetto dell’attacco, come in figura.

E’ infatti importante evitare di applicare il frenafiletti sotto la testa della vite in quanto causerebbe l’incollaggio della testa e della superficie di contatto, con conseguente difficoltà nella rimozione della vite.

3) Inserimento vite: applicato il frenafiletti, si procede avvitando la vite fino al raggiungimento della coppia consigliata. E’ consigliabile lasciare la bici a riposo per 24 ore per assicurarsi che il frenafiletti polimerizzi completamente.

Per la rimozione invece solitamente è sufficiente applicare una certa forza per rompere il film coesivo. Se tuttavia la vite non si dovesse svitare e cominciasse a dare segni di cedimento, allora è necessario scaldare la zona per “ammorbidire” il frenafiletti. Dopo aver scaldato la vite dovrebbe svitarsi con maggiore facilità.

L’utilizzo del calore per la rimozione di viti trattate con frenafiletti è particolarmente indicata quando si lavora con le sospensioni. Nelle sospensioni infatti sono presenti viti molto piccole, spesso in alluminio che sono molto delicate. Se non si ammorbidisce il frenafiletti con il calore, queste potrebbero danneggiarsi durante lo svitamento.

Dove applicare il frenafiletti

Il frenafiletti va applicato a tutte quelle viti che tendono a svitarsi. Anche se non previsto dal produttore, qualora la vite si sviti anche se serrata correttamente, è consigliabile l’applicazione di frenafiletti.

E’ inoltre particolarmente indicato l’utilizzo di questi prodotti in tutte le parti soggette a rotazione relativa, quali ad esempio gli assi degli snodi dei telaio o le viti degli ancoraggi degli ammortizzatori.

C’è comunque da dire che il frenafiletti non va bene su tutto, anzi. In particolare non va utilizzato su:

Viti in titanio: specialmente quelle che si avvitano su un materiale differente, come possono essere alluminio ed acciaio. In questo caso è preferibile applicare un prodotto anti grippante, per prevenire l’ossidazione per contatto galvanico, procedimento che provoca il grippaggio della vite nel filetto.
Viti in ergal: sempre per prevenire l’ossidazione da contatto galvanico, ma anche perché essendo queste viti molto delicate, la forza supplementare che bisogna applicare per “rompere” il frenafiletti potrebbe non essere tollerata dalla vite, che potrebbe spanarsi o rompersi.
Viti e boccole delle corone: in questo caso è meglio utilizzare grasso o anti grippante per prevenire il grippaggio
Viti della guarnitura: anche in questo caso è preferibile utilizzare grasso in modo da poter ottenere la corretta coppia di serraggio
Filettatura dei pedali: i pedali non si allentano perché hanno una filettatura che si avvita nel verso di rotazione del pedale stesso. Il frenafiletti quindi è inutile. E’ meglio applicare anti grippante o grasso per evitare che il filetto si blocchi, rendendo difficoltosa la rimozione del pedale.
Filettatura degli assi delle ruote: anche qui è meglio applicare del grasso per prevenire il grippaggio.
Viti particolarmente piccole (M3 ed inferiori): a meno che queste non tendano a svitarsi con particolare facilità. Spesso su viti piccole è sufficiente applicare un grasso molto pastoso per prevenirne lo svitamento.
Viti che si avvitano su materiali plastici o su carbonio: come ad esempio le viti dei manettini cambio. Mai applicare frenafiletti su materiali polimerici (plastica e carbonio).

Shimano anti seize (antibloccante)

In tutte le altre applicazioni non ci sono particolari problemi.

L’utilizzo del frenafiletti è invece necessario su:

Viti di pinze freno ed adattatori: si tratta di componenti fondamentali per la sicurezza ed un eventuale allentamento può provocare gravi danni al rider o alla bicicletta.
Viti dei dischi del freno: sempre per ragioni di sicurezza.
Viti poco strette, che altrimenti tenderebbero a svitarsi.

Utilizzare correttamente il frenafiletti durante il montaggio di una bici significa evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti, come la perdita di viti o altre parti importanti sui sentieri.

Dopo il montaggio, quando si utilizza la bicicletta le prime volte, è comunque sempre bene controllare il corretto serraggio di tutte le viti.

Con questo è tutto, appuntamento alla settimana prossima!

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