[Amarcord] 3 video pietre miliari della MTB

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In questo periodo di reclusione domiciliare imposta dal Governo nel tentativo, speriamo quanto più efficace possibile, di arginare il contagio da Covid-19, ognuno di noi sta cercando di occupare il proprio tempo in attesa di poter tornare a qualcosa di quanto più simile possibile alla propria quotidianità. Mentre alcuni ancora cavillano sull’interpretazione del DPCM e sulla possibilità di praticare sport all’aperto, mentre la locuzione “ai tempi del coronavirus” è diventata ormai un monotono tormentone degno di Striscia la Notizia, la maggior parte di noi sta provando a distrarsi da questa situazione con ciò che offre il proprio ambiente domestico, senza dimenticarsi di essere un mountain biker.

I video di riding restano una delle soluzioni migliori per svagarsi e sognare, immedesimandosi nel biker protagonista del video per rivivere le sensazioni di cui eravamo abituati a godere fino a poche settimane or sono. Ma dato che il riding al momento è vietato o quanto meno sconsigliato nella maggior parte del mondo, anche i nuovi video cominciano a scarseggiare, se non quelli filmati prima del lockdown. Quale migliore occasione quindi per rispolverare alcuni dei video che hanno segnato la storia della mountain bike come vere e proprie pietre miliari dell’evoluzione del nostro sport? I rider che hanno approcciato più di recente la MTB potranno scoprire qualcosa di interessante sulle radici di questa disciplina mentre chi ha vissuto quei periodi potrà riviverli vedendo gli atleti, le bici e le location, sicuramente con un pizzico di nostalgia e con la consapevolezza di quanto si sia evoluta la MTB sotto ogni aspetto.



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Dall’infinita lista di video che sono stati pubblicati nel corso degli anni ne ho selezionati tre che appartengono a quei prodotti che, più che video, possiamo definire veri e propri lungometraggi di MTB, distribuiti prima su VHS e in seguito su DVD. La loro pubblicazione rappresentava un evento poiché raccoglievano l’intera stagione di gare o di riding, prima dell’avvento dei video “usa e getta”, brevi ma immediati, che iniziarono a diffondersi da lì a poco, cavalcando la crescente diffusione del web.

Numerosi i top rider protagonisti, nelle gare di DH o in diversi spot di freeride, accompagnati da colonne sonore che in quegli anni hanno dominato le nostre playlist preferite. I video selezionati fanno parte di tre delle serie più affermate, differenti tra loro per stile e contenuti. Ho scelto pubblicazioni tra il 2006 e il 2007 per restare su di una qualità video tutto sommato accettabile.

Iniziamo da Earthed 5 – The Law of Fives, quinto e ultimo episodio della serie di video di DH per eccellenza, Earthed, interamente realizzata “low budget” dall’inglese Alex Rankin per Dirt Magazine. Uno spaccato dell’ambiente race del 2007, intervallato come consuetudine da alcuni segmenti di dirt riding e di lifestyle in puro stile britannico.

Proseguiamo con Roam, seconda pubblicazione del team The Collective che ha portato il filming di quegli anni a un livello superiore sia per le attrezzature utilizzate che per la fotografia e l’attenzione ai dettagli, con quella visione della MTB un po’ epica e un po’ romantica, tipica dei canadesi. Un video che definire di freeride è probabilmente riduttivo. Uscito nel 2006, è stato girato in due anni di riprese e, ai tempi, ha lasciato tutti a bocca aperta diventando un riferimento nel genere.

Concludiamo con New World Disorder 7 – Flying High Again, settimo dei dieci capitoli che compongono la saga consacrata al freeride, realizzata con budget stratosferici nell’ambito di un video di MTB e con uno stile volutamente tamarro e spaccone, marchio di fabbrica della casa di produzione Freeride Entertainment che, seppure canadese, strizza l’occhio al tipico mood a stelle e strisce.

Godetevi questi video e commentate cosa più vi ha colpito di questo tuffo nel passato, che ricordi vi ha fatto riaffiorare e quali altri video ritenete indimenticabili.

 

Commenti

  1. Sicuramente Life Cycles visibile su Red Bull TV (romantico e intenso) e Strength in Numbers incredibile perché ci sono sconosciuti che fanno numeri da paura... (Visti tutti e due doppiati o con sub Ita su Bike Channel)
    E sicuramente citerei tutto il canale Youtube di IFHT per farsi qualche risata...
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