[First Look] Transition Sentinel per test di durata

35

Non molto tempo fa, ho concluso un test sulla nuova Transition Sentinel che mi è piaciuta talmente tanto da non volerla davvero restituire. Quindi ne ho montata una con i miei componenti preferiti degli ultimi tempi.



.

Adoro lo spirito della tuttofare divertente della Sentinel. Con 160mm di corsa anteriore e 150mm al posteriore su ruote da 29″, non sorprende che sia una bici efficace ma ciò che sorprende è la sua agilità. Con il suo peso di 13,6kg si comporta bene in salita e nelle uscite di molte ore. Comunque, ecco uno sguardo sul suo allestimento.

Davanti una Fox 36, è una forcella completamente nuova quest’anno, e sebbene non l’abbia ancora usata molto, finora è davvero impressionante. La nuova struttura funziona molto bene e adoro alcune delle nuove funzionalità come il perno flottante e le porte di sfiato dell’aria.

Non sorprende che abbia abbinato la 36 a un Float X2. Sono curioso di provare questa bici anche a molla, ma per ora ho optato per l’aria e la adoro. Senza riduttori di volume sembra il giusto setting. Tutto sommato, sono rimasto impressionato finora dalla nuova gamma Fox 2021.

Sto testando il nuovo set di ruote AM-30 di ENVE. È un po’ presto per dare giudizi a lungo termine ma adoro assolutamente il loro comportamento sui trail. Questo nuovo profilo del cerchio più basso sembra assorbire meglio, comportandosi molto bene in curva.

La trasmissione AXS di SRAM è stata finora inarrestabile. Ormai per me è un must e ho avuto difficoltà a tornare alle trasmissioni normali.

I miei reggisella preferiti, per citarne un paio, sono il Reverb AXS e il OneUp. Ma ero curioso del nuovo Fox Transfer e finora tutto bene. Scorrevole e adoro il modo in cui si può controllare la velocità di estensione.

Ho scelto una colorazione personalizzata che mi ricorda le grafiche degli anni ’80.

Vista frontale.

Gli SRAM Code sono senza dubbio i miei freni preferiti.

Quattro pistoni: rotore anteriore da 200mm e posteriore da 180mm. Perfetti e sempre funzionanti.

Adoro il manubrio in carbonio di OneUp con la sua giusta combinazione di angoli di upsweep e backsweep.

Lo stem A35 di Industry Nine è il mio preferito finora, di gran lunga.

Specialized Phenom: non ho ancora trovato una sella che mi piaccia di più.

Time Speciale: ancora una volta, non ho trovato niente che mi piaccia di più. Semplicemente i migliori.

Le eeWings di Cane Creek sono pedivelle assolutamente esagerate: titanio cavo e costruito per durare per sempre. Le porterò su molte bici negli anni a venire.

Faccio fatica a usare qualsiasi altra cosa che non siano le Sensus Meaty Paws. Così dannatamente comode.

La Schwalbe Magic Mary è per me la gomma che va d’accordo con la più vasta gamma di condizioni. 2.6″ anteriore e 2.3″ posteriore.

In ultimo, non posso dimenticare il collarino reggisella Thomson: una bici da sogno in ogni dettaglio.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a far sì che ciò accadesse!

 

Commenti

  1. Un articolo di presentazione illeggibile. Questo il meglio , quell'altro il top, quell'altro ancora il preferito etc. etc.…..ma mi faccia il piacere…..diceva un noto comico napoletano.
  2. officialsm:

    Forse i Code RSC sono i primi freni nella storia di Sram che funzionano. Ce li ho sulla mia Scout e sono uno che frena molto, per cui vi saprò dire.
    Onestamente dopo le esperienze avute con i vecchi,sto ben alla larga da sram..se vanno bene,tanto meglio..magari un domani li proverò nuovamente
Storia precedente

[Video] Remy Absalon e il team Scott SR Suntour

Storia successiva

Nuova Specialized Demo: mullet di serie

Gli ultimi articoli in Test