[First Ride] SR Suntour: novità Durolux e ammo TRIAir

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Il colosso taiwanese SR Suntour ha presentato la sua gamma di sospensioni 2020 con alcune novità che riguardano forcelle e ammortizzatori. In particolare in questo articolo andremo ad approfondire i prodotti destinati al segmento enduro come la forcella Durolux e l’ammortizzatore TRIAir. Il claim di Suntour “refined semplicity”, ovvero raffinata semplicità, descrive efficacemente la filosofia dietro ai loro prodotti di alta gamma che è quella di unire semplicità di uso e manutenzione a prestazioni paragonabili ai top competitor ma a prezzi di listino nettamente più abbordabili. Anche gli aggiornamenti della gamma 2020 sono realizzati con questo intento.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

La forcella si basa sulla Durolux uscita nel 2016, che vi presentammo in questo articolo e che testai personalmente. Nell’articolo del 2016 trovate una spiegazione molto dettagliata di ogni caratteristica della forcella nonché un approfondimento sull’azienda SR Suntour, quindi per ogni aspetto che descriverò in questo articolo come invariato rispetto al precedente modello, troverete una descrizione maggiormente approfondita nel precedente articolo.


MTB Connection Winter – Luigi Sestili

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Ne è un esempio la cartuccia idraulica con tecnologia Piston Compensator System, presentata nel 2016, un sistema progettato da Suntour per raggiungere prestazioni di alto livello al pari dei brand concorrenti offrendo al contempo una cartuccia di semplice manutenzione e dal costo contenuto. La caratteristica della cartuccia PCS è quella di sfruttare una molla al posto del tradizionale bladder, così da semplificare gli interventi di manutenzione che non necessitano di una pompa vuoto o pompa spurgo che dir si voglia. Il sistema inoltre, secondo gli ingegneri di Suntour, risulta molto efficace nel ridurre sensibilmente il problema della cavitazione, anche grazie a soluzioni che migliorano la scorrevolezza degli elementi in movimento all’interno della cartuccia.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

La Durolux è disponibile con tre differenti cartucce idrauliche, tutte basate sul sistema PCS ma con una diversa dotazione di regolazioni esterne. La R2C2 dispone di una regolazione della compressione alle alte velocità suddivisa in 5 posizioni, pomello della compressione alle basse velocità con 18 posizioni e doppia regolazione del ritorno, alle alte velocità con 5 posizioni e alle basse velocità con ben 33 posizioni. La versione RC2 ha le medesime regolazioni in compressione della R2C2 ma una singola regolazione per il ritorno mentre la RC ha una singola regolazione sia per compressione che per ritorno.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

La cartuccia dell’aria rappresenta la vera novità della Durolux 2020 dato che ha abbandonato la molla negativa in funzione di una camera dell’aria negativa. Personalmente ritengo la molla negativa un’ottima soluzione sia in termini di prestazioni che di affidabilità, tuttavia presenta un grosso limite che è quello della compatibilità con i biker di peso molto diverso tra loro. Se la molla di serie andrà bene a un biker di peso medio, non andrà altrettanto bene per un biker molto leggero oppure molto pesante. Dotare ogni forcella della molla negativa corretta per il peso e lo stile di guida di ciascun acquirente sarebbe una soluzione valida ma impraticabile, quindi la camera dell’aria negativa diventa la soluzione più logica e funzionale che consente a ogni biker di avere un elemento elastico negativo perfettamente regolato per il suo peso, semplicemente inserendo la corretta pressione nella camera positiva. La camera negativa infatti va in pressione per compensazione dall’aria inserita nella camera positiva, grazie alla consueta tacca nella parete della cartuccia che mette in comunicazione le due camere e consente loro di bilanciarsi alla corretta pressione reciproca. Da qui il nome Equalizer con il quale Suntour identifica questa nuova cartuccia. Il volume della camera positiva inoltre è regolabile tramite spacer in gomma, forniti con la forcella, da 0 a 3 in base alle necessità.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Dato che la struttura resta uguale, la Durolux offre le stesse feature particolari che abbiamo visto sul precedente modello e che hanno anticipato di parecchi anni alcune delle soluzioni introdotte solo nell’ultima stagione da Fox, come il parafango dedicato, sagomato lungo l’archetto al quale viene avvitato, oppure i fori Quick Service Port per lo sfiato dell’aria e per la lubrificazione delle spugnette e delle boccole tramite una normale siringa con raccordo universale (freni SRAM e Formula, Reverb e altro). Il perno ruota è il super veloce QLOC che non va avvitato ma utilizza un expander. Il monolite è in magnesio, così come la testa della forcella che è forgiata e cava per offrire notevole rigidezza risparmiando parecchio peso.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Gli steli della Durolux sono da 36mm ed è disponibile sia in versione per ruote da 29 pollici che per ruote da 27.5. Nel primo caso, le escursioni disponibili sono di 150, 160 e 170mm e le opzioni per l’offset della testa sono due, una da 51mm e l’altra da 44mm. Nel secondo caso invece troviamo un’unica opzione per l’offset con 44mm mentre le escursioni disponibili sono di 160, 170 e 180mm.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

L’ammortizzatore TRIAir 3CR rappresenta il top della gamma di ammortizzatori di SR Suntour ed è un prodotto destinato alle discipline gravity, dall’enduro al DH, ma viene adottato anche sulle bici da trail più aggressive. Il modello 2020 ha solo piccoli aggiornamenti interni rispetto al precedente modello, al quale è identico esternamente. Dato che è un prodotto fondamentalmente poco conosciuto in Italia, vado a illustrarne i vari dettagli.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

La sigla 3CR del TRIAir indica le regolazioni esterne presenti sull’ammortizzatore, con la compressione alle basse velocità regolabile su tre posizioni (Downhill / Trail / Uphill) e il ritorno che dispone di 8 click. La compressione alle alte velocità è invece settata internamente tramite pacco lamellare, quindi volendo è possibile intervenire anche su quella, aprendo l’ammortizzatore, per adattarlo al meglio alle proprie esigenze e al telaio sul quale andrà montato. L’idraulica si basa sullo stesso concetto di design PCS che abbiamo visto sulla forcella, studiato per ridurre al minimo il rischio di cavitazione e al contempo strutturato in modo piuttosto semplice, così da poter intervenire sull’idraulica, per modifiche o semplicemente per la manutenzione periodica, senza bisogno di apposite attrezzature per lo spurgo.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Per il 2020 Suntour ha rivisto il pistone IFP con un nuovo tappo che separa l’olio dalla camera di compensazione dell’aria all’interno del serbatoio separato, al fine di migliorare la scorrevolezza ma soprattutto la tenuta e di conseguenza l’affidabilità.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

A differenza della maggior parte degli ammortizzatori attualmente in commercio, il TRIAir di Suntour offre la possibilità di intervenire sulla pressione dell’aria contenuta nella camera di compensazione dell’IFP, personalizzando così la curva di compressione dell’ammortizzatore per un comportamento più o meno progressivo, in base alla pressione inserita semplicemente per mezzo di una normale pompa per sospensioni tramite una valvola Schrader collocata sul fondo del piggy back.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

La possibilità di intervenire personalizzando la curva di compressione si estende anche all’utilizzo dei classici volume spacer da inserire nel barilotto dell’aria, semplicemente svitandolo a mano dopo aver sgonfiato l’ammortizzatore. Il TRIAir ospita fino a 6 spacer nella camera positiva e 2 spacer in quella negativa, aumentando quindi le combinazioni possibili per trovare il proprio setting ideale.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

In azione

Suntour era tra i marchi presenti al Mountain Bike Connection Winter che si è svolto a Massa Marittima a fine febbraio scorso. Tuttavia i tecnici del brand taiwanese non avevano molte bici test a disposizione e sono riuscito a fare solo un paio di discese con una bici sulla quale era montata la Durolux 2020 in versione RC2, ma non l’ammortizzatore TRIAir. Per darmi modo di mettere alla prova adeguatamente entrambi i loro nuovi prodotti, mi hanno successivamente inviato una Durolux R2C2 e un TRIAir 3CR da montare sulla mia bici… ma non avremmo certo immaginato che negli stessi giorni la pandemia avrebbe impedito di uscire in bici facendo saltare la programmazione di questo (e di numerosi altri) test. Questo first ride è quindi da considerarsi come un primo, veloce approccio alla nuova Durolux a cui seguirà, spero quanto prima, un test approfondito di entrambi i prodotti.

MTB Connection Winter – Rupert Fowler

Durante la prova sui trail di Massa Marittima ho trovato la Durolux molto fluida e corposa lungo tutta la corsa, che si sfrutta interamente in modo equilibrato, con una buona progressione sul fine corsa e un comportamento sufficientemente sostenuto nella parte centrale. Ho provato due diversi setting per quanto riguarda i volume spacer che intervengono efficacemente sulla personalizzazione della curva di compressione della forcella. La sensibilità iniziale è molto buona ma ricordo che anche la precedente versione con molla negativa si comportava bene in tal senso quindi a distanza di anni dall’ultima prova non sono in grado di quantificare se ci sia stato un concreto miglioramento con il sistema Equalizer. Anche le regolazioni dal lato idraulico sono efficaci e coprono un range utile e ben scandito da ogni posizione. I pomelli, così come tutti i dettagli della forcella, sono realizzati con cura e offrono un’ottima sensazione di solidità, tanto quanto la struttura nel suo complesso, rigida e robusta.

MTB Connection Winter – Rupert Fowler

Versioni disponibili e prezzi

Durolux R2C2:  €759
Durolux RC2:  €739
Durolux RC:  €639

Peso a partire da 2.120g
Disponibile a partire da maggio

TRIAir 3CR:  €429

Peso a partire da 395g (200x57mm)
Già disponibile

SR Suntour

 

Commenti

  1. Pitaro:

    Per l'ammortizatore non è troppo limitante avere solo le 3 posizioni per la regolazione della compressione? O si può sopperire efficacemente con le possibilità di regolazione delle due camere?
    Se guardiamo all'attuale mercato, sono pochi i prodotti ad aria, a parità di destinazione d'uso, che offrono una regolazione esterna della compressione più evoluta. Di fatto la maggior parte delle opzioni, che è quello che prevalentemente viene richiesto dai produttori di telai per i loro montaggi, sono prodotti user friendly con 3 posizioni in compressione e ritorno. La possibilità di intervenire sul volume della camera dell'aria ha effetto sulla curva di compressione, in parole povere consente di rendere l'ammortizzatore più o meno progressivo, e il TRIAir consente di farlo sia a inizio corsa che a fine corsa grazie agli spacer inseribili sia nella camera positiva che in quella negativa. La regolazione della compressione invece interviene sulla velocità di affondamento, che è una cosa differente, quindi diciamo che una cosa non sopperisce l'altra, ma insieme permettono comunque un range di regolazioni maggiore, al quale sia aggiunge nel caso del TRIAir anche la regolazione della pressione del piggy back, in grado di intervenire sia sulla curva di compressione che in minima parte anche sulla velocità di compressione dato che aumenta anche la pressione dell'olio.
  2. Claudiop77:

    Ma la durolux chiudendo tutta la compressione è granitica o si muove ancora?
    Lo so che è una forcella da enduro ma sono abituato con la Formula e per me in salita il blocco completo è imprescindibile.
    La compressione della Durolux ha un range di 5 posizioni studiate per essere tutte coerentemente utilizzabili durante il riding, non è destinata (volutamente, aggiungo) a raggiungere una posizione di lock out. Anche nel caso della Selva infatti il lock out è gestito da una levetta separata dalla compressione.
  3. Patrunne:

    Ho avuto una Durolux nel 2012 sulla Jekill 26 ed era un ottima forca.
    Adesso sulla Stump ho il set Base Fox (34 e DPS) mi piacerebbe migliorarle perché l' anteriore non è proprio un mostro di rigideied il post nelle discese più lunghe va in crisi.
    Vorrei cambiarle con questi prodotti , sia per il prezzo concorrenziale sia per la facilità di manutenzione .....mi piace fare tutto o quasi da solo.
    L' unico dubbio è se per i miei giri - zero bike park o salti - non sia più indicata la Aion 35.
    @frenk consigli??!
    Ciao, situazione simile.
    Ho una Hightower normale, non la LT, che mi ero montato smembrando una Neuron, quindi aveva una fox 34 invece della 36 con cui esce la HT.
    Ho comprato direttamente da Suntour una Durolux RC2 (a proposito, non fatelo, con i dazi vi costa come comprarla qua) perchè volevo una forca più solida, benchè anche io faccia trail/enduro leggero ed in park ci vada poco e niente.

    Mi è arrivata tre giorni prima del lockdown, per cui sono riuscito a provarla solo nei giri dietro casa, che sono diciamo XC con qualche discesina un po' più scassata, ma ovviamente troppo poco per una forca così.
    Però dalle prime impressioni ti posso dire che:
    1 - è infinitamente più rigida di una 34, una goduria unica in discesa,
    2 - non blocca, ed anche a me manca un po' un vero blocco in salita, specialmente su asfalto. però è una forca enduro e ci sta, mi devo abituare.
    3 - pesa (bilancia alla mano, con asse tagliato) 200 g più della fox 34. tanti, pochi, vedi tu. Con una lyrik o una 36 dovresti risparmiare 100 g, ma specialmente per la 36, spendere molto di più.
    4 - fa un rumore tipo paperella di plastica sugli impatti un po' violenti, tipo squeak! è una sua caratteristica, ma a qualcuno disturba.

    Io l'ho presa perchè volevo provare qualcosa di diverso dalla solita 36 ed anche perchè speravo di non pagare i dazi e pagarla qualcosa meno. A 830 € forse avrei considerato di più una lyrik ma ormai è andata così.

    Uno dei motivi che mi ha fatto inoltre propendere per la scelta è la possibilità di fare service in autonomia facilmente, nonchè regolare il travel in autonomia in cinque minuti. Per esempio l'ho provata settata a 160 ed a 150, realizzando che per la HT 150 è la misura giusta, 160 si apre troppo.
    Puoi settarla da 140 a 180, quindi con un range di utilizzo bello ampio senza cambiare forca o lavori costosi, questa cosa a me piaceva tanto.
    Per le impressioni di guida e l'idraulica credo che la recensione sia più attendibile di me, che non sono nessuno e l'ho provata solo su sentierini.

    Rettifico: ho visto ora che nel MY2020 hanno cambiato la camera negativa. Forse adesso non c'è più la possibilità di cambiare il travel come prima, immagino. La mia ce l'ha ancora con la molla, comprandola da Suntour ho preso due molle, una standard ed una soft. per 9 dollari in più posso settarla come voglio, appena potrò provarla meglio.
    In compenso hanno abbassato un po' il listino, l'anno scorso stava a 800 e rotti.
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