Instinctiv M: nuovo brand, nuove bici, nuove soluzioni

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Di questi tempi, si potrebbe pensare che marchi di bici ce ne siano già a sufficienza e che non ci sia ormai più nulla da inventare. A volte tuttavia si affacciano al mercato della MTB dei marchi che presentano soluzioni estreme, certamente innovative ma forse troppo distanti dalle reali necessità del mercato, quindi vengono interpretate più come esercizi di stile per attirare l’attenzione del pubblico e non sempre incontrano l’interesse degli acquirenti. Nei Paesi Bassi invece è nato un marchio che sembra aver ponderato bene il suo ingresso nel mercato, prendendo diverse soluzioni già esistenti, rielaborandole e unendole tra loro per trovare un equilibrio tra prestazioni, facilità e confidenza. Il risultato è una bici piuttosto accattivante e sicuramente curata, indipendentemente dall’estetica che, come sempre, resta un fattore estremamente personale.

Instinctiv, questo il nome del nuovo brand olandese, lancia la piattaforma M, una bici coniugata in tre differenti versioni basate sullo stesso triangolo anteriore ma dotate di un carro differente in base al formato ruota: la M7, con ruote da 27.5″, la M9, con ruote da 29″, e la M97, versione mullet, con ruota da 27.5″ posteriore e 29″ anteriore, che condivide anche il carro con la M7. La M7 e la M97 offrono entrambe 150mm di escursione posteriore, la prima abbinata a forcella da 160mm e la seconda con forcella da 150mm. La M9 invece ha una sospensione posteriore da 140mm e forcella da 150mm.

I telai sono realizzati in fibra di carbonio, realizzati a Taiwan da un’azienda che lavora il carbonio per produzioni con bassi numeri. Le parti grezze vengono trasferite in Olanda dove vengono controllate, verniciate e assemblate con i cuscinetti e con le altre parti a CNC che vengono invece prodotte direttamente in azienda.

I telai sono proposti in tre differenti taglie (M, L, XL). In taglia L, una M7 completa raggiunge il peso di 14,9kg mentre la M9, sempre in taglia L, pesa 15,2kg. Non male considerando che le bici Instinctiv montano una trasmissione Pinion con cambio integrato, che incide notevolmente sul peso complessivo della bici, indicativamente dai 600 ai 900 grammi in più rispetto a una trasmissione tradizionale.

Instinctiv ha scelto di utilizzare trasmissioni integrate Pinion per semplificare l’esperienza di guida. Per questo motivo ha dotato il Pinion, a scelta tra la versione C1.9XR o la C1.12, di un tensionatore della catena progettato dalla stessa Instinctiv, allo scopo di migliorare le prestazioni con una molla più efficace e una costruzione più compatta nonostante le pulegge più grandi.

Ma soprattutto, ha dotato il cambio Pinion di un comando di tipo trigger, realizzato in collaborazione con l’azienda tedesca Cinq / Tout Terrain. Un dettaglio sicuramente apprezzabile dato che uno dei limiti del sistema Pinion è sempre stato quello di obbligare all’utilizzo di un comando di tipo rotante.

Un altro motivo che ha portato alla scelta del Pinion è quella di centralizzare il più possibile il peso, facendolo convergere in basso, verso il movimento centrale, per rendere la bici maneggevole, intuitiva e stabile nel veloce e nello sconnesso. A questo scopo Instinctiv ha lavorato molto sullo sviluppo del sistema di sospensione, di base un quadrilatero con giunto Horst, per creare un sistema in grado di offrire una curva di compressione progressiva e un buon antisquat (è del 115%) riuscendo al contempo a posizionare l’ammortizzatore il più in basso possibile e riducendo quanto più possibile le dimensioni delle bielle.

La scelta delle geometrie verte su quote moderne, sicuramente molto interessanti ma non estreme, che si rivolgono quindi a un vasto spettro di rider.

Instinctiv ha avviato da poco la sua rete vendite e ha venduto le sue prime 50 bici. Si sta espandendo con la distribuzione verso nuovi paesi, uno di questi è la Svizzera dove è già presente e magari presto arriverà anche in Italia. Intanto si possono acquistare sul loro sito, scegliendo tramite il configuratore online tra diverse opzioni di componenti e di colori del telaio. Il prezzo parte da 7.499 euro.

Instinctiv Bike

 

Commenti

  1. Adesso i telai si costruiscono atorno ad un motore ed ad un pacco batterie, naturalmente il vantaggio offerto da un motore e maggiore da quello offerto da un singolo componente come la trasmissione. I produttori, come propongono le versioni motorizzate potrebbero proporre la versione pinion come alternativa ai loro modelli. Sarebbero top di top di gamma visto il prezzo.
  2. ...ma questa trasmissione non aveva il difetto ( non da poco ) di non poter cambiare sotto sforzo?
    O sbaglio?
    Se cosi fosse su una mountain bike non capisco il senso. Magari su una city bike era meglio.
  3. In due pagine di commenti, la maggior parte delle critiche verso questo progetto sono state mosse contro il tensionatore del Pinion. Questo significa fondamentalmente due cose. La prima, che a quanto pare questi ragazzi olandesi hanno fatto un buon lavoro se, con tante particolarità, non emergono altre critiche al di fuori di un aspetto che NON dipende da loro. La seconda, che hanno preso un dettaglio, quello del tensionatore, presente di serie da sempre sui gearbox Pinion a catena (e parliamo di ormai 12 anni dal primo prototipo, quindi di tempo per cambiare posizione se avesse dato problemi, ne avrebbero avuto) e lo hanno migliorato rendendolo tra le altre cose più compatto, quindi riducendo ulteriormente ogni possibile rischio di danneggiamento. Comunque tra qualche mese ne arriverà una in test, quindi vedremo come si comporterà effettivamente, sia la bici, che il gearbox Pinion, che non abbiamo più messo alla prova ormai dal 2007. Sono curioso anche di capire meglio quell'aspetto legato alla luce tra ammortizzatore e biella che in effetti, se è realmente come sembra, lascia un po' perplessi.
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