Ok, va bene, le ebike sono per chi vuol fare meno fatica in salita. Ammesso che uno salga usando le stesse strade di quando sale con una bici normale, perché se si scelgono dei sentieri, il discorso cambia, visto che ci vuole comunque tecnica e sudore.
Mettiamola però in un altro modo: i furgoni, o shuttle, sono l’antitesi del ciclismo: mezzi spinti dal puzzolente diesel, in cui i rider tendono ad abbioccarsi in aria maleodorante autoprovocata. Sono veramente meglio delle bici elettriche, anche se nel carrello dietro si trovano solo mountain bike a propulsione umana? Non ne sarei così sicuro.
Se uno non ce la fa a guadagnarsi la discesa, perché non usare una bici elettrica? Lo stesso discorso non vale per le funivie, visto che non vengono fatte girare solo per i biker (cioé anche i pedoni le usano, o chi fa parapendio, ecc), e sono state costruite normalmente per far felici gli sciatori che, a loro volta, preferiscono le piste affollate alla soddisfazione di una scialpinistica.
Per chi non usa mezzi di risalita, immaginatevi di trovarvi di fronte alla scelta: shuttle, bici elettrica, o niente bici. E questo per sempre. Cosa fareste?
La differenza è che ero giovane e incosciente, e col tempo mi sono fatto esperienza.
Il problema delle ebike è che spesso sono usate da gente con poca (o nulla) esperienza che le usano per raggiungere sentieri dove fin ora si arrivava dopo anni di esperienza in bici.
Quindi il problema non è l e biker che va col furgone o in funivia, perché li si presume che se uno voglia divertirsi in discesa, vuol dire che abbia già un po di esperienza, e probabilmente prima ha sempre avuto una muscolare e ora ha scelto la e-bike come unica bici
cit.
In macchina lascerei una seconda batteria nel caso avessi voglia di continuare dopo la fine della prima.
Le furgonate invece non le ho mai fatte, preferisco gli impianti, ma ho usato lo shuttle per chiudere dei giri complessi, per togliere parti noiose o dislivello e lunghezza eccessivi.