[Test] Ruote custom IBS fatte su misura per il rider

26

I più assidui frequentatori del forum si ricorderanno di Lorenzo Oldrati, che curava la sezione di assistenza di DT Swiss. Da circa due anni Lorenzo si occupa della certificazione dei meccanici, oltre che continuare a costruire e vendere ruote montate sulle preferenze del cliente. Le ruote di questo test provengono proprio dalla sua officina, e sono state sottoposte ad un’estate e autunno di torture, montate su una Specialized Enduro.


Dettagli


.

Diametro: 29 pollici
Cerchio in carbonio
Mozzi: DT Swiss 350
Raggi: DT Areocomp
Canale interno: 31mm
Canale esterno: 38mm
Altezza profilo: 24mm
Fori: 28
Corpetto in test: XD
Larghezza spalla cerchio: 3.5mm
Pesi rilevati: ant 870 grammi, post 960 grammi
Prezzo: 1874€
Acquistabili ordinandole dal proprio negoziante o mandando una mail a wheels@internationalbikeservice.com

Assemblaggio

Il bello delle ruote custom è che uno può farsele fare come preferisce. Lorenzo può attingere da ben 250 cerchi diversi, a cui poi aggiungere mozzi, raggi e soprattutto un montaggio (leggi tensionatura) che ben si presti all’utilizzo che poi se ne farà. Visto che volevo montarle su una enduro aggressiva come la Specialized Enduro, sono stati scelti dei cerchi con una spalla hookless piuttosto larga, cioé che potesse ben resistere agli impatti con il terreno. Volevo però che fossero anche “compliant”, cioé “comode”, nel senso che non trasferissero ogni minimo colpo alle mani, infatti potete vedere che l’altezza del profilo è di 24 mm.

Le ruote arrivano con delle schede su cui sono riportati i valori di tensionatura e i parametri di oscillazione radiale/laterale in cui si attesta ciascuna ruota. Sopra vedete la posteriore, sotto l’anteriore.

Il cerchio è già nastrato, con valvola e il tallonamento delle gomme tubeless avviene senza problemi. Proviene da un’azienda taiwanese (non fate caso al Vegetalex di Mariposa che si vede in foto…).

Lorenzo mi aveva posto delle domande e, oltre all’utilizzo, mi ha anche chiesto se facessi drop e di quale altezza. Gli avevo detto di 1 metro, massimo un metro e mezzo, la realtà dei fatti si è poi rilevata diversa:

https://www.instagram.com/p/CDlQlNGD9gJ/

Sul campo

Al di là del droppone al Mottolino, ho anche pedalato queste ruote e le ho portate sui sentieri che sono solito percorrere, in primis sul Monte Tamaro, dove avviene la vera prova del nove per ogni cerchio, a causa del terreno molto roccioso.

L’Enduro non è una bici da grandi giri pedalati (seguirà un test dettagliato), ma 1000 metri di dislivello al botto sono fattibili senza grandi problemi. Lo star ratchet da 36 punti di ingaggio fa bene il suo lavoro, come tutti i mozzi DT. Le ruote hanno un peso più che buono, per la tipologia e per la loro robustezza, soprattutto se abbinate a gomme come le nuove Specialized Trail T9 dal peso poco sotto al chilogrammo. È proprio in questa configurazione che ho trovato il set up migliore, con 1.3 bar all’anteriore e 1.5 al posteriore, perché è andata a crearsi una perfetta simbiosi fra la mescola T9, che assorbe bene le piccole asperità rimbalzando meglio della vecchia, e i cerchi che avevo chiesto “compliant”. In discesa si viaggia stabili come non mai, con quel meraviglioso suono “rapapapapa” tipico di quando la bici sta incollata al terreno grazie a gomme, ruote e sospensioni.

Compliant viene spesso confuso con poco rigido, che non è assolutamente il caso di queste ruote. Lorenzo ha trovato esattamente la terra di mezzo fra troppa e troppo poca rigidità. In particolare su una mtb da enduro, dove comunque le sospensioni dall’escursione generosa smorzano i rilanci, non sono richieste delle putrelle che spesso si trovano in ambito XC. Non solo, con un cerchio del genere è anche più difficile bucare, perché il pneumatico non va a trovarsi in quella posizione fra martello (il terreno) ed incudine (il cerchio) tipica di una ruota troppo rigida e/o con profilo molto alto in carbonio.

Ho già detto a quali pressioni sono solito girare, sotto le quali difficilmente scendo indipendentemente dalla ruota, per una questione di precisione di guida e perché odio la sensazione di deriva in curva. Vi assicuro che per i terreni accidentati su cui mi muovo di solito si tratta di valori già bassi, resi possibili sia dalla struttura rinforzata dei pneumatici che dalle caratteristiche delle ruote. Dulcis in fundo, la larghezza generosa della spalla del cerchio si prende cura delle botte che possono arrivare nel caso si faccia un fondo corsa con la gomma, senza battere ciglio.

Le ruote sono perfettamente centrate e, malgrado alcuni segni sui cerchi, hanno risposto benissimo a sassate, salti, fondocorsa e abusi vari.

Conclusioni

Se uno spende una cifra importante per delle ruote in carbonio, perché non comprare per lo stesso importo un prodotto custom, fatto su misura per le proprie esigenze e conformazione fisica? Me lo sono chiesto spesso durante questo test, perché la differenza fra un paio di ruote “di fabbrica” e queste si sente. La scelta del cerchio, raggiatura e tensionatura fa la differenza, su questo non c’è dubbio. Costruire una ruota è un lavoro artigianale, saperlo fare bene non è facile e devo dare atto a Lorenzo e ai suoi colleghi di aver fatto centro, basandosi sulle informazioni che avevo dato loro.

Per contatti: Italian Bike Service

 

Commenti

  1. Shadow.Rider:

    Che modello era? E quanto te le hanno fatte pagare da nuove? Come hai fatto a rompere il cerchio?
    Ethirteeen LG1 R carbon... sia le reserve che queste sono ruote con lo stesso prezzo di quelle recensite qui sopra..
    parlo di listino.. poi le scontano...
    le ho spaccate sul fianco facendo un nose press e andando a sbattere su una roccia sporgente..
    allego foto del cerchio rotto e della tuta nuova ricevuta dopo pochi giorni.
  2. Shadow.Rider:

    Eh bè... non c'è che dire. Servizio di primo livello per un set di ruote carbon che vedo venduto in uno store online a 1250€.
    mmm, lungi da me creare polemiche inutili ma sui siti del produttore non indicano che "qualsiasi rottura farai noi te li cambieremo, per sempre", anzi Reserve dice che ti fanno pagare se ci passi sopra con la macchina (meno ovviamente...). Avendo oramai gestito per più di 14 anni l'assistenza di DT Swiss per il mercato italiano so bene come sono gestite tali problematiche, non sarebbe sostenibile per un azienda cambiare tutti i propri prodotti per sempre senza chiedere nulla, ed onestamente nel breve termine sicuramente è una grande azione di marketing ma sul lungo la "promessa" sarebbe sostenibile dal punto di vista finanziario? Ad ogni modo questo è un mio punto di vista personale che deriva dalla mia esperienza nel gestire proprio tali problematiche.
    Venendo alle ruote da noi prodotte penso non sia corretto paragonarle a quelle sopra citate, ed in generale a ruote "standard" di produzione. Questo perchè sono pienamente consapevole dell'offerta di prodotti o componenti disponibili, ma il progetto NON si basa sul prodotto ma sul servizio che viene prima e dopo la sua creazione. Ho avuto (...avevo prima del Covid) la fortuna di andare a tutte le fiere internazionali di settore dal Taiwan agli Stati Uniti e negli anni ho conosciuto produttori affidabili e gran ciarlatani. Difficilmente una persona che non sia nel settore dai miei anni (facendo solo il tecnico tra l'altro) potrebbe avere il giudizio e le conoscenze per scegliere ed assemblare nella maniera corretta una ruota veramente su misura. Se si parla di ruote standard tutto va bene "per tutti", se si tratta di saper assemblare una ruota molti sono capaci (il dubbio è su chi lo sa fare bene...) , se si tratta di avere esperienza sull'offerta della maggior parte dei produttori e saper scegliere tra di loro i componenti veramente giusti e poi assemblarli come si deve penso che in pochi siano in grado di farlo. E' quello che facciamo, con passione e competenza e cogliendo ogni punto di discussione per capire come migliorarci.
    Concludendo, cambiamo le ruote gratis se ci passate sopra con la macchina? Non me la sento di dire di si, me la sento invece di assicurarvi che se un cerchio da DH alla prima discesa si sfascia al primo sasso sicuramente lo cambieremo senza batter ciglio. Nuovamente, abbiamo l'esperienza per dire se c'era o meno qualcosa che non andava su quel prodotto e sicuramente abbiamo gli argomenti per poter discutere la cosa con il produttore originario, come sempre da tecnici, sulla base di misurazioni e non su argomenti opinabili e quindi discutibili.
  3. boboz79:

    Io ho semplicemente raccontato la mia esperienza..
    dal punto di vista finanziario è sostenibilissimo... perchè la ripagano solo al primo propietario e ad esempio su 3 set comprati in 4 anni, ne ho rotto solo uno..
    il cerchio a loro costa una sciocchezza e nei 2000 euro di listino hanno gia calcolato quanti se ne potrebbero spaccare.. quindi geniale sia come marketing sia come customer care.

    quanto alla rottura cito:

    reserve... that is damaged or destroyed by riding...

    ethirteen:

    e*thirteen Carbon Wheel Warranty Program

    e*thirteen carbon rims are warrantied to the original purchaser for the lifetime of the product. This warranty valid for rims on complete e*thirteen wheels or rims built on non-e*thirteen hubs. All warranties require proof of purchase showing name of purchaser matches name of person requesting warranty.

    Complete e*thirteen wheels:

    Under 1 year old – Initial failure: When a rim failure occurs, the original purchaser will be sent a complete new wheel and call tag to return the wheel with the failed rim to e*thirteen or its appropriate distributor.

    Under 1 year old – Subsequent failures: When a subsequent rim failure occurs and the original purchase has already been provided a complete wheel replacement for the first failure, the original purchaser will be sent a replacement rim and call tag to return the failed rim to e*thirteen or its distributor. The cost of the wheel rebuild is the responsibility of the rider.

    Over 1 year old: When a rim failure occurs, the original purchaser will be sent a replacement rim and call tag to return the failed rim to e*thirteen or its distributor. The cost of the rebuild is the responsibility of the rider.

    quindi nel primo caso basta che li rompi "raidando", nel secondo invece non vogliono nemmeno sapere come si è rotto.. nel primo anno mandano la ruota, dal secondo in poi solo il cerchio...

    Anche la mia non è una polemica, ma preferisco aver scritto nero su bianco che se rompo non è un problema mio, piuttosto che sperare in una correntezza commerciale...

    Volevo comprare una MDE, ma la loro politica sui crash, mia ha fatto desistere e mi sono ricomprato una santacruz..

    questo non toglie nulla alla bontà delle vostre ruote, che io non ho mai provato , e potrebbero essere 100 o 1000 volte meglio di quelle che ho.. io non ho le capacità, ne le competenze per valutarle.
    Esatto l'importante è sia tutto nero su bianco se uno sa quello che produce non dovrebbe avere difficoltà a garantire o meno, ovviamente non si parla di cambiare una ruota che è passata sotto una macchina
Storia precedente

Lo sport ci salverà

Storia successiva

Nuova collezione Endura MT500

Gli ultimi articoli in Test

Nuova forcella Manitou R8

Manitou presenta la nuova forcella R8, pensata per il cross country. L’abbiamo provata sulla Rockrider Race…