[Test] Scarpe Northwave Enduro Mid

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Da metà febbraio stiamo utilizzando le scarpe Enduro Mid di Northwave, modello da all mountain/enduro per utilizzo con pedali a sgancio. Lo sviluppo di queste calzature ha richiesto più di un anno, periodo durante il quale i tecnici NW hanno raccolto consigli ed esigenze di professionisti del calibro di Cédric Gracia, Damien Oton e Cécile Ravanel. Altro partner tecnico di fondamentale importanza è stato il colosso dei pneumatici Michelin, al quale NW si è affidata per la realizzazione della suola.

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Come il nome lascia supporre, le Enduro Mid hanno un’altezza intermedia fra una scarpa alta vera e propria ed una bassa. L’altezza è asimmetrica sui due lati, con quello interno più alto per proteggere il malleolo da eventuali contatti con le pedivelle. La struttura è a sua volta una via di mezzo fra quella di una leggera scarpa da crosscountry ed uno scarponcino, con l’imbottitura presente solo nella zona del collo del piede. La forma non è particolarmente affusolata, sia a causa della pianta piuttosto larga che dei tasselli della suola sporgenti, e l’ingombro laterale è maggiore rispetto ad altri modelli di pari tipologia ma dalla linea più snella. Oltre alla colorazione che vedete in queste foto, è disponibile anche una più sobria nera con inserti rossi.

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Come anticipato, per quanto riguarda disegno e mescola della suola NW ha deciso di affidarsi a Michelin. Attingendo dall’esperienza acquisita nel campo pneumatici, il risultato è una suola differenziata in termini di durezza della mescola ed una tassellatura che si ispira a quella dei pneumatici della stessa casa.

Collage suola

Troviamo quindi una parte centrale (quella color giallo) più morbida per garantire una buona aderenza sui pedali dotati di piattaforma, mentre per la parte anteriore e posteriore è stata utilizzata una mescola più dura e resistente, ma al contempo una tassellatura aggressiva per garantire un buon grip in camminata o quando si butta il piede a terra.

Collage tallone punta

Anteriormente la suola sale fin davanti alla punta della scarpa proteggendo la tomaia. In prossimità del tallone la suola è “staccata” dalla scarpa, creando così una sorta di ponticello con funzione ammortizzante come quello che si trova su certe scarpe da running. Le scanalature per il posizionamento delle tacchette permettono un ampio range di regolazione, permettendo quindi di privilegiare il comfort piuttosto che la resa in pedalata.

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La costruzione della tomaia è multistrato. Mediante un processo di termosaldatura un leggero strato in microfibra è accoppiato a numerosi inserti in rete, per una costruzione particolarmente sottile e leggera. Posteriormente è integrato un guscio per la ritenzione del tallone che, come meglio vedremo più avanti, è decisamente afficace ed apprezzabile quando si cammina. In punta si trova invece una resistente protezione gommosa, utile sia per prevenire l’usura della tomaia che come protezione per il piede.

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Il sistema di allacciatura S.L.W. 2 (Speed Lace Winch) è di tipo “Boa”, vale a dire affidato ad un sottile cavetto la cui tensione è regolata tramite un sistema a cricchetto. NW non specifica in che materiale è realizzato il cavetto (presumibilmente Nylon o “derivati”), limitandosi a dichiarere che “i cavi utilizzati sfruttano le migliori tecnologie derivate dal mondo della vela”. Le asole attraverso le quali passa il cavetto sono in plastica rigida e ben stondate, quindi preservano sia l’usura del cavetto che delle asole stesse. Una fascia con chiusura a velcro all’altezza del collo piede completa l’allacciatura. La regolazione della tensione del cavo avviene tramite una rotella micrometrica che offre una buona presa ed è facilmente azionabile anche a guanti indossati. Un nottolino posizionato sulla stessa rotella ha la doppia funzione di regolazione micrometrica o di totale rilascio del cavo: schiacciandolo la rotella si allenta di un click, tirandolo è libera di ruotare e quindi di rilasciare totalmente il cavo. Il dispositivo è ben integrato nella tomaia e non determina punti di pressione sul piede.

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Vista la posizione laterale potenzialmente esposta ad urti, a protezione del dispositivo di serraggio sono forniti dei cappucci protettivi in materiale gommoso che si vanno ad agganciare al cavetto. L’installazione è veloce e può essere fatta anche a scarpe indossate. I cappucci hanno una finestrella che permette l’accesso al nottolino di rilascio dell’allacciatura, mentre la rotella per il tensionamento non è più accessibile e si perde quindi la possibilità di aumentare la tensione “on the fly”. Va comunque detto che, per quanto l’operazione non sia consigliabile a bici in movimento, per agire sulla rotella non serve rimuovere totalmente il cappuccio, il quale può essere solamente sollevato e riposizionato ad operazione completata. Alla prova dei fatti abbiamo riscontrato che i cappucci limitano anche la funzionalità di rilascio, dato che rendono l’accesso al nottolino più difficoltoso, ma soprattutto perchè fanno attrito con la rotella che quindi non riesce a ruotare liberamente. Tirando le somme, se si pensa di dover agire sull’allacciatura a bici in corsa, o comunque con una certa frequenza, il consiglio è di lasciar perdere le protezioni. In caso contrario vale sicuramente la pena installarle, specie nei percorsi tortuosi fra le rocce.

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Sul campo

Cominciamo dalla calzata, che sarà apprezzata da chi ha la pianta larga o comunque non ama le scarpe troppo stringenti. Ciò detto, e fermo restando che non siamo di fronte ad un modello da xc race, il sistema di allacciatura consente una efficace fasciatura e serraggio del piede. Le misure sono “normali”, per dare un’idea allineate a quelle di Five-Ten e circa mezzo numero più abbondanti rispetto ai modelli da running Adidas. La rigidità della suola è un buon compromesso fra quella richiesta per trasmettere al meglio la potenza sui pedali e la maggiore flessibilità necessaria per poter camminare comodamente. Le scarpe sono state sempre utilizzate in abbinamento a pedali Shimano XT PD-M8020, con i quali si sono rivelate perfettamente compatibili si in termini di facilità di aggancio/sgancio che di stabilità e grip sulla piattaforma.
Scarpe di questo tipo sono appetibili non solamente a chi pratica enduro race, ma anche ai molti che praticano all mountain e non vogliono rinunciare ai vantaggi dei pedali a sgancio. Per questo genere di utilizzo è importante che una scarpa sia comoda e sicura anche in fase di camminata, e le Enduro Mid si comportano molto bene sia perchè non scalzano che per l’ottimo grip che garantiscono su tutti i tipi di fondo. Persino sulle placche rocciose, terreno dove con molte scarpe di questo tipo è meglio pregare, le Enduro Mid offrono una certa sicurezza grazie alla non eccessiva sporgenza delle placchette metalliche ed all’ottimo grip della parte anteriore della suola.
La pesantezza è ideale per le stagioni intermedie ed estive in quota, ma anche con la canicola gli inserti in rete garantiscono quel minimo di circolazione d’aria perchè il piede non si lessi. In condizioni climatiche invernali è invece presumibile che servano delle calze dal buon potere termico, ed in ogni caso non si tratta di calzature impermeabili.
Cinque mesi potrebbero sembrare un periodo non sufficientemente lungo per un test di durata, ma considerando che l’uso è stato di più uscite a settimana, il giudizio diventa abbastanza significativo. A ciò si aggiungano una primavera piovosa, quindi con frequenti bagnature e riasciugature, e le prime camminate estive in quota, situazioni poco amichevoli sia per la tomaia che per la suola delle scarpe da ciclismo. Proprio sulla suola nutrivamo qualche dubbio a causa della sporgenza dei tasselli, ma ci siamo dovuti ricredere: le Enduro Mid stanno resistendo alla grande ad ogni tipo di strapazzo, e l’unica cosa rilevabile è un leggero cedimento della tomaia. Nulla che non possa essere compensato tensionando l’allacciatura un po’ più di quanto avveniva a scarpe nuove.

Conclusioni

Le Enduro Mid sono delle scarpe molto curate nei dettagli, solide e con diverse soluzioni interessanti. Eccellenti per un utilizzo all mountain ed enduro escursionistico, in ambito race saranno apprezzate da chi non mette la rigidità al primo posto, o in quegli eventi dove è necessaria una calzatura che sappia garantire comodità anche dopo molte ore.

Peso tg.44: 520 g
Prezzo: 164.99 Euro

northwave.com

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