[Test] Scott Contessa Ransom 910

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Tra i numerosi marchi del panorama mountain bike, Scott è tra i pochi che ha sempre posto particolare attenzione al pubblico femminile con una gamma dedicata. La linea Contessa Signature, presentata a inizio settembre, conferma in modo ancora più marcato questa tendenza per il 2021. La gamma Contessa Signature riunisce tutti i prodotti da donna, dalle bici da strada alle mountain bike, dall’abbigliamento tecnico agli accessori e gadget, in un’unica collezione contraddistinta da una particolare grafica abbinata a una colorazione, fine ed elegante, ma che non passa di certo inosservata.



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Dettagli

  • Materiale telaio: fibra di carbonio e lega di alluminio
  • Formato ruote: 29″ (compatibile 27.5×2.6/2.8″)
  • Geometrie variabili: sì
  • Corsa anteriore: 170mm
  • Corsa posteriore: 170mm
  • Interasse ammortizzatore: 205x65mm trunnion
  • Trasmissione: 1×12 (30t / 10-52)
  • Attacco portaborraccia: sì
  • Disponibilità del solo frameset: no
  • Peso dichiarato: 14.50kg
  • Peso rilevato (taglia S senza pedali): 14.50kg (con camere d’aria) – 14.20kg (Tubeless)

Il triangolo anteriore della Contessa Ransom è in carbonio ad alto modulo HMX realizzato con tecnologia Evo-Lap, mentre il triangolo posteriore è in lega di alluminio SL 6011. Come già anticipato in apertura la caratteristica principale che accomuna tutta la gamma firmata Contessa è la particolare trama a foglia presente in modo più o meno accentuato su ciascun prodotto della linea femminile. Sul telaio della Ransom è presente sulla parte alta del top tube e appare in rilievo al tatto sul carbonio lasciato al grezzo. La verniciatura è molto ben curata con una colorazione cangiante, come si può notare nelle foto seguenti, che in base al punto di incidenza dei raggi del sole sfuma da un viola molto acceso a un arancione tendente al rosso mattone.

Il cinematismo della sospensione è basato sul classico quadrilatero con giunto Horst denominato Virtual 4 Link. A differenza dell’allestimento unisex top di gamma, la Ransom 900, il cui telaio è full carbon, il carro della Contessa Ransom è in lega di alluminio SL 6011, come si evince dalle massicce saldature. Tutti gli snodi sono dotati di cuscinetti a sfera sigillati, compresi quelli su cui è fissato l’ammortizzatore.

L’escursione di 170mm della ruota posteriore è gestita dall’ammortizzatore FOX Nude TR EVOL con attacco Trunnion. Il FOX Nude in versione TR, tramite l’apposita levetta Ramp, consente di selezionare il comportamento desiderato in termini di curva di compressione, più progressivo o più lineare, in base alla propria guida o alla tipologia di trail. Sono presenti tre differenti modalità di frenatura della compressione: Descend, Traction Control e Lockout. La modalità Descend consente di utilizzare liberamente i 170mm di escursione a disposizione. Nella modalità Traction Control, invece, una delle due camere positive presenti è chiusa, riducendo il volume d’aria nell’ammortizzatore e diminuendo così l’effettiva corsa della ruota posteriore a 120mm. Nella modalità Lockout si ha il blocco totale della sospensione. L’ammortizzatore inoltre è dodato di un preset di fabbrica “Contessa Custom Tune” con minore frenatura idraulica realizzato appositamente per il peso inferiore delle rider donne.

Posizionato sul manubrio troviamo il comando remoto TwinLoc System che gestisce in sincronia le tre posizioni della compressione di entrambe le sospensioni, impostando con un solo click sia la forcella che l’ammortizzatore. Le due leve del TwinLoc sono unite insieme al comando remoto del reggisella in un unico collarino il quale a sua volta è integrato nel lock on della monopola. Questa soluzione risulta compatta e pulita ma non permette di modificare individualmente la posizione dei due comandi, inoltre la posizione di entrambi i comandi è pressoché fissa e poco modificabile a causa della guaina del reggisella che interferisce con il pompante sinistro del freno e ne limita il range effettivo di movimento.

Anche la forcella prevista per la Contessa Ransom è di casa FOX e si tratta della nuova 38 Float Performance Elite Air FiT4 da 170mm di escursione. Anche la forcella offre il controllo della compressione su tre differenti posizioni, gestite come già detto dal comando remoto TwinLoc System. È dotata di parafango dedicato, marchiato FOX, integrato all’archetto. La 38 è fornita di serie da Scott con due volume spacer al suo interno, ma per trovare il setting ideale ho dovuto rimuoverli entrambi e, dato che il mio peso è inferiore al peso minimo presente nelle tabelle delle pressioni, ho regolato la 38 a 72psi, il minimo della pressione di esercizio consigliata da FOX.

La trasmissione della Ransom in versione Contessa è una SRAM GX Eagle a 12 velocità. La corona di serie è da 30 denti che, abbinata alla cassetta 10-52, offre un range completo ma che propende nettamente per una rapportatura molto agile, che permette di arrampicarsi in scioltezza anche sulle salite più ripide e tecniche. È presente anche un guidacatena firmato Scott, fissato direttamente al perno principale del carro, dato che non è presente l’attacco ISCG.

Sempre a proposito di trasmissione, un interessante dettaglio è l’adozione di un particolare adattatore realizzato da Scott che consente di creare compatibilità tra il sistema i-Spec EV dei freni Shimano e il sistema Matchmaker del trigger SRAM, unendo i due componenti tramite il solo collarino del freno. Tutto ciò permette di mantenere l’aspetto del manubrio pulito e in ordine, con un buon range di regolazioni per trovare la posizione ideale dei comandi.

L’impianto frenante è affidato a Shimano con il modello XT M8120 a quattro pistoni, abbinato a rotori da 203mm di diametro all’anteriore e 180mm al posteriore, entrambi con attacco a 6 fori. Ottime le prestazioni, potenti in ogni situazione di riding e affidabili. Tra pochi giorni pubblicheremo il test dedicato. La Ransom offre un attacco diretto PM 180, per cui non occorrono adattatori per la pinza che si può fissare direttamente sul telaio.

Gran parte della componentistica montata sulla Contessa Ransom è firmata Syncros, il brand costola di Scott, e come ruote troviamo delle Revelstoke 2.0 da 29″, con un robusto cerchio da 30mm di larghezza interna. I mozzi sono scorrevoli e la ruota libera è molto silenziosa ma offre pochi punti di ingaggio. Anche per questo nuovo allestimento, Scott ribadisce la sua propensione verso copertoni voluminosi. Nello specifico ha optato per un Maxxis Assegai  EXO da 2.6″ all’anteriore abbinato a un Maxxis Dissector  EXO+ da 2.6″ al posteriore, entrambi con mescola  3C Maxx Terra. La larghezza degli pneumatici non è quella che avrei scelto personalmente, ma si sono rivelati validi e performati, all’altezza delle prestazioni aggressive della bici. La Ransom esce di serie con le camere d’aria ma con predisposizione Tubeless quindi ho eliminato le camere e scelto la seconda opzione, risparmiando inoltre 300 grammi sul peso complessivo della bici.

Scott dichiara il carro della Ransom compatibile con copertoni da 29 fino a 2.6″ di larghezza oppure da 27.5+ fino a 2.8″ di larghezza, tuttavia il Dissector da 29×2.6″ montato al posteriore risulta avere poca luce nel passaggio tra i foderi del carro, che infatti sono rimasti segnati in modo significativo al loro interno, come si può osservare nella foto seguente.

La combo manubrio e attacco è anch’essa firmata Syncros. Si tratta di due prodotti in alluminio da 31.8mm di diametro. Il manubrio, un Hixon 1.5 Rise largo 800mm con 20mm di rise, è abbinato all’attacco manubrio XM1.5 da 40mm di lunghezza. Ottime geometrie, adeguate alla tipologia di bici, per entrambi questi componenti, anche se, considerando la destinazione femminile, avrebbe avuto senso un manubrio da 780mm già di serie, ma comunque accorciarlo alla propria lunghezza preferita è veramente questione di pochi minuti.

Il reggisella telescopico è un FOX Transfer Performance Elite da 125mm di escursione per la taglia S in test, mentre per la taglia M è previsto da 150mm e per la L da 175mm. La sella è di casa Syncros e si tratta del modello Savona V-Concept 1.5 appositamente progettato per l’anatomia femminile. Il carrello è in titanio. Lo scafo riprende la colorazione tipica della collezione firmata Contessa, ben riconoscibile dalla caratteristica trama a foglia e dal colore viola cangiante. La sella ha un appoggio piuttosto ampio per le ossa ischiatiche. Si sente invece la mancanza di un’imbottitura più morbida e sostanziosa che la renda meno rigida, soprattutto quando si sta diverse ore in sella.

Il passaggio cavi è completamente interno al telaio, non è guidato ma i cavi sono ben fissati e durante la guida non si muovono risultando perfamente silenziosi. I cavi fanno il loro ingresso tramite due porte posizionate ai lati del tubo di sterzo ed escono nella parte superiore del tubo obliquo in prossimita della conca sagomata che ospita l’ammortizzatore. Le guaine proseguono poi verso i rispettivi foderi bassi del carro, fissate in modo molto curato e pulito. Nella foto seguente si può notare la precisione del passaggio dei cavi, come la presenza del gancetto che fissa la tubazione del freno al perno del sistema di sospensione.

Si può notare la cura dei dettagli anche per quanto riguarda le protezioni del telaio, minimali ma decisamente funzionali. È presente un lungo guscio in gomma morbida che protegge il fodero basso dagli urti della catena, con un tema in rilievo che riduce il rumore, mentre un’altra sottile protezione è collocata nella parte interna del fodero alto.

La parte inferiore del tubo obliquo e parte della scatola del movimento centrale sono protetti da un guscio in gomma preformata, al quale troviamo avvitato uno sportello di plastica che consente di accedere comodamente all’interno del telaio per gestire la sostituzione o la semplice manutenzione della guaina del comando remoto dell’ammortizzatore e offre una sede per la batteria del sistema Di2 di Shimano.

Geometrie

Il flip-chip presente sulla Ransom è stato progettato per modificare le quote geometriche del telaio in modo da poter ospitare sia il formato ruota 29″ che 27.5″. Per ottenere i due diversi assetti geometrici, High e Low, occorre rimuovere il perno superiore dell’ammortizzatore e ruotare il chip nella posizione desiderata. La posizione High è studiata per gestire le ruote da 27.5″, mentre la posizione Low adatta le geometrie al diametro ruota da 29″. In termini pratici si ottiene una variazione di 0.5° per quanto riguarda gli angoli di sella e sterzo e di 7mm per quanto riguarda l’altezza del movimento centrale. Nulla vieta di agire sul flip-chip per ottenere le geometrie più indicate al proprio stile di guida, indipendentemente dal formato ruota.

Di fatto le quote geometriche della Contessa Ransom sono identiche a quelle della versione unisex della Ransom, mentre la disponibilità delle taglie, che va dalla S alla XL per la Ransom, si limita a tre scelte per la versione Contessa, che vanno dalla S alla L.

In azione

Non provavo così tanto piacere nel pedalare ormai da diverso tempo e non avrei mai immaginato che mi succedesse su di una bici da enduro aggressiva con ben 170mm di escursione su entrambe le sospensioni. La posizione in sella è comoda e ben bilanciata, tanto da non affaticare particolarmente anche in seguito a diverse ore in sella. Parte del merito è dovuto anche al peso contenuto in relazione alla tipologia di bici. Il blocco della sospensione, offrendo una frenatura idraulica totale, è ideale sia sulle salire scorrevoli ma soprattutto su asfalto, dove permette di trasferire tutta l’energia dai pedali alla ruota eliminando qualsiasi oscillazione della sospensione. La modalità Traction Control invece è perfetta per affrontare le salite più sconnesse e tecniche, dato che l’impostazione di entrambe le sospensioni permette la giusta trazione garantendo un assorbimento eccellente degli ostacoli.

In discesa, le geometrie molto aggressive della Contessa Ransom sono sinonimo di sicurezza, controllo ma soprattutto divertimento assicurato. È molto maneggevole e facile da gestire ed essendo molto compatta i cambi di direzione sono immediati e intuitivi nelle curve in successione ma anche in quelle più strette. Di contro però, le taglie sono particolarmente compatte, soprattutto in termini di reach, e necessitano di un po’ di adattamento per trovare la posizione di guida più equilibrata e in cui si è maggiormente a proprio agio. Personalmente, nonostante la mia altezza di 164cm rientri perfettamente nella taglia S, avrei preferito una M, nella quale mi sarei sentita più centrale e bilanciata in posizione di riding, con maggiore margine per caricare il peso sull’anteriore.

Ho messo alla prova la Contessa Ransom in una grande varietà di percorsi e situazioni di guida e ho scoperto una bici che offre totale padronanza in ogni contesto di riding, dal bike park ai sentieri impegnativi, dal trail ripido e veloce a quello tecnico e sconnesso. Per quanto riguarda le impostazioni dell’ammortizzatore, tra il comportamento della curva di compressione più progressivo o più lineare, dopo diverse prove, mi sono trovata a utilizzare nettamente più di frequente la seconda opzione che mi ha permesso di avere un sistema di sospensione molto morbido e fluido ma comunque adeguatamente reattivo, sfruttando tutta l’escursione quando necessario, ma senza grossi impatti sul fondocorsa.

È sullo sconnesso e nei tratti maggiormente tecnici che si apprezzano le performance della monolitica FOX 38, che si traducono in sicurezza, totale controllo e confidenza. Assorbe gli urti in modo fluido e corposo ed è molto sostenuta, forse anche troppo negli ultimi centimetri di corsa che purtroppo sono riuscita a sfruttare interamente solo di rado, nonostante abbia eliminato tutti i volume spacer al suo interno. Purtroppo, tradizionalmente le forcelle FOX tengono poco conto dei rider molto leggeri e per questo la 38 potrebbe risultare sovradimensionata su di una bici che si rivolge alle donne, mediamente più leggere degli uomini. Una 36 avrebbe svolto comunque egregiamente il suo lavoro, consentendo anche di risparmiare qualche etto. Il feeling con la 38 comunque è superlativo, ma indipendentemente da quanto si possa guidare aggressive, se si pesa poco, non la si sfrutta al 100%.

Conclusioni

Se siete delle rider alla ricerca di una bici da enduro aggressiva che vi accompagni dalle lunghe escursioni all mountain alle giornate a spalancare in bike park, ma non volete rinunciare a un tocco di stile estetico, la versione Contessa della Ransom è una delle principali bici da tenere in considerazione nella vostra scelta. Si pedala davvero bene, è impossibile portarla al limite in discesa… e non vi stancherete mai di guardarla!

Allestimenti e prezzi

La Ransom Contessa 910 è disponibile in un’unica colorazione e allestimento al prezzo di €5.699,00.

Scott Sports

 

Commenti

  1. Complimenti @Simana per la bellissima e dettagliata recensione , però per testare mezzi con quel tipo di sospensioni mi sa che devi mattere su qualche Kg altrimenti invece di gonfiarle (poco) ti tocca mettere le camere in depressione !;-)
    Per quanto riguarda la Ransom Contessa pare un gran bel mezzo come lo è quello da "maschi" , non capisco perchè non propongano anche una versione top magari con componenti Syncros in carbonio come cerchi e manubrio ( magari con stem integrato) e per ridurre la selva di cavi sul manubrio un bel sistema AXS per cambio e telescopico , inoltre come dici anche tu pensare ad una 36(anche se le preferenze personali propenderebbero sulla 38) non guasterebbe magari con coperture 2.4 anzichè 2.6 ; le possibilità ci sarebbero ed ormai dovremmo aver recepito la mentalità sulla parità dei sessi , c'è una Ransom 900 Tuned AXS , perchè non proporla anche in versione Contessa , personalmente ritengo sia più apprezzabile e percepibile l'alleggerimento su un mezzo "lady" piuttosto che "men" , certo che però in fine le aziende devono fare sempre i conti con il marketing !
  2. Stoner:

    Complimenti Simona, prova completa con descrizioni precise ed esaustive.
    Volevo chiederti un consiglio, sono alto 1,65 e non arrivo a sessanta chili di peso.
    Nel mio caso consiglieresti di prendere questo modello, essendo tarate più morbide le sospensioni rispetto al modello maschile?
    La taglia M , come descrivi nel testo , potrebbe essere preferibile rispetto alla M?
    ...Il colore lo trovo molto originale, mi piace proprio...
    Grazie!
    Taglia M rispetto ad S, intendevo scrivere....
  3. Stoner:

    Complimenti Simona, prova completa con descrizioni precise ed esaustive.
    Volevo chiederti un consiglio, sono alto 1,65 e non arrivo a sessanta chili di peso.
    Nel mio caso consiglieresti di prendere questo modello, essendo tarate più morbide le sospensioni rispetto al modello maschile?
    La taglia M , come descrivi nel testo , potrebbe essere preferibile rispetto alla M?
    ...Il colore lo trovo molto originale, mi piace proprio...
    Grazie!
    Grazie :)
    Per quanto riguarda il peso ti direi che puoi puntare su questo modello senza problemi.
    Per quanto riguarda invece la taglia, come ho detto nel test, la S è particolarmente compatta, e personalmente preferisco le bici un po' più lunghe di reach in modo da avere più margine di movimento durante la guida. Potresti mettere a confronto le geometrie della Contessa Ransom in taglia M rispetto a quelle della bici che hai già. L'unico problema per la taglia M potrebbe essere il reggisella, perché in base alla tua misura di cavallo potresti essere costretto a montarne uno da 125mm di escursione al posto di quello da 150mm di serie.
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