A grande richiesta, ecco il test di durata della Yeti SB150 che ho in uso da novembre 2019, quando DSB Bonadrini ci mandò il telaio e poco dopo fu pubblicato l’articolo di presentazione del montaggio. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, così come i componenti e i graffi che la vernice color turchese ha dovuto subire.
Nel video tiro le somme della prova, e faccio vedere come la SBq50 va su uno dei sentieri più iconici delle nostre zone. Più sotto trovate le foto dettagliate del telaio. Per la cronaca, il giro è questo.
Il cuore del sistema di sospensione Switch Infinity..
..ben protetto dallo sporco alzato dalla ruota posteriore. Non l’ho mai ingrassato e funziona tuttora a dovere. Se c’è una cosa che manca su questa bici è la calotta filettata del movimento centrale. Yeti preferisce ancora il press fit.
Il passaggio dei cavi è interno è guidato.
Il paracolpi sotto il tubo obliquo ha fatto bene il suo lavoro, se fosse stato più largo sarebbe stato però meglio.
Il batticatena sul fodero alto e basso garantisce silenziosità in discesa.
Manopole in tinta. Un aggiunta che ho fatto solo una settimana fa, trovandole per caso su un sito online.
Cuscinetti a prova di bomba e delle giuste dimensioni. Non scricchiola niente malgrado non abbia ingrassato nulla in tutti questi mesi. I graffi sono la conseguenza di una caduta, la vernice è comunque molto resistente, non si stacca a “foglie”.
Un paio di domande a @marco , a livello di assetto in salita la epic evo che hai testato di recente è molto differente? La EVO ha un angolo sella più rilassato, 74,5° se nn erro vs i 77° della sb150. Considerando l'escursione minore della EVO si somigliano come posizione in salita?
Vedo che hai sempre su i nobby nic supertrail, come ti ci stai trovando? Con il passaggio ruota posteriore abbastanza esiguo della sb150 hai avuto problemi? Io ci misi le hans dampf ma con un filo di fango toccavano subito....