[Video] Come nasce un copertone per MTB

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L’intero processo di produzione di un copertone condensato in questo video, realizzato da Vee Tire in una delle sue fabbriche, per la precisione in quella di Bangkok, in Tailandia. Un processo decisamente più lungo e impegnativo di quanto non si possa pensare, automatizzato solo in parte e che quindi richiede un ingente intervento di manodopera in ciascuno dei numerosi passaggi che creano il copertone, dalla lavorazione delle materie prime al prodotto finito.

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La gomma naturale viene raccolta dalle piantagioni di caucciù di proprietà della stessa Vee Tire, trasportata in fabbrica dove viene lavorata e ammassata in balle e successivamente selezionata per i diversi settori ai quali viene destinata.

A questo punto la gomma naturale è pronta a diventare una mescola chimica e viene perciò addizionata di carbonio e di elementi chimici che ne stabilizzano le caratteristiche e le donano inoltre il consueto colore nero.

La gomma è solo una delle materie prime realizzate direttamente in fabbrica. Per creare la carcassa, si utilizzano le tele, per la cui tessitura la fabbrica di Vee Tire dispone di macchinari che realizzano la tela con il filato e la densità (TPI) necessari alla carcassa di ciascun modello di copertone.

La tela, gli strati protettivi e la gomma vengono disposti e rullati a mano per formare accuratamente la struttura del copertone, evitando bolle o imperfezioni. Successivamente vengono disposti in apposite presse, della misura specifica di ciascun modello di copertone, dove grazie alla pressione e alla temperatura la gomma vulcanizza e si salda alla carcassa formando un unico solido pezzo.

A questo punto all’esterno del copertone viene aggiunto un ulteriore strato di gomma, selezionato in base alla densità della mescola secondo quanto previsto dallo specifico modello, che formerà il battistrada, il cui disegno è realizzato grazie agli stampi della pressa, specifici per ogni modello.

Una volta realizzate e applicate le grafiche, i copertoni sono pronti per il controllo qualità e per la distribuzione sul mercato mondiale.

 

Commenti

  1. resto basito dal vedere un'azienda che mette i rete un video delle proprie fasi produttive dove si evidenziano enormi lacune in termini sicurezza sul lavoro.

    se questo è quello che pubblicano non oso immaginare quale sia la realtà.
  2. Non è un segreto che in alcune aree del mondo quello delle leggi sulla sicurezza sul lavoro sia un tema totalmente sconosciuto, soprattutto se la si confronta con quelle vigenti in molti paesi occidentali che hanno una storia industriale di almeno un secolo più vecchia. Personalmente ho apprezzato scoprire da questo video quanto la manualità sia ancora cruciale in un processo produttivo che avrei scommesso fosse molto più automatizzato. Non mi sono soffermato, pur avendolo ampiamente notato, sul tema DPI e sicurezza sul lavoro poiché è implicito che in questo ambito le direttive di quei paesi siano enormemente carenti... altrimenti il costo del lavoro non sarebbe così basso e la maggior parte delle aziende occidentali non sposterebbero proprio in quei paesi la loro produzione. Non dico sia giusto, non lo è affatto... ma è semplicemente la realtà dei fatti.
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