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C’era una volta un biker che aveva tanta voglia di pedalare sulla neve. Ma la neve non c’era. Ogni sera, prima di addormentarsi, il biker guardava speranzoso fuori dalla finestra in cerca di un segnale positivo, sperando che il cielo si rannuvolasse e cominciasse a nevicare. E invece niente, solo stelle e ancora stelle. Una sera di dicembre il biker era cosi stanco che andò a letto senza scrutare il cielo come suo solito e, appena posata la testa sul cuscino, si addormentò.
Ad un certo punto, potevano essere forse le due di notte, gli apparve in sogno il suo pusher di fiducia, il suo nome in gergo era Biancaneve. Era li in alto, vicino alla luna. Ma la luna non era splendente, come era abituato a vederla ultimamente, bensì aveva un grosso alone che la circondava, proprio quello che annuncia la neve e anche le stelle non si vedevano più. Il pusher cominciò a dire: volevi la neve? Eccola! Apri la sua giacca in similpelle tutta scrostata e cominciò a tirare fuori dalle tasche interne tanti sacchettini di plastica trasparente, con un sapiente e veloce colpo di coltello tagliò i sacchettini e la polvere bianca cominciò a scendere lentamente. In un attimo il cielo era completamente diventato bianco e in breve la polvere bianca si depositò sulle strade, sulle case, sugli alberi e sulle montagne. Il biker cominciò a sniffare, ad annusare l’aria, a controllare la temperatura esterna e l’umidità e alla fine sentenziò: questa è neve buona, attaccherà in fretta e rimarrà polverosa. Improvvisamente Biancaneve scomparve e il biker si svegliò. Aveva la testa un po’ pesante e le mucose delle narici secche. Come mai? Pensò: dovrò decidermi a comprare questo benedetto umidificatore!
Spalancò la finestra per fare entrare l’aria fresca, guardò fuori quasi distrattamente proprio nel momento in cui sorgeva il sole.



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“Un bella alba, si, ma di sole e di stelle comincio ad averne abbastanza” pensò, e prima di chiudere la finestra diede un’occhiata dalla parte opposta.
Trasalì.
Non poteva crederci. Si passò le mani sulla faccia, riapri lentamente gli occhi e rimase a bocca aperta per parecchi secondi.

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Ma allora Biancaneve…..
L’adrenalina cominciava a scorrere sempre più potente nelle sue vene, ci mise non più di un quarto d’ora a vestirsi e a preparare lo zaino con gli indumenti invernali di ricambio per la discesa, il tutto mentre buttava giù voracemente qualche fetta di pane integrale (il pane integrale ha un indice glicemico basso e non crea picchi glicemici ;-))
Corse in garage, la bici era già pronta e perfettamente oliata, accese il gps e partì.
Cominciò a salire verso la candida montagna che aveva visto dalla finestra. Man mano che saliva, la neve aumentava di spessore. Dapprima solo qualche traccia nelle zone d’ombra, poi anche sugli alberi.

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Il cielo azzurro e limpidissimo faceva da contrasto al candore della neve sempre più abbondante

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Intorno ai 1300 metri la polvere bianca cominciava a piegare gli alberi

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Arrivò in una zona d’ombra a 1500 metri e qui gli abeti erano ormai completamente ricoperti dalla neve

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Pedala e pedala, la strada improvvisamente finì, ormai era arrivato quasi in cima alla montagna. Era arrivato il momento tanto atteso, la discesa sul sentiero innevato, ma prima bisognava cambiarsi gli indumenti bagnati. Il biker si spogliò in mezzo alla neve, la polvere bianca fa sempre degli strani effetti!

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Cominciò la discesa, solo alla vista del sentiero ricoperto della magica polvere l’adrenalina del biker era salita a mille.

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Il sentiero lo conosceva bene per averlo percorso più volte, era tecnico e ripido, ma la neve era caduta con il giusto spessore e si riusciva a scendere con sicurezza.

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Un tornante, due tornanti, più il biker perdeva quota, più prendeva confidenza con la polvere bianca e più il divertimento aumentava

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La in fondo, dall’altra parte della valle, poteva intravedere gli impianti sciistici. Quante giornate aveva passato lassù, il biker infatti era anche maestro di sci, ma da quando la passione per la mtb l’aveva investito come un treno in corsa, i giorni passati sugli sci durante l’inverno si erano ridotti al minimo a tutto vantaggio del sano e divertente pedalare.

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E quando Biancaneve fa cadere la candida polvere sulle montagne, il divertimento aumenta ancora.
Un ultimo sguardo verso la città, il biker vorrebbe che questo momento non finisse mai, ma bisogna tornare a valle, tanto ormai le neve è arrivata e ci sarà tempo per altre uscite nella magica polvere bianca.

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Grazie Biancaneve, torna a trovarmi

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