Bici della settimana: la Deviate Claymore di Ci-clo

64

Questa settimana abbiamo una bici spettacolare, sia per il telaio con il suo punto di infulcro alto, sia per il montaggio, con una forcella che si vede pochissimo in giro, la Intend Edge upside down.


Montaggio


.

Telaio: Deviate Claymore Mullet
Taglia: M
Forcella: Intend Edge 170 mm
Ammortizzatore: EXT Storia V3
Guarnitura: Shimano XT
Corona (numero denti): 30
Deragliatore: Sram XX1 12v
Cassetta: Garbaruk 10-48 12v
Manettino: Sram X01
Catena: Shimano XT
Pedali: Dmr V12
Reggisella: Bikeyoke 160 mm
Sella: Selle Italia
Attacco manubrio: Hope Gravity stem L 35 mm
Manubrio: Renthal fatbar lite 760 mm
Manopole: Dmr
Freni: Formula Cura
Dischi (diametro): Trickstuff 203
Cerchi: Dt swiss xm 421
Mozzi: Hope pro 4
Gomme: Vittoria Mazza e Continental Baron
Peso: 15 kg

Proponi la tua bici per questa rubrica

Commenti

  1. nicolabergamo:

    tanta roba sta deviate! C'é anche un test day al bikepark a Cortina fra poco il 22 e 29 Settembre
    Ieri ero a Cortina e ho approfittato della disponibilità dei ragazzi del noleggio cabinovia Freccia del Cielo (grazie Carlo, grazie Alessandro) per provare una Claymore, era disponibile una 29" taglia M montata Ohlins, prova di un'oretta nel Bike Park Cortina Col Drusciè ma sufficiente per capire di che pasta è fatta questa bellezza




    Prima volta su una High Pivot per me, non sono un tester e non ho una grandissima sensibilità quindi le mie impressioni saranno sicuramente un po' grezze ma questa bici mi è piaciuta un sacco, data la natura del "terreno di gioco" non l'ho pedalata granché, solo qualche breve salita da 50 metri D+ ma anche pedalando in piedi con rapporti alti e pompando parecchio la sospensione posteriore ha un ottimo antisquat naturale, bobba poco e i rilanci sono fulminei ed efficaci, sul terreno morbido pieno di radici preso a media velocità dove con la mia Cube il pedal kickback è sensibile su questa non si avverte nessuna reazione dalla sospensione, pedali e lei va su mentre la sospensione posteriore copia tutto senza fartene accorgere.
    In discesa l'ho trovata agilissima e precisa, io sono una pippa sulla ghiaia e nelle contropendenze ma questa Claymore ha un avantreno che sembra un aratro e nella solita curva di ingresso della "Ra Stries" che di solito faccio sulle uova con correzioni continue con questa sono passato come un treno.
    Sulla Ra Stries che è parecchio flow la bici mi è piaciuta senza entusiasmare, notevole l'agilità nei cambi di direzione spondati, drop digeriti dalle Ohlins con grande controllo, non ho fatto i salti "doppi" e i gap più grandi perchè con bici non mia, primo giro e da solo (era quasi ora di chiusura impianti verso le 16) non volevo rischiare ma ho provato a ollarla un po' per enfatizzare i salti meno impegnativi e come mi aspettavo ha un bellissimo kick, salta su che è una bellezza ma in aria a sensazione l'ho sentita una poco "corta", del resto ha geometrie non troppo estreme, non è una DH mascherata insomma, quindi sui salti per me richiede un poco di attenzione, il rischio è di fare saltar via il posteriore che è bello reattivo e poi trovarsi a dover controllare un nose down.
    Dopo la Ra Stries l'ho portata su Drusciè e Lucifer, trail per lo più natural abbastanza impegnativi, e qui è venuto fuori quello che per me è il vero potenziale di questa bici, sul ripido scassato è efficacissima, la ruota dietro rimane sempre incollata ma basta il pensiero per attivarla e fare i tornanti in nose press, sui rock garden pare di essere su una DH (anche qui penso che le Ohlins abbiano parte del merito) e più il terreno diventa difficile, intendo ripido e tortuoso con rocce e radici, più ho notato la differenza con la mia e con le altre bici che ho provato sugli stessi tracciati. Tra l'altro l'ho lanciata per bene su fondi davvero scassati e la catena non sbatte e non è mai uscita, quindi i dubbi sul giro catena "strano" direi che sono infondati.

    Morale, in un'ora non pretendo di aver capito tutto di questa bici che ha sicuramente un grande potenziale ma direi che non la sceglierei come bici da park soprattutto per chi ama il flow e i big air, sicuramente c'è di meglio, ma nel vero enduro fatto di salite, rilanci, scassato ripido, fondi a bassa aderenza e curve strettissime l'ho trovata eccezionale, diciamo che se dovessi fare la Titans di Canazei nelle condizioni dei Mondiali della settimana scorsa avrei voluto essere su questa Claymore.

    Ah, non so quanto costa ma penso oltre i 10k, grazie ancora a Nordland Outdoor per averla messa a disposizione gratuitamente tra l'altro con ottimo setup (fatta regolazione sospensioni prima della partenza), domenica 29 altra giornata di test, se posso torno a provare l'altra Deviate, la Highlander da trail.
  2. Deviate aveva qualche bici assemblata con ohlins in offerta, i prezzi erano onestissimi

    io ho preso da loro il telaio in sconto
Storia precedente

I percorsi dei campionati del mondo enduro in Val di Fassa (cambio programma)

Storia successiva

Niente Transalp Challenge nel 2025

Gli ultimi articoli in Bici della settimana